martedì 4 marzo 2014

"Non rubateci i referendum" Lettera aperta ai consiglieri regionali dell'Umbria

NON RUBATECI I REFERENDUM
Giovedì 6 marzo in consiglio sarete chiamati a pronunciarvi sulle modifiche alla L.R. 14/10, introdotte per consentire lo svolgimento del referendum sulla fusione tra 5 comuni dell’orvietano e che prevedono, solamente per questa tipologia di referendum, la non applicazione della sospensiva prevista dall’art. 28 (contemporaneità con altre elezioni) e svincolano l’indizione dei referendum regionali dalla finestra temporale 15/04-30/06.
Allo stato attuale la legge impedisce di fatto lo svolgimento di qualsiasi tipo di referendum. Il fatto che ogni anno ci siano elezioni amministrative in qualche comune umbro fa sì che è impossibile che si tenga un referendum nella nostra regione.
E questo va contro lo Statuto (art. 22: “la Regione riconosce il referendum quale istituto di democrazia partecipativa e ne favorisce l’utilizzazione”).
C’è un emendamento presentato dal consigliere Dottorini che estende l’abolizione della sospensiva a tutti i tipi di referendum. Sarete chiamati ad esprimervi con un SI o con un NO. A voi la scelta.
Chi vota SI contribuirà a riportare la Legge 14/2010 nell’alveo della legalità.
Chi vota NO metterà un sigillo con la sua firma sul furto di democrazia che 5 anni fa i vostri predecessori hanno sancito. Non potrete più avere l’alibi che la legge l’hanno scritta altri, che la cosa vi era sfuggita, che non vi eravate accorti che il meccanismo previsto dall’art. 28 c.1 lett. c) della legge è così perverso da impedire lo svolgimento dei referendum. Voi oggi siete consapevoli che la legislazione regionale sui referendum è una porcata all’ennesima potenza, va contro lo Statuto Regionale e priva i cittadini di un diritto. Perché un diritto che non può essere esercitato non può più definirsi tale.
Ma di che avete paura? Perché vi spaventa così tanto quella volontà popolare che ogni 5 anni cercate famelicamente di accaparrarvi salvo poi prenderla a schiaffi dal giorno dopo le elezioni?
Chi vota SI, se in minoranza, ha un’altra possibilità unitamente a coloro tra i NO che vorranno avere un sussulto di dignità politica. Se siete almeno in 11 potete chiedere, ai sensi dell’art. 82 dello Statuto, un parere alla Commissione di Garanzia Statutaria affinché valuti se la Legge 14/10, relativamente alla disciplina sui referendum abrogativi e consultivi, sia conforme allo Statuto Regionale stesso.

per radicaliperugia: Michele Guaitini

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