Il 17
ottobre prossimo, dopo più di due anni e mezzo dalle elezioni regionali del
2010, ci sarà la prima udienza sul ricorso presentato dalla Lista Bonino
Pannella in Umbria contro la decisione di non ammettere la lista alle elezioni.
Nel
volantino che qui sotto riportiamo – e che distribuiremo in occasione dell’udienza
del 17 - viene riportata una breve storia di quella vicenda.
Regionali
2010: elezioni farsa, elezioni di regime
La Legge regionale n.2 del 2010 - a campagna
elettorale già avviata - ha esonerato tutti i partiti
dalla raccolta firme per presentarsi alle Regionali 2010 … tutti tranne
la Lista Bonino.
La legge ha di
fatto reso impossibile la candidatura dei partiti anti regime, esonerando dalla
raccolta firme solo quelli GIA’ presenti
nel consiglio regionale o che accettassero di coalizzarsi con questi.
I RADICALI …AVREBBERO
FATTO LA DIFFERENZA!
Una legge incostituzionale e discriminatoria, per
consentire ai soliti noti di gestire il potere a proprio vantaggio, tenendo
fuori i Radicali, la sola forza politica che avrebbe fatto saltare gli
equilibri, così in Umbria come nel Lazio, dove i consiglieri radicali hanno
innescato la bomba Fiorito.
Ennesimo capitolo del CASO ITALIA, della sistematica violazione della legalità e
dei diritti democratici dei cittadini, contro cui i RADICALI umbri hanno
reagito, ricorrendo di fronte all’OCSE ed al TAR - oggi 17 ottobre si discuterà
il ricorso a Perugia – ma con l’obiettivo ultimo di veder condannata l’Italia
dalla Corte europea dei diritti dell’uomo
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