MANIFESTAZIONE A PERUGIA DI FRONTE LA
PREFETTURA IL 5 MARZO PROSSIMO ALLE ORE 16.00
Dichiarazione di Andrea Maori, membro del
Comitato per il NO alla controriforma e di Michele Guaitini, segretario
di Radicaliperugia Giovanni Nuvoli
La scarsa, per non dire nulla informazione, sul referendum
costituzionale del 29 marzo prossimo impongono una seria considerazione
sullo stato di democraticità in cui si svolgeranno le operazioni di voto e di
campagna elettorale.
Un’agenda dei media quasi tutta focalizzata sul
Coronavirus , sta portando in ogni Paese al rinvio degli gli appuntamenti che
prevedono impegni e affollamenti di persone, anche a costo di rilevanti danni
economici.
In Italia si sta svolgendo una surreale e
impossibile campagna radiotelevisiva per un voto referendario confermativo che
evidentemente non si può tenere nella data prevista per il 29 marzo. I
calendari delle annunciate trasmissioni di comunicazione politica (tribune)
previste dalla Rai sono ridotte a pochissime puntate,
all’orario pomeridiano o serali, quando invece il regolamento della Vigilanza
prevedeva tanti spazi anche in fasce di massimo ascolto, in modo da raggiungere
una varietà di pubblico.
Inoltre le misure per contenere il
Coronavirus possono impedire nelle zone rosse lo svolgimento di una piena
campagna referendaria, con l’impossibilità di organizzare iniziative.
E’ evidente quindi che lo spazio dedicato alla
delicata riforma costituzionale sulla quale gli elettori sono chiamati a
esprimersi è estremamente marginale nel dibattito.
Per questo chiediamo al Governo per tramite del
Prefetto di Perugia di rinviare la consultazione del 29 marzo prossimo e
ripristinare una situazione di correttezza democratica.
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