sabato 22 dicembre 2012

Caro Babbo Natale ti scrivo; lettera dedicata a Marco Pannella, il più cristiano di tutti


di Riccardo Migliorati 

“Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome”
(Giovanni 1,11-12).
Caro Babbo Natale,
è tempo di andare verso il cammino dell'attesa, finiamo le ultime corse per completare i nostri doveri del 2012, poi da domenica ci dedicheremo a pensare solo all'uomo che ci ha cambiato la vita e dà senso alle nostre speranze. Quando si arriva a pochi passi dal 25 dicembre, che per me sono un piccolo cristiano delle valli valdesi riformate,  viene spontaneo cercare le pagine di Giovanni, e lo è ancora di più dopo un anno personalmente molto difficile tra malattie, perdita improvvisa del lavoro, amici e fratelli cari che se ne sono andati, l'ipotesi di mollare tutto con il lavoro che amo di più, quello di scrivere, data la crisi dell'editoria e dei giornali, fino alla chiamata de linkiesta.it...
Nel vangelo secondo Giovanni non ritroviamo le note che ci sono familiari nel tempo di Avvento: qui non ci sono angeli che annunciano la nascita di Gesù né l'inno di lode di Maria, non ci sono i pastori con le greggi che si fanno guidare dalla stella fino alla mangiatoia, né i re magi che portano i loro doni. Il presepe non è di casa nella visione di Giovanni. Nel prologo del IV vangelo Gesù entra nella storia come Parola di Dio che si fa essere umano, parola incarnata. Gesù entra nella nostra storia come luce che rischiara il nostro mondo denso di tenebre.
Ecco, caro Babbo Natale, bastano le tante luci del Natale che decorano le nostre città e che illuminano le nostre case per allontanare le tenebre che ci circondano? Non sono le luci della spiritualità e della ricerca escatologica, a mostrare il mordente e a far dà specchio alla crisi di un modello economico che allarga le povertà, comprime i diritti e rende opache le prospettive delle nuove generazioni, trasformando il lavoro da diritto in privilegio? Cosa possiamo fare per trasformare le lucine di Natale dà semplici addobbi a scadenza, in richiami occasionali capaci di accendere speranze permanenti nei cuori degli uomini?


Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/blogs/il-migliorabile/caro-babbo-natale-ti-scrivo-dedicata-marco-pannella-il-piu-cristiano-di-tutti#ixzz2FoCmw3w1

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