venerdì 17 ottobre 2014

Legge elettorale Regione Umbria: la casta si difende. Top secret sugli atti depositati in Commissione statuto. Martedì prossimo nuovo presidio

Michele Guaitini e Andrea Maori, Radicaliperugia
Amato De Paulis e Leonardo Triulzi, Alternativa Riformista Umbria,
Luigino Ciotti, Sinistra Anticapitalista Umbria
Componenti del “Comitato per la democrazia in Umbria

A quasi quattro mesi dalle elezioni regionali, solo da tre giorni presso la speciale commissione statuto è stata depositata una bozza di legge di modifica della legge elettorale che si rifà espressamente alla proposta del Partito Democratico presentata in conferenza stampa.
Tale proposta è, se possibile, peggiorativa rispetto alla già pessima legge elettorale attualmente in vigore approvata a gennaio 2010.
In conferenza stampa sono state riproposte pari pari le stesse criticità in materia di basilari principi democratici e di accesso all’elettorato passivo con la previsione di disparità di trattamento tra i vari soggetti interessati alla competizione elettorale e in dubbio di costituzionalità per quanto riguarda i premi di maggioranza, già bocciati dalla Corte Costituzionale per quanto riguarda la legge elettorale della Camera dei Deputati.
Non pienamente soddisfatti, la bozza della proposta di legge depositata presso la Commissione statuto della Regione non è accessibile ai cittadini perchè considerato un atto interno "non formalizzato" e quindi non è possibile trasmetterlo a soggetti esterni.
Un'aberrazione perchè impedisce ai soggetti esterni e a tutti i cittadini di poter decidere per deliberare sulla formazione di un atto fondante la democrazia regionale. In pratica ci viene detto che gli atti che contano sono solo le conferenze stampa del PD!
Una presa in giro anche in vista della cosiddetta partecipazione che si terrà giovedì prossimo ottenuta faticosamente dal Comitato e da altri soggetti.Ma su che cosa si basa "la partecipazione" di lor signori? Sul chiacchericcio e sulle volontà di una casta che si sente assediata. 
Martedì 21 ottobre dalle ore 10,00 saremo di fronte il consiglio regionale di nuovo per un presidio. Non vogliamo essere complici e sudditi, ma riaffermare i diritti di cittadini democratici.

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