martedì 16 dicembre 2008

Aduc denuncia le ingerenze sulla vicenda Ru486

Ru486Da corriere.it 



ROMA - L'associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc) presenta un ricorso alla Corte europea sull'annosa vicenda della pillola abortiva Ru486, al vaglio dell'Agenzia italiana del farmaco. «L'Aifa - spiega l'associazione consumatori in una nota - rimanda per l'ennesima volta la decisione finale sulla Ru486. A questo punto è chiaro che vi sono pressioni politiche sull'agenzia, un organo che dovrebbe essere meramente tecnico, per impedire la registrazione del farmaco».
IL MUTUO RICONOSCIMENTO - «La direttiva europea 2001/83/EC - ricorda l'Aduc in una nota - prevede che uno Stato membro approvi la richiesta di mutuo riconoscimento entro 120 giorni dalla presentazione (90 giorni per accordarsi con Governo francese e 30 per decidere sul prezzo e l'etichettatura). Ormai è passato più di un anno da quando la domanda di mutuo riconoscimento è stata posta all'Italia che, in violazione della legge europea, continua a non decidere. A questo punto, vista l'impossibilità per l'Aifa di assolvere alla propria funzione medico-scientifica, è urgente - scrive l'associazione - che intervenga l'Unione europea con la procedura centralizzata di autorizzazione alla commercializzazione». «A quel punto saranno le istituzioni europee, di certo meno influenzate dalla politica e dal clericalismo di quelle italiane, a decidere per tutti gli Stati membri, compresa l'Italia. È triste doversi arrendere, ma purtroppo non abbiamo più fiducia alcuna nelle istituzioni italiane, nessuna esclusa.
LE INGERENZE - La politica e le ingerenze delle gerarchie ecclesiastiche stanno divorando anche quel briciolo di professionalità scientifica che rimaneva in agenzie come l'Aifa. Ci auguriamo che la ditta produttrice della pillola abortiva, Exelgyn - conclude l'Aduc - si faccia subito valere in sede europea, dove ha diritto a ottenere risposte certe. Per conto nostro, abbiamo incaricato in nostri legali di preparare un ricorso alla Corte europea».
L'AIFA - Da parte sua l'Aifa precisa che la valutazione della Ru486 «non è mai stata inserita nell'ordine del giorno del consiglio di amministrazione che si riunirà nei prossimi giorni e che, essendo la procedura di valutazione ancora in corso e prevedendo anche un'analisi da parte del Comitato prezzi e rimborso, non è a tutt'oggi, ipotizzabile alcuna data per l'analisi del farmaco da parte del cda e, quindi, per la conclusione dell'iter registrativo».
MOZIONE TRASVERSALE CAMERA - Intanto sono una quarantina i deputati che hanno già firmato una mozione trasversale per sospendere la procedura di autorizzazione della registrazione della pillola abortiva Ru486. La richiesta si basa sul rispetto del principio di precauzione e della legge 194 che prevede che l'interruzione di gravidanza avvenga solo ed esclusivamente dentro le strutture ospedaliere. A firmare, fra gli altri, Alessandro Pagano (Pdl), Isabella Bertolini (Pdl), Massimo Polledri(Lega), Luca Volontè (Udc), Laura Molteni (Lega). Fra i dati citati durante la presentazione della mozione da Volontè e la senatrice Pdl Laura Bianconi, quelli sul maggior rischio della pillola abortiva rispetto al metodo chirurgico: la mortalità, hanno spiegato, è dieci volte superiore.

16 dicembre 2008

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