venerdì 8 maggio 2009

Legge 40, scrive Avvenire

Legge 40L'articolo di Francesco Ognibene, ve ne consiglio la lettura, pubblicato su l'Avvenire dell'8 maggio 2009, dopo un panegirico teso a dimostrare come siano insensati i giudici della corte costituzionale, così termina:

"Rimuovere il limite di tre embrioni è dunque una smagliatura in un impianto giuridico e clinico che rimane sostanzialmente inalterato, per quanto esultino i fan del ritorno al Far West procreatico precedente alla legge 40."

Posto che non mi sento fan di quell'oscuro e violento periodo americano, pervaso da predicatori millenaristi nero-vestiti che benedicevano il puritanesimo e le impiccagioni dei ladri di bestiame, sorvolando l'abuso di metafora mi piacerebbe puntualizzare alcune stridenti forzature dei fatti.
A. Trovo indelicato virgolettare il «rischio per la salute della donna, ed eventualmente del feto» manco fosse un'ipotesi vaga e difficilmente verificabile, qualunque addetto di un centro specializzato vi parlerà della difficoltà dei cicli di stimolazione farmacologica da utilizzare dopo l'introduzione della legge 40, pratica che da sola ha incoraggiato il ricorso a laboratori esteri e non poche difficoltà (e rischi) alle coppie che vi si sono sottoposte.

B. Non "d’ora in poi tocca al medico decidere di volta in volta quanti embrioni realizzare, quanti impiantarne e quanti mettere nel congelatore, a sua discrezione" ma semmai "nuovamente è possibile", e aggiungerei finalmente, visto che la corte costituzionale, bocciando l'articolo della legge ha ripristinato il buon senso e il diritto costituzionale. Molti cittadini preferiscono sia un medico a decidere e non la santa sede. E per chi non la pensa così, la questione non si è mai posta.
C. I "vigenti divieti" (ah, quanto vi è cara l'immagine) "selezione, congelamento, soppressione, riduzione embrionaria di gravidanze plurime, fecondazione eterologa" sono una meschina menzogna. Il congelamento torna alla discrezione del medico, per soppressione non si sa cosa l'articolista intenda, la selezione ritorna all'immaginario collettivo del famoso bambino biondo con gli occhi azzurri che per ora rimane materia cinematografica, mentre le gravidanze multiple sono assicurate dalla restante, orribile legge, che tristemente ci porta al primo posto in europa per gravidanze trigemellari. L'eterologa rimane vietata, mentre ci sono sentenze che modificano parzialmente il divieto di diagnosi pre-impianto in coppie portatrici di malattie genetiche trasmissibili al feto. Per il resto continueremo ad espatriare, contento Francesco?
D. "i centri per la fecondazione assistita hanno imparato a lavorare con dati sempre più positivi senza ricorrere alla crioconservazione". Certo altrimenti avrebbero chiuso. E che "che gli embrioni scongelati e impiantati hanno possibilità molto inferiori a quelli "freschi" di dar luogo a una gravidanza" lo sapevamo già. Ma allora dovrebbero spiegarci il perché della campagna di adozione di quelli messi a marcire nel costosissimo centro dell'ex-ministro della sanità Sirchia.
Insomma, tutto l'articolo sembra essere pervaso dal sottotitolo shakespeariano del "molto rumore per nulla", mentre a me appare chiara l'insensibile spocchia del potente che perduta una fattoria, magnifica le risorse del contado.
Ma qui non è in gioco la ragione o il torto dei contendenti, parliamo di esseri umani, di madri, di dolore e sacrificio, di scelte difficili, rese ancora più difficili da chi dovrebbe essere preposto a semplificarle. Le migliaia di coppie costrette a costosi viaggi all'estero, le coppie malate a cui è negato l'accesso, la ricerca scientifica mutilata del nostro paese meritano più di una sprezzante e faziosa querelle. La posta in gioco non è chi ha ragione, ma il diritto di scegliere e l'intero concetto di autodeterminazione della figura femminile, ridotta per capriccio ad un contenitore regolamentare.

Termino sulla chiosa dei "molti paletti non rimossi dalla stessa Corte, che pure poteva farlo", qui siamo alla provocazione. La corte costituzionale ha accolto tutte le obiezioni che le sono state sottoposte, è un organo di controllo importante, non una banda di fanatici che svegliandosi la mattina decide cosa fare a pezzi.

Quello è un lavoro differente, che lasciano volentieri ad altri consessi.

1 commento:

  1. ryanair e le compagnie aeree low cost saranno lo strumento più economico contro questa legge.in altri casi bisogna resistere

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