lunedì 15 ottobre 2012

Regione Umbria, Garante dei detenuti: bene l'apertura di un bando pubblico. Dichiarazione di quattro associazioni impegnate nel mondo carcerario



Regione Umbria, garante dei detenuti: bene l'apertura di un bando pubblico. Che non si perda però ulteriore tempo. Le carceri umbre stanno scoppiando

Dichiarazione di Libera Umbria - RadicaliPerugia-Giovanni Nuvoli - Associazione Antigone - Forum dei Detenuti

L’apertura, da parte del Consiglio Regionale, di un bando pubblico per la scelta del garante dei diritti dei detenuti è un’ottima notizia. In primo luogo perché, con l’avvio delle procedure di selezione, è stato stabilito un principio di trasparenza a coronamento di una annosa battaglia di civiltà e legalità condotta da Libera Umbria, Radicali Perugia  -Giovanni Nuvoli, associazione Antigone, Forum dei detenuti ed altre associazioni della società civile: infatti la legge regionale, che istituisce una figura di tutela delle persone private della libertà personale, risale infatti all’ottobre del 2006, sei anni fa, e da allora è cresciuta notevolmente la popolazione carceraria con disagi e problemi assai gravi. L’iniziativa del Consiglio Regionale, è una buona notizia anche per la procedura scelta, sono state infatti recepite le richieste fatte dalle associazioni promotrici sulla spinta delle centinaia di firme raccolte, affinché si adottassero regole di grande trasparenza e partecipazione. L’attenta e pubblica valutazione dei curricula dei candidati dovrebbe essere la regola per tutte le nomine negli enti pubblici. Noi ci attendiamo che la persona scelta non solo corrisponda ai requisiti di legge, ma che, per l’indipendenza rispetto al mondo della politica, della giurisdizione e dell’amministrazione carceraria, per la competenza giuridica e scientifica, per l’impegno civile, abbia grande autorevolezza e goda di generale fiducia. E’ quello che occorre per svolgere con efficacia ed equilibrio i compiti che il garante deve affrontare in questa difficile congiuntura.


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