giovedì 19 aprile 2012

Radicali Perugia, prostituzione: dall'ordinanza proibizionista del sindaco Boccali i fondi per il potenziamento delle unità di strada e la reintegrazione delle borse lavoro

L’ordinanza n. 304 del 2 aprile 2012 del sindaco di Perugia vieta ai clienti delle prostitute di intrattenersi in alcune vie della città e di fatto vieta, nelle stesse, l’attività di meretricio.
Intrisa di moralismo insopportabile, l’ordinanza è una scorciatoia proibizionista che mira ad eliminare la prostituzione per strada: obiettivo impossibile da raggiungere che avrà la conseguenza di spostare il problema da una zona ad un’altra e di non risolvere il problema della criminalità, laddove esiste,
Nei prossimi giorni renderemo noti il testo di una petizione che affronta le questioni del proibizionismo in città da un punto di vista della riduzione del danno. Per il momento chiediamo al comune di Perugia che, in attesa di ritirare l’ordinanza, si facciano tutti gli sforzi per il potenziamento dell’unità di strada di assistenza delle prostitute. In particolare chiediamo che l’equivalente delle sanzioni amministrative fin qui emanate, servano al potenziamento delle case di fuga e alla reintegrazione delle borse lavoro di aiuto lavorativo per le prostitute,  di fatto abolite, e al potenziamento delle unità di strada.

2 commenti:

  1. Non sono affatto d'accordo. Io a tutti coloro che vanno a cercare prostitute per strada aumentando così i guadagni dei papponi/protettori e favorendo così la loro indegna proliferazione con grave danno per le stesse prostitute brutalmente sfruttate, malmenate e costrette a rostituirsi, spesso anche minorenni, non solo farei loro la multa ma li farei stare due giorni in carcere al pubblico ludibrio con tutto ciò che per loro ne potrebbe conseguire sotto tutti i punti di vista. Non è che sia contrario alla prostituzione. Sono contrario allo sfruttamento.
    Pierfrancesco Pellegrino

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    1. Il punto è che queste misure non risolvono affatto il problema che tu segnali, ma lo spostano, magari in un'altra zona dato che la domanda è molto alta. E poi, nel comunicato, abbiamo messo in evidenza che quei soldi dovrebbero servire per l'assistenza delle ragazze che abbandonano il campo e che rischiano ritorsioni da parte delle bande di sfruttatori.

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