venerdì 6 febbraio 2009

Ciacca sul decreto del governo contro Eluana

CiaccaNon ci sono più dubbi che il nostro sia un Paese occupato da clericali, ipocriti e illiberali. Occupanti che continuano in molti casi a definirsi laici, ma che manifestano solo paura verso l’applicazione dei principi costituzionali che riguardano l’autodeterminazione di ogni cittadino italiano. Occupanti che sequestrano corpi e che sono determinati nel confondere anche le coscienze con il fuoco di una certa (dis)informazione tutta volta a mettere in dubbio la volontà personale di Eluana Englaro, riconosciuta dopo una lunga battaglia civile offerta a tutti noi da papà Beppino. Occupanti che seguendo le indicazioni antireligiose del Vaticano, hanno
osteggiato con ogni mezzo chi ha osato pubblicamente chiedere ciò che solo
nella clandestinità può essere consentito. Personalmente non avevo più bisogno di ulteriore conferme di questo grave
stato di cose dopo aver conosciuto Giovanni Nuvoli e la sua battaglia per veder
riconosciuto un suo fondamentale diritto, la sospensione della terapia
respiratoria artificiale. In quella occasione furono la Procura di Sassari e i
carabinieri ad impedire il rispetto della sua lucida volontà, ma che si
fermarono di fronte all’atto estremo a cui Giovanni Nuvoli volle ricorrere: il
rifiuto dell’alimentazione e della idratazione artificiali. Ecco, dovremmo
riflettere di fronte a quel precedente, dovremmo cercare di comprendere come
ala base del decreto che il governo oggi ha voluto emanare, vi sia una pretesa
assoluta di controllo sull’individuo, senza neanche un briciolo di misericordia
cristiana, così come è stata evocata in questi giorni dal vescovo Casale.
Eravamo da bambini abituati a vedere sulla cartina geografica lo Stato della
Città del Vaticano come una piccola area gialla all’interno della Capitale.
Oggi tutta l’Italia appare colorata di giallo, ma rimane un puntino tricolore e
con le stelle europee sul colle del Qurinale che è fonte di speranza per la
resistenza da compiere. Grazie al Presidente Napolitano.

Tommaso Ciacca
della Direzione Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni

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