mercoledì 25 gennaio 2012

Il Pd di Gubbio approva e vota in consiglio comunale una mozione del Pdl per l'abolizione del registro delle coppie di fatto

Dichiarazione di Patrizia Stefani, Presidente del circoloArci Gay-lesbica Omphalos di Perugia
Avevamo pensato che l’Umbria fosse la culla della civiltà, un’isola felice, avendo tanti comuni che si erano dotati dello strumento del “Registro delle coppie di fatto”, si era detto allora che anche Gubbio avesse fatto un passo importante nella direzione delle politiche attive per l'estensione dei diritti di cittadinanza e contro la discriminazione.
Invece no con una mozione di un simpatico cons...igliere del PDL che riporta:”IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA Il Sindaco e la Giunta a provvedere all’immediata abolizione del “Registro delle unioni civili”, istituito nel nostro Comune a seguito della deliberazione del Consiglio Comunale n.54 dell’11 marzo 2002, in quanto strumento privo di qualunque valore giuridico, interesse ed efficacia sociale, oltre che di dubbio valore costituzionale. Luigi Girlanda – Consigliere Comunale Del Pdl.”
Che la gente di destra ignori cosa significhi gesto simbolico e senso civico era scontato ma che venisse appoggiato dal PD è un ulteriore conferma che le persone gay, lesbiche e trans , non hanno interlocutori politici.
Ci chiediamo cosa ne pensa il segretario regionale del PD, di questi iscritti di campagna, in questo partito del nulla, svuotato di ogni ideale se non quello della poltrona e dell’inginocchiatoio, troppa brutta gente a gestire la vita delle persone.
Nella scorsa legislazione, una proposta di legge regionale, contro le discriminazioni fu fatta annegare nel cassetto di qualche moralista ingrassato dalla propria morale.
Una volta una suora molto cristianamente ci disse che eravamo una minoranza “risibile”, ci confortò poco dopo Sindaco del Comune di Perugia Boccali che affermò “anche se il Registro fosse servito ad uno solo dei nostri cittadini, avremmo avuto conferma di essere nel giusto”.
Ormai vi diciamo sempre le stesse cose, siamo cittadini, siamo persone, lavoriamo, paghiamo le tasse, ci prendiamo cura dei vostri figli gay maltrattati, ma non abbiamo gli stessi vostri diritti, se non comprendete questo, se non comprendete del bisogno di educazione civica, non so di che cosa dobbiamo ancora parlare con il PD e/o con chiunque altro.

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