mercoledì 11 luglio 2012

No ai picchetti militari per celebrare il XX giugno. Lettera al sindaco di Perugia del movimento Perugia civica


Perugia, città sempre più militarizzata, Perugia città sempre meno tollerante.
Dopo le parate dei militari in corso Vannucci che non si vedevano da anni, si vogliono riappropiare anche del XX giugno. 
Pubblichiamo molto volentieri questa lettera aperta del consiglio esecutivo del movimento Perugia Civica.


 Al Sindaco del Comune di Perugia 
Alla Società operaia di mutuo soccorso di Perugia
Alle Associazioni, alle cittadine e ai cittadini che hanno aderito all’appello a partecipare alla cerimonia commemorativa del XX Giugno

Restituiamo il XX Giugno alle cittadine e ai cittadini di Perugia

Il movimento Perugia civica, che ha aderito all’appello della Società operaia di mutuo soccorso di Perugia a partecipare alla cerimonia commemorativa del XX Giugno, dopo una pausa di attenta riflessione chiede al Sindaco di Perugia di riorganizzare, per i prossimi anni, la stessa cerimonia, in modo da restituirle il significato di adesione popolare a una ribellione contro l’oppressione e per la conquista delle libertà civili.
Tale è stato il significato storico del XX Giugno, sia nel suo momento fondativo nel 1859, sia negli episodi che si sono susseguiti nella storia: la fucilazione dei partigiani al Poligono nel marzo 1944, l’accoglienza alle truppe alleate il XX Giugno dello stesso anno, fino alla partenza della marcia della Pace da quei luoghi nel settembre 1961.
In nessuna di tali occasioni, l’esercito ha avuto un ruolo, mentre l’iniziativa è sempre stata popolare e democratica, anche in aperta ribellione o contrapposizione agli eserciti dominanti.
Perciò siamo rimasti interdetti nel vedere la cerimonia del XX Giugno trasformata in un picchetto militare, con armi esibite, squilli di tromba e presentat’arm, del tutto inadatti a far da cornice alle parole del Sindaco. Ancor più inquietante è stata l’immagine dei piccoli alunni ed alunne che cantavano l’inno nazionale inquadrati dalle armi impugnate dai militari.
Ben diversa è stata la presenza delle organizzazioni combattentistiche, della polizia e dei vigili urbani, che con la loro presenza hanno portato il significato del riconoscimento istituzionale alla rievocazione dei fatti storici che si condensano sul XX Giugno
Nello stesso senso, troviamo importante e significativa anche la presenza delle forze militari alla manifestazione, purché liberata del suo carattere militaresco e arricchita invece dei significati di strumento di difesa delle libertà costituzionali conquistate anche grazie ai momenti storici che il XX Giugno ricorda.
E sempre in questo senso vediamo con favore la presenza e la testimonianza, in occasione della commemorazione, delle associazioni, dei poeti, degli artisti, dei lavoratori, degli studenti, insomma di tutta la società civile cittadina, stretta intorno ai simboli della sua liberazione, e capace di continuare a dare al XX Giugno il suo significato di impegno civile contro le aggressioni che oggi vengono portate alla vita democratica: in particolare, contro la morsa soffocante che mafie, spaccio e consumo di droga, speculazione, stanno portando alla città, e dalla quale la città vuole e deve liberarsi.
Questo era e rimane il senso della nostra adesione alla giornata del XX Giugno.

Perugia, 10 luglio 2011

Il Consiglio Esecutivo
movimento Perugia Civica

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