giovedì 15 agosto 2013

Sintesi della visita ispettiva di Adriana Galgano di Scelta civica e di Andrea Maori, Radicaliperugia.org, al carcere "Capanne" di Perugia


a cura di a.m.
Ieri, 14 agosto, si è svolta la programmata visita ispettiva presso la casa circondariale di Capanne della deputata di Scelta Civica Adriana Galgano e del segretario di radicaliperugia.org Andrea Maori. Cliccando qui si può ascoltare l'intervista per radio radicale concessa al termine.
La visita si inserisce nelle iniziative "Ferragosto in carcere" da anni programmate dai Radicali e che quest'anno coincide con la raccolta firme per i 12 referendum sulla "Giustizia giusta" e i nuovi diritti umani e civili. Accompagnati nella visita dal Commissario Brillo, abbiamo riscontrato una situazione carceraria per alcuni versi migliore rispetto a quella riscontrata l'anno scorso e in altre visite ispettive. Innanzitutto il Commissario ha tenuto a smentire con forza la notizia che radicaliperugia.org ha reso noto e cioè di alcuni casi di Tbc. notizia che avevamo avuto dal carcere. Notizia falsa: la visita ispettiva è stata intrapresa anche a seguito di questa comunicazione ma si è trattata solo di una voce infondata che si è diffusa nel carcere e che era giunta fino a noi, per cui siamo lieti di poter confermare la smentita.
A ieri, non vi erano sostanzialmente situazioni di sovraffollamento intollerabili. Il numero dei detenuti presenti - 464 - coincide grosso modo con il numero regolamentare che il carcere può avere, anche se i flussi di entrata-uscita sono in continuo movimento per cui la situazione può peggiorare da un momento all'altro. Rimane il dato della forte presenza straniera - 65/% - e del sotto organico degli agenti di polizia penitenziaria -  222 presenti - contro i 320 richiesti dalla direzione. L'aumento della cosiddetta  vigilanza dinamica - che consente una maggiore socialità  tra i detenuti, con un aumento notevole di ore di apertura delle celle - purtroppo applicata solo nelle sezioni maschili  - viene considerato un elemento di deterrenza anche degli atti di autolesionismo che dal 1° gennaio 2013 al 15 giugno sono diminuiti notevolmente rispetto all'anno precedente. Con soddisfazione è stato sottolineato un nuovo approccio - anche se insufficiente - che prevede, in convenzione con il comune di Perugia, il lavoro in esterno per 4 detenuti che si aggiungono ai lavori presso la cooperativa agricola per altri 4-5 detenuti.
Gravissima la situazione per quanto riguarda la mancanza di un centro clinico presso l'ospedale regionale di Perugia: vertenza che va avanti da molti anni e che ancora non è stata risolta.
Con la visita ispettiva si è toccato con mano la necessità di dar corso ad una riforma strutturale della giustizia, a partire dalla riforma della legislazione in materia di droghe e di immigrazione. Per questo i referendum radicali costituiscono un importantissimo tassello - con l'abolizione della pena detentiva per fatti di lieve entità - e per modificare quelle norme disciminatorie sull'immigrazione che favoriscono l'approccio verso la criminalità organizzata.

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