venerdì 16 agosto 2013

Visita ispettiva nel carcere di Perugia: dichiarazione congiunta di Adriana Galgano vicepresidente dei deputati di Scelta Civica e Andrea Maori, segretario di radicaliperugia

Visita ispettiva nel carcere di Perugia: dichiarazione congiunta di Adriana Galgano vicepresidente dei deputati di Scelta Civica e Andrea Maori, segretario di radicaliperugia

Il Commissario Brillo, Comandante del Carcere di Capanne, che Adriana Galgano, vicepresidente dei deputati di Scelta Civica e Andrea Maori, segretario dei radicali di Perugia, hanno incontrato in seguito a una segnalazione arrivata dal carcere al sito radicali.org, ha smentito categoricamente casi di Tbc tra i detenuti.
<La visita è stata anche l'occasione per verificare la situazione del carcere che sono migliori dell'anno scorso - dichiara Adriana Galgano in una nota -. Il numero dei detenuti è a livello di soglia massimo consentito ed è importante che si mantenga tale per assicurare ad ogni detenuto il minimo di spazio vitale previsto per legge. Il 65% dei detenuti è straniero. Il numero dgli agenti è sottodimensionato, 222 presenti contro i 320 richiesti dalla Direzione. Sono inoltre pochissimi, circa una decina, i detenuti che lavorano all'esterno del carcere, grazie a una convenzione con il Comune di Perugia. Nel decreto in materia di esecuzione della pena Scelta Civica ha fatto approvare un emendamento che prevede una decontribuzione di 360 euro al datore di lavoro che assuma un detenuto. Riteniamo infatti molto importante la funzione di rieducazione della pena.
Con soddisfazione prendiamo atto che l'aumento della cosiddetta vigilanza dinamica - continua Andrea Maori - che consente una maggiore socialità tra i detenuti, con un aumento notevole di ore di apertura delle celle (purtroppo applicata solo nelle sezioni maschili) viene considerato un elemento di deterrenza anche degli atti di autolesionismo che dal 1° gennaio 2013 al 15 giugno sono diminuiti notevolmente rispetto all'anno precedente.
Grave - concludono Adriana Galgano e Andrea Maori - la mancanza di un reparto per i detenuti presso l'ospedale regionale di Perugia perchè rende difficile la sorveglianza e mette a rischio la tranquillità e incolumità degli altri pazienti. E' una vertenza che va avanti da molti anni e che ci auguriamo venga finalmente risolta>.


Nessun commento:

Posta un commento