venerdì 24 febbraio 2017

Falsate le votazioni del Consiglio Comunale di Perugia. Dopo la nostra denuncia si muove il Prefetto di Perugia costringendo il Consiglio ad affrontare il problema

Falsate le votazioni del Consiglio Comunale di Perugia.
Dopo la nostra denuncia si muove il Prefetto di Perugia costringendo il Consiglio ad affrontare il problema.


Questa mattina all’hotel “La Rosetta” si è tenuta una conferenza stampa organizzata da Radicali Perugia per illustrare gli sviluppi di una spinosa vicenda che ha investito il Consiglio Comunale di Perugia.


La questione riguarda il conteggio degli astenuti: il consiglio comunale di Perugia li ha sempre conteggiati ai fini della determinazione del quorum, mentre il Consiglio di Stato, con una sentenza del 2012, e il Ministero degli Interni, con proprio parere datato aprile 2015, sostengono che vanno considerati solo ai fini della determinazione del numero legale per la validità delle sedute, mentre ai fini deliberativi occorre solo prendere in considerazione i voti favorevoli e quelli contrari.

Il risultato è che le votazioni del Consiglio Comunale di Perugia negli ultimi anni appaiono falsate.

Sollevammo la questione lo scorso mese di ottobre alla luce della bocciatura in I Commissione di una petizione popolare da noi promossa sulla trasparenza e la conoscenza dei lavori del Consiglio Comunale. In quella occasione i voti favorevoli superarono quelli contrari ma non raggiunsero il 50%+1 dei presenti per effetto delle astensioni.

Contestammo subito al Segretario Generale la discrepanza dell’esito della votazione con quanto stabilito da Consiglio di Stato e Ministero per porvi rimedio prima che la pratica arrivasse al voto finale del Consiglio.

Non solo la nostra richiesta non fu accolta, ma non fummo nemmeno degnati di una risposta.

Ci siamo perciò rivolti al Prefetto di Perugia dott. Cannizzaro il quale ha con sollecitudine investito del problema il Comune di Perugia che finalmente è stato costretto a prendere coscienza di questo problema che, se affrontato per tempo avrebbe evitato al consiglio comunale questa figuraccia, considerando anche il fatto che la I Commissione è stata chiamata anche a valutare se ribaltare l’esito delle votazioni respinte in virtù delle astensioni che ancora sono a rischio di impugnazione.

Insomma un gran pasticcio che ancora una volta intacca i principi basilari di una democrazia. Come per le leggi elettorali di Camera e Senato per le quali è dovuta intervenire la Corte Costituzionale, anche in questo caso ci sono voluti alcuni cittadini che con cocciutaggine non si sono arresi difronte alle porte sbattute in faccia dalle istituzioni per far valere il diritto e le regole democratiche.

Ora chiediamo che il Consiglio Comunale provveda a ribaltare l’esito della votazione sulla petizione popolare da noi promossa dichiarandola approvata e, soprattutto, proceda a modificare il regolamento per rendere esplicito ed in maniera inequivocabile come deve essere considerata l’astensione, con la speranza che non vada ad inficiare il quorum evitando così che venga utilizzata in modo strumentale come avviene oggi in larga misura.

In caso contrario proseguiremo nella nostra battaglia ed è già pronto il ricorso straordinario presso la Presidenza della Repubblica per far valere le nostre ragioni.



Michele Guaitini – segretario Radicali Perugia
Andrea Maori – tesoriere Radicali Perugia

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