giovedì 9 ottobre 2008

Sei con noi Nazareno, ora come prima

Nazareno Duili è morto. Aveva 78 anni e rappresentava il movimento nonviolento di Perugia.


Vorrei utilizzare le sue stesse parole per salutarlo “i morti in realtà non muoiono…presenza eterna dell’essere, degli esseri, presenza insieme per sempre”.


Lo conobbi alla metà degli anni novanta, quando fu tra i primi a sottoscrivere un appello promosso dai radicali per conferire la cittadinanza onoraria di Perugia al Dalai Lama.(...)


Insieme a Raffaele De Angelis seguimmo alcune lezioni che teneva sulla nonviolenza per la formazione dei docenti. Ci regalò un suo libro “Filosofia della nonviolenza”, che aveva dedicato a Marco Pannella e ai discepoli di Capitini, Luisa Schippa e Angelo Savelli. Le sue lettere ai giornali locali erano chiare, dense di passione civica, incentrate sulla nonviolenza, contro la sofferenza degli animali, per una morte dignitosa, sulla compresenza capitiniana. Proprio alla compresenza ha dedicato interamente l’ultimo suo intervento in pubblico, il primo ottobre, nell’incontro “A proposito di Capitini…Nonviolenza, l’alternativa praticabile” promosso insieme dal movimento nonviolento di Perugia,dalle associazioni radicali umbre e dall’associazione “liberaleidee”. “Dirò l’essenziale di ciò che mi sta veramente a cuore…volevo spendere due parole sulla compresenza, vera grande scoperta fatta dal filosofo  perugino” e ci ha invitato a leggere “La compresenza dei morti e dei viventi” per comprendere la religiosità laica di Aldo Capitini e i nuovi orizzonti che possono aprirsi sui temi più profondi della nostra esistenza. Diceva ciò che pensava Nazareno Duili, senza infingimenti e l’8 settembre in una lettera pubblicata dal Giornale dell’Umbria a proposito del 40° anniversario della morte di Capitini, lamenta la discriminazione subita da radicali e dal movimento nonviolento di Perugia che sono stati “omessi” dal comitato promotore istituzionale. “La sinistra come al solito cerca di egemonizzare e strumentalizzare Capitini”. Così concludeva quell’articolo  ricordando che testualmente il pensatore perugino affermava “la nonviolenza non è di destra né di sinistra, è di tutti”. Ultimamente ci eravamo sentiti spesso, avrebbe voluto partecipare al World Tibet Day, che con Marco Pannella si è tenuto lo scorso luglio a Spoleto. A favore degli strumenti partecipativi, si scontrò all’interno del movimento nonviolento per difendere il referendum, i referendum e soleva dire: “più referendum ci sono, più democrazia c’è”. Fu poi veramente meritorio il suo impegno costante nell’andare in carcere per parlare con i detenuti di nonviolenza, di amore, di speranza.

Sei con noi Nazareno, ora come prima!


Tommaso Ciacca

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