lunedì 22 settembre 2008

ANAGRAFE DEGLI ELETTI: “CONOSCERE PER DELIBERARE”, PER CONQUISTARE UNA NUOVA LIBERAZIONE - QUESTA VOLTA DALLA PARTITOCRAZIA - E’ ORA DI PASSARE ALLA RIFORMA DELLE ISTITUZIONI

anagrafe160.jpgPer il lancio dell'iniziativa, Radicali Italiani, promotori dell’iniziativa, hanno organizzato diverse conferenze stampa che si svolgeranno oggi 20 settembre 2008 in contemporanea in tutti i capoluoghi di regione alle ore 11,30.


Per l'Umbria, la Conferenza Stampa si svolge presso la "Sala della Biblioteca" della Provincia di Perugia (Piazza Italia).


Articolo 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

Articolo 54 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.

Quasi ogni anno siamo chiamati ad eleggere una volta deputati e senatori, un’altra volta chi mandare al Parlamento Europeo, un’altra volta ancora il sindaco, il presidente della Regione o della Provincia, consiglieri circoscrizionali...

E una volta che li abbiamo eletti, che cosa sappiamo di quello che fanno, che dicono, che propongono? Cosa sappiamo, davvero, di quello che viene deciso in un consiglio comunale, in un’assemblea regionale, in una commissione parlamentare di Montecitorio o Palazzo Madama? Eppure si tratta di decisioni che riguardano la nostra vita: la salute, le tasse, la scuola, le pensioni, l’assistenza, il lavoro...

I leader dei partiti ormai parlano per slogan, nelle trasmissioni di approfondimento politico comunicano in battute. Parlano, parlano, parlano: ma che cosa dicono? E soprattutto: che cosa fanno realmente?

Per questo i Radicali hanno dato vita a una campagna di mobilitazione di opinione pubblica e istituzionale volta a conquistare la grande riforma che faccia della persona candidata ed eletta il soggetto costitutivo di ogni forma di aggregazione e rappresentanza politica in tal modo sottratta all'altrimenti inevitabile degenerazione partitocratica della democrazia.

L’obiettivo è assicurare quella forma di trasparenza e di partecipazione rappresentata dalla “anagrafe pubblica degli eletti": uno strumento che, se adottato, potrà rendere conoscibile ai cittadini la documentazione relativa ai comportamenti istituzionali di tutti gli eletti, ad ogni livello: Parlamento, Regioni, Province, Comuni.

LA PROPOSTA DI DELIBERA


La nostra proposta si basa innanzitutto sul principio della trasparenza; motivo per cui chiediamo che di ciascuna istituzione vengano messi in rete:

1 - link al sito istituzionale;

2 - bilancio interno con allegati;

3 - composizione dell’istituzione;

4 - presenze e comportamento di voto degli eletti;

5 - atti presentati in tutte le articolazioni dell’istituzione, iter e conclusione;

6 - atti adottati dalle singole articolazioni dell’istituzione.

Di ciascun eletto, invece, chiediamo che vengano pubblicati:

1 - dati anagrafici; codice fiscale, dato identificativo al fine di disporre – appunto – di un’anagrafe degli eletti e, di ciascuno,

2 - gli incarichi elettivi ricoperti nel tempo;

3 - dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all’anno precedente l’elezione, degli anni in cui ricopre l’incarico e di quelli successivi;

4 - dichiarazione da parte dell’eletto dei finanziamenti ricevuti, dei doni, dei benefici o di altro assimilabile;

5 - registro delle spese degli eletti, comprensive di quelle per lo staff, spese telefoniche e dotazione informatica;

6 - atti presentati con iter fino alla conclusione;

7 - quadro delle presenze ai lavori e i voti espressi sugli atti adottati dall’istituzione cui appartiene. Questo ultimo punto è per noi fondamentale, prioritario, perché consente al cittadino di controllare a mano a mano che l’eletto esplica il suo mandato le specifiche iniziative e anche quanto queste corrispondano al programma elettorale.

