Da sinistra: Andrea Maori, Giuseppe Moscati, Gabriella Mecucci, Roberto Segatori, Gianfranco Spadaccia |
Si è svolta venerdì scorso a Perugiapresso la Casa delle Culture in via della Sposa 1/e la presentazione del
libro di Giuseppe Rippa (con Luigi Oreste Rintallo) Alle frontiere
della libertà, Come reagire alla società delle conseguenze, Rubbettino
Editore
Cliccando qui si può accedere alla registrazione curata da
Radio Radicale.
L'età che viviamo non può essere letta solo nei termini di
una crisi congiunturale, ma assume i tratti di una trasformazione epocale dagli
esiti imprevedibili per gli odierni protagonisti della scena mondiale. In tale
contesto risalta ancor di più la deformità del sistema di potere italiano,
bloccato nelle possibilità di una processo riformatore dall'inestricabile
groviglio di interessi costituito dalla «società delle conseguenza» prodottasi
con la lunga occupazione partitocratica, oggi ancora viva anche senza i partiti
che l'hanno generata. Mentre su scala globale la politica esautorata dalle entità
del mondo finanziario lascia sempre più sguarnite le frontiere della libertà,
la sola strada percorribile è quella di dar vita a una grane iniziativa
internazionale che abbia come suo cardine i diritti della persona. Da qui
occorre partire per reagire ai rischi di involuzione autoritaria, nuovo e
antico tarlo della democrazia. Se ne dice convinto Giuseppe Rippa, direttore
della rivista «Quaderni Radicali», nel corso di questa intervista che vuol
essere. al tempo stesso, testimonianza e manifesto politico del suo
irriducibile impegno civile.
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