sabato 29 marzo 2014

Lo stato della follia

Riceviamo da Eleonora Favoaroni, attivista del Movimento Antipsichiatria, questa nota che volentieri pubblichiamo


Il 20 marzo 2014 al cinema sant’Angelo di Perugia viene proiettato il documentario-choc sugli opg italiani la cui chiusura è stata nuovamente spostata nel 2017 presso le nuove strutture di sicurezza e assistenza previste per accogliere i detenuti ; le cosiddette REMS.
Bruciante,spietato, un pugno in pieno viso , una lama che squarcia la coscienza e costringe a pensare , costringe ad abbassare la testa , a provare vergogna. Vergogna.
Vergogna per chi è libero  , per chi è indifferente, per chi come lo Stato italiano si sia fino ad oggi giustificato difronte a denunce e evidenze.
Il film è coordinato dalla voce e il racconto di Luigi Rigoni che dopo due anni chiuso ad Aversa , continua a vivere  i demoni dell’Inferno.
 “Qui ci uccidono piano piano “ dice un detenuto  piangendo.
“l’uomo è un animale che sa adattarsi , ma qui è messo a dura prova”  dice un giovane lucido, dalla faccia seria  e intelligente tanto da spingerti a  domandare “ ma tu cosa ci stai a fare qui dentro?”
Impossibile che rinchiudano persone come lui , eppure è così, per un nulla , per pregiudizio, per una parola . Si chiama M.C. così lo ricorda il regista  Francesco Cordio che gli ha dedicato il film , perché questo ragazzo così razionale e duro si è suicidato dentro la sua cella . Non ce l’ha fatta ad adattarsi a quell’infamia,a tutta la violenza e ingiustizia morale che lo ha umiliato ,  non lo ha voluto, ha preferito la morte totale . Un eroe. Un eroe che non avrà mai una giustizia .
 Uomini che uccidono altri uomini per un nulla .
Il cinismo e l’indifferenza dell ‘uomo non hanno  limiti  e  dove il limite viene sorpassato ,allora è follia. La vera follia.

Nessun commento:

Posta un commento