Tutti questi dati dovranno essere accessibili e in un formato standard aperto.

I Radicali lo fanno a partire da loro stessi.

Siamo l’unico partito che trasmette in diretta o in differita da Radio Radicale, o comunque pubblica integralmente on line sui siti radicali, tutte le riunioni di Direzione, i Congressi, le Assemblee e ogni manifestazione.

Riforme di stampo anglosassone.

Mentre cerchiamo di perseguire le necessarie riforme di stampo anglosassone, come Radicali italiani abbiamo deciso di scegliere, come priorità di iniziativa per i prossimi mesi, una straordinaria mobilitazione di opinione pubblica e istituzionale volta a conquistare la grande riforma che faccia della persona candidata ed eletta il soggetto costitutivo di ogni forma di aggregazione e rappresentanza politica, una riforma istituzionale che è quella di rendere tutti gli eletti conoscibili e valutabili, loro stessi e non per il tramite dei loro partiti, assicurando trasparenza e possibilità di partecipazione, individuando come strumento concreto l’Anagrafe pubblica degli eletti.

Un progetto, che prevede inizialmente la realizzazione di un portale che garantisca la trasparenza dell’attività degli eletti, garantendo, al tempo stesso, al cittadino il diritto di conoscerla anche nelle fasi del processo decisionale.

E’ questa un’iniziativa davvero strutturale: tutti gli eletti divengono conosciuti.



Un recupero in pieno del fondamento della democrazia liberale, l'einaudiano "conoscere per deliberare" elemento fondante di una vera democrazia.

Al singolo cittadino deve essere garantito l’accesso, a partire dall’utilizzo del web, ad una vasta documentazione che permetta di conoscere l’operato di ogni singolo eletto, nonché di coloro che esercitano un’attività pubblica.

Questa è una riforma fondamentale per restituire legalità e reale democrazia al Paese e alle sue Istituzioni.

Una risposta concreta.

Oggi, grazie alla rivoluzione digitale e a Internet, è tecnicamente possibile recuperare il rapporto diretto tra elettori ed eletti, a tutti i livelli istituzionali, che i mezzi di comunicazione di massa hanno in parte pregiudicato, a vantaggio spesso di una politica opaca o di facciata.

Il controllo è l’essenza stessa della democrazia, Ernesto Rossi l’aveva capito prima di tutti. Nella possibilità da parte dei cittadini di esercitare il controllo su chi li governa si compie infatti, il senso di un sistema democratico.

Ed è proprio in questa direzione che va la proposta radicale di istituire un’anagrafe degli eletti: uno strumento della democrazia diretta che pone il candidato e l’eletto sotto la lente dell’elettore, in modo che questi possa conoscerlo, seguirlo nella sua attività politica, monitorare le sue scelte e anche i suoi interessi. Tutte informazioni indispensabili a garantire al cittadino un voto consapevole.

L’iniziativa dell’anagrafe degli eletti passa per l’informatizzazione dei canali di comunicazione istituzionali, una tappa obbligata per aprire finalmente la strada alla nuova frontiera della e-democracy.

La moralizzazione della politica passa anche da riforme come questa.

Se l’anagrafe degli eletti fosse già stata introdotta ad ogni livello istituzionale, così come chiediamo, probabilmente avremmo da tempo sanato alcune delle ferite inferte alla democrazia e evitato illegalità ad ogni livello.

La realizzazione di tutto ciò, non ha bisogno necessariamente di modifiche normative, occorre una sensibilizzazione su questo e interventi deliberativi di tipo diverso a seconda del livello Istituzionale.

Mentre proseguiranno le attività in seno ai due rami del Parlamento italiano e al Parlamento europeo, come Radicali Italiani chiederemo a tutti i Comuni, Province e Regioni di adottare una delibera che li impegni a rendere pubblica e trasparente l’Istituzione e l’attività dei suoi membri.

E’ una campagna che in qualche modo vuole accrescere anche la partecipazione al piacere della politica, quella con la P maiuscola e non sollecitare tendenze antipolitiche.

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