lunedì 2 luglio 2012

Domani, martedì 2 luglio, il Consiglio regionale dell’Umbria discute la nomina del Garante regionale dei diritti dei detenuti: un appello di Libera Umbra e di Radicaliperugia perché si giunga presto alla sua nomina

di Walter Cardinali, presidente di Libera – Umbria ed Andrea Maori, segretario di Radicaliperugia – Giovanni Nuvoli
sulla vicenda anche un'intervista a Radio Radicale

La Regione Umbria, con legge regionale n. 13 del 18 ottobre 2006, ha istituito la figura del Garante delle persone sottoposte a misure privative o limitative della libertà personale. La legge, dal 2006 non ha mai trovato attuazione, eppure la sua applicazione contribuisce a garantire i diritti delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, in una situazione i cui si può tranquillamente affermare che gli istituti penitenziari italiani sono in una situazione di incostituzionalità. Il Garante è un organo di garanzia che, in ambito penitenziario, ha funzioni di tutela delle persone private o limitate della libertà personale.  L’istituzione del Garante – in Italia ce ne sono 6 regionali più una decina comunali e provinciali - rappresenta la novità più importante degli ultimi anni in materia penitenziaria. E’ un organo indipendente di controllo e di ispezione sui luoghi di detenzione così come previsto da protocolli attuativi del 2002 della Convenzione Onu contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti sottoscritto ma non ratificato dall’Italia.
La presenza del garante, contribuendo alla tutela dei diritti, può essere veicolo di una cultura basata sulla legalità, condizione necessaria alla sicurezza in quanto consente di limitare i danni sulla salute fisica, psicologica e sociale, che la violazione dei diritti e la detenzione stessa producono sulla persona detenuta. Danni che si manifesteranno poi con aumento della distruttività e della recidiva.
Per questi motivi rivolgiamo un appello alle forze politiche perché venga approvata fin dalla seduta di domani del consiglio regionale dell’Umbria la nomina del Garante delle persone .
Auspichiamo che non ci siano dilazioni di alcun tipo legati a veti incrociati insopportabili che andrebbero a scapito della promozione e all’esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile della persona privata delle libertà personale nonché alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sui temi del rispetto dei diritti umani e della umanizzazione della pena.

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