domenica 16 dicembre 2012

Regione Umbria: parte la petizione in appoggio alla proposta di legge che dispone l'uso terapeutico dei cannabinoidi e dei farmaci contenenti i principi attivi delal cannabis (con alcune proposte per sburocratizzarne l'utilizzo)



 Dal 1° ottobre di quest'anno, grazie all'iniziativa del consigliere regionale Stufara è stata depositata una proposta di legge tesa ad affrontare il tema della somministrazione ad uso terapeutico dei cannabinoidi e dei farmaci contenenti i principi attivi della cannabis attraverso la discussione di proposte di legge, a partire da quella depositata dal consigliere Stufara.


Attraverso l’approvazione di una legge, la Regione dell’Umbria  ha l’opportunità di dare una risposta alla necessità di dare attuazione al diritto alla salute per i pazienti che hanno il bisogno di assumere farmaci a base di derivati della cannabis. Su tutta la questione è in atto una grave disinformazione complice la decennale strategia proibizionistica che ha coinvolto l’intero pianeta in una drammatica quanto fallimentare “guerra alla droga” che ha solo favorito ingenti profitti per potenti quanto pericolosissimi cartelli criminali lasciando sul campo morte, distruzioni ed emarginazione. La proposta di legge, attualmente in discussione presso una commissione consiliare è quindi un punto di partenza importante. Per questi motivi radicaliperugia- Giovanni Nuvoli promuove una raccolta di firme in calce ad una petizione con la quale chiediamo che venga approvata al più presto dal Consiglio Regionale dell’Umbria una legge che disponga l’uso della cannabis terapeutica nell’ambito del pieno diritto di ogni cittadino all’utilizzo di farmaci cannabinoidi, con la possibilità di prescriverli gratuitamente da parte del personale medico responsabile della terapia di cui usufruisce il paziente anche in modo da poterli usare nel caso di cura di tutte quelle patologie (per es. nausea e inappetenza da HIV, spasticità nella Sclerosi Multipla etc…) che non prevedono necessariamente ricoveri ed assistenze mediche o paramediche.
Proponiamo quindi una sburocratizzazione delle procedure di somministrazione in modo da favorirne l’utilizzo, pur sotto controllo medico, da un numero più ampio di pazienti.
Il nostro obiettivo è raccogliere centinaia di firme da consegnare al presidente del consiglio regionale intorno la metà di gennaio 2013.

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