lunedì 13 ottobre 2008

Sintesi conferenza stampa su Garante dei Detenuti: i Radicali si rivolgono al Parlamento Europeo

Aldo Bianzino

Parlamento EuropeoAd un anno dalla morte di Aldo Bianzino, avvenuta il 14 ottobre 2007, i Radicali presentano le iniziative  rivolte al Parlamento Europeo per un intervento nei confronti del Consiglio Regionale dell’Umbria per la nomina del Garante regionale dei Detenuti previsto da una legge regionale approvata e mai applicata. Durante la conferenza stampa tenutasi il 13 ottobre presso l’Hotel La Rosetta sono intervenuti Andrea Maori, direzione dell’Associazione Radicale Antiproibizionisti, Pier Francesco Pellegrino, Segretario dell’Associazione radicaliperugia.org, Tommaso Ciacca, membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani e Mauro Fonzo, avvocato. (...)


E’ stata presentata la richiesta che verrà inviata domani al Parlamento Europeo -  sottoscritta da decine di cittadini - con la quale si chiede di intervenire presso la Presidenza del Consiglio Regionale dell’Umbria e presso la Presidenza della Giunta Regionale dell’Umbria per conoscere i motivi riguardo la mancata designazione da parte dello stesso Consiglio Regionale e conseguente nomina da parte del Presidente della stessa Giunta, del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, così come previsto dalla Legge Regionale dell’Umbria (Deliberazione n. 94 del 10 ottobre 2006).


 


Ci si appella al Parlamento europeo perché si ritiene che una giusta applicazione della legge sul Garante possa aiutare ad avvicinare gli Istituti di pena presenti nella Regione agli standard di vivibilità normalmente accettati all’interno dell’Unione Europea in quanto contribuisce a garantire i diritti delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale.


 


I Radicali stigmatizzano il fatto che sono passati oltre quindici mesi da quando il Consiglio regionale dell’Umbria doveva – per legge – discutere e nominare il Garante dei Detenuti.


 


La necessità ed urgenza della nomina del Garante ci vengono anche dalla vicenda legata alla morte di Aldo Bianzino, morto di proibizionismo nel carcere di Capanne a Perugia il 14 ottobre 2007 dove era stato condotto in stato d’arresto due giorni prima assieme alla sua compagna.


 


 


 


Ricordiamo che il 17 ottobre prossimo si aprirà di fronte al Giudice per le indagini preliminari l’udienza che dovrà decidere sull’archiviazione del caso. Mauro Fonzo, avvocato radicale, rappresenterà l’associazione Nessuno Tocchi Caino per quanto riguarda le iniziative eventualmente da prendere, per stabilire la verità per Aldo. Nessuno Tocchi Caino afferma la necessità che il carcere venga sempre più considerato come una istituzione che non può vivere isolata ma che deve vivere nella collaborazione con il garante dei detenuti e con ogni altra seria istituzione che ne mitighi l’isolamento e l’autoreferenzialità.

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