domenica 16 ottobre 2011

Nodo di Perugia: i soldi non ci sono. Ma era prevedibile

La questione del nodo di Perugia - diviso in due parti, Collestrada-Madonna del Piano e Madonna del Piano-Corciano -  è stata al centro del dibattito sulla mobilità di Perugia per anni. Il movimento Perugia Civica ha riaperto la questione con questo comunicato stampa che fornisce utili informazioni sul progetto.

Secca smentita ai politici locali accodati alla politica del governo

Il sesto rapporto sulla legge obiettivo, un documento redatto dal Servizio studi del Dipartimento ambiente della Camera, in collaborazione con il Cresme e l'Autorità della vigilanza sui lavori pubblici, parla chiaro: i soldi per il Nodo di Perugia non ci sono.

Nel documento, infatti (leggibile in http://www.camera.it/temiap/lo2011opere.pdf ) del costo totale dell'opera, 1 miliardo 92 milioni 950 mila euro, sono previsti solo 121 milioni 850 mila euro nel Dpef 2012-2014 (cioè, non ancora stanziati ma solo, appunto, "previsti"): ora pare che siano spariti anche gli ultimi spiccioli.

Una smentita secca alle “previsioni” sbagliate dei nostri politici, che si erano maldestramente accodati alla strategia asfalto+cemento della destra e del governo. E viceversa, un'opportunità per riconsiderare le posizioni di Perugia civica e di tutti gli ambientalisti che si sono sempre opposti a un’opera che consideriamo inutile, perché non avrebbe risolto il problema del traffico nel territorio perugino, e devastante per il territorio e per lo sviluppo della città.Ci auguriamo che il fallimento (questo sì prevedibile) della politica asfalto+cemento nella zona sud del Comune porti a una seria riflessione e a un ripensamento sui grandi progetti di speculazione edilizia e di cementificazione di quel prezioso territorio agricolo: dall’Ikea alle palazzine residenziali. Sarebbe invece questo il momento per fermarsi tutti insieme, cittadini e amministrazione, per pensare a un grande progetto di valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, che sono senza alcun dubbio la maggior risorsa rinnovabile del nostro territorio. Rinnovabile, beninteso, se protetta da frettolosi e devastanti progetti come quelli che, uno dopo l’altro, stanno mostrando la loro inconsistenza e la loro fragilità economica.

 

 

Perugia, 15 ottobre 2011

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