giovedì 7 febbraio 2013

Perugia, sintesi della conferenza stampa tenuta dal comitato promotore della petizione sulla riduzione del danno

Persa un’altra occasione di dialogo con gruppi e movimenti che chiedevano un rafforzamento e razionalizzazione delle risorse e dei progetti esistenti

Sintesi della conferenza stampa tenuta oggi dal comitato promotore della petizione:Andrea Maori e Michele Guaitini, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicaliperugia. e di Simonetta Bruschini, antropologa, già responsabile dipendenze del Coordinamento nazionale comunità d’accoglienza Cliccando qui si può accedere all'ascolto, grazie a Radio Radicale.

Con quasi tre mesi di ritardo rispetto ai termini previsti dallo statuto del comune di Perugia, la Giunta comunale – con voti unanimi – ha respinto la nostra petizione – firmata da centinaia di residenti nel comune - dal titolo “Potenziamento dei servizi di assistenza e di riduzione dei danni legati al consumo di droghe illegali e di promozione della salute e di tutela delle persone che si prostituiscono e dei loro clienti. Abolizione delle ordinanze proibizioniste".
La petizione, è stata depositata i primi giorni di agosto e dichiarata ammissibile: si trattava di un atto che indica una strada alternativa alla logica proibizionista sviluppata nel comune negli ultimi anni.  Con la petizione si chiede di potenziare i servizi di riduzione del danno già in corso, con il rafforzamento delle unità di strada e di bassa soglia per assistenza a tossicodipendenti e prostitute e il superamento delle ordinanze proibizioniste emanate dall’attuale Giunta.
Con un contraddittorio che avremmo ritenuto doveroso nelle commissioni consiliari, così come previsto di norma in questi casi, avremmo potuto spiegare l’indirizzo politico-sociale della nostra petizione che andava nel rafforzamento dei servizi già offerti dal comune, a parte la richiesta di abolizione dell’ordinanza sulla prostituzione che ha recepito le indicazioni della Questura, la risposta della giunta risulta schizofrenica e molto vaga, in quanto vengono richiamati vaghi impegni di finanziamento senza entrare nel merito di quante risorse sono allocate e con quali criteri e senza entrare nel merito dei singoli impegni su cui noi abbiamo richiesto un impegno.
Va notato che relativamente alle “case di fuga”, borse di studio ed altre forme di assistenza alle prostitute, nulla viene detto: inoltre, a proposito dell’ordinanza “contrasto alla prostituzione e tutela della sicurezza urbana notiamo che non c’è stato  nemmeno una parvenza di spiegazione sul perché è stata fatta ma, soprattutto, sul perché non possano essere ritirate come chiedevano i cittadini firmatari della petizione
In sostanza è stata persa un’altra occasione da parte dell’amministrazione comunale di Perugia, di dialogo con gruppi e comitati che chiedevano nient’altro che un rafforzamento ed una razionalizzazione dei servizi esistenti.

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