domenica 27 maggio 2007

Arrestato a Mosca Marco Cappato

Arresto di Marco CappatoMarco Cappato, parlamentare europeo radicale, segretario dell'Associazione Coscioni, in delegazione per il Partito radicale a Mosca da venerdì, è stato arrestato insieme agli altri componenti della delegazione del Partito radicale oggi nella capitale russa, nel corso di una manifestazione per consegnare una lettera al Sindaco di Mosca, dopo il divieto per la tenuta del Gay Pride stabilito ieri.

La delegazione del Partito radicale, guidata da Marco Cappato, deputato europeo, e da In'T Veld, deputata europea olandese, Ottavio Marzocchi, funzionario commissione libertà pubbliche del Parlamento europeo, insieme ai radicali russi, è in missione in Russia per sostenere e incontrare anche coloro che in Russia si mobilitano contro la limitazione delle libertà di manifestazione. Gli arresti sono stati eseguiti nei momenti in cui i militanti stavano recandosi a consegnare la lettera al Sindaco di Mosca. Della delegazione fanno parte anche Vladimir Luxuria, deputata di Rc ed Ivan Scalfarotto.
Mentre veniva distribuito il volantino con il testo della lettera un gruppo di naziskin, alla presenza di un Vescovo ortodosso, scortato da due persone, che dava loro la benedizione, ha cominciato a tirare uova ai partecipanti all’iniziativa nonviolenta e poi a picchiare violentemente i radicali. Subito dopo c’è stato l’intervento della polizia che anziché difendere le persone aggredite ha provveduto ad arrestare i radicali.

Marco Cappato è stato arrestato nel momento in cui chiedeva, urlando, che le forze della polizia garantissero l'incolumità dei militanti dei diritti civili, aggrediti a pugni e calci da alcuni provocatori. Ricordiamo che assieme a lui è stato fermato pure Ottavio Marzocchi, dirigente del Partito Radicale Nonviolento e funzionario al Parlamento Europeo con il gruppo Liberale, oltre che alcuni militanti russi dei diritti civili.


E’ stata costituita presso la sede dei radicali a Roma una cellula di crisi in stretto contatto con la Farnesina e l’Ambasciata italiana a Mosca.


Ecco alcuni frammenti del collegamento che Marco Cappatto è riuscito ad effettuare con Radio Radicale, tramite un telefono cellulare tenuto nascosto.


Mi trovo in una cella all’interno della camionetta della polizia. Siamo qui con alcuni militanti dei diritti civili in Russia”. Così Marco Cappato, in diretta ai microfoni di RadioRadicale, collegato di nascosto con un telefono cellulare. “Alla fine l’autorizzazione della manifestazione non era arrivata, ma noi volevamo solo consegnare una lettera al sindaco di Mosca – ha spiegato l’europarlamentare radicale - il cordone della polizia chiudeva i manifestanti senza però proteggerci da alcuni contromanifestanti che gridavano e si lanciavano contro di noi, lanciandoci oggetti, uova, pugni”.

“Ho personalmente visto anche alcuni di questi contromanifestanti che, prima di venire a lanciare dell’acqua, hanno parlato con i poliziotti che ci avrebbero dovuto difendere. Uno di loro ha cominciato a tirare calci ad Ottavio Marzocchi, ed è allora che ho iniziato a urlare in inglese, chiedendo perché la polizia non ci difendesse. Tempo cinque secondi e sono stato trascinato via da agenti in tenuta antisommossa”.

“Mi trovo in una cella all’interno della camionetta della polizia. Siamo qui con alcuni militanti dei diritti civili in Russia”. Così Marco Cappato, in diretta ai microfoni di RadioRadicale, collegato di nascosto con un telefono cellulare. “Alla fine l’autorizzazione della manifestazione non era arrivata, ma noi volevamo solo consegnare una lettera al sindaco di Mosca – ha spiegato l’europarlamentare radicale - il cordone della polizia chiudeva i manifestanti senza però proteggerci da alcuni contromanifestanti che gridavano e si lanciavano contro di noi, lanciandoci oggetti, uova, pugni”.


“Ho personalmente visto anche alcuni di questi contromanifestanti che, prima di venire a lanciare dell’acqua, hanno parlato con i poliziotti che ci avrebbero dovuto difendere. Uno di loro ha cominciato a tirare calci ad Ottavio Marzocchi, ed è allora che ho iniziato a urlare in inglese, chiedendo perché la polizia non ci difendesse. Tempo cinque secondi e sono stato trascinato via da agenti in tenuta antisommossa”.


Poco dopo lo stesso Ottavio Marzocchi, anche lui dirigente del Partito Radicale Nonviolento, funzionario del gruppo Liberale (ALDE) presso il Parlamento Europeo, è stato caricato. “Ora devo chiudere, hanno aperto il furgone”, così si è chiuso il collegamento in diretta ai microfoni di Radio Radicale.


In questo momento (ore 14.30 circa) Marco Cappato è stato rilasciato.
Agli arrestati è stato richiesto di firmare una dichiarazione nella quale si sostiene che i manifestanti avrebbero attraversato la strada in un posto non permesso.
Mentre è in corso il collegamento con Radio Radicale, il gruppo di naziskin lancia uova contro Cappato ed il suo intervistatore, il tutto davanti al posto di polizia.
David Carretta chiude il collegamento perchè i tafferugli si fanno sempre più pericolosi, nell'assoluta indifferenza delle forze dell'ordine.


Questa è la nuova russia democratica di Putin.


La scheda su Radio Radicale, gli articoli sul Corriere della Sera, La Repubblica, l'Unità.


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