venerdì 18 maggio 2012

Garante detenuti Umbria: l'Associazione LettereRiformiste Altiero Spinelli aderisce alla richiesta di Radicaliperugia per il rispetto della legge


Dall'home page del sito dell'associazione LettereRiformiste
L’Associazione LettereRiformisteAltiero Spinelli aderisce alla richiesta promossa da Radicaliperugia e dai rappresentanti delle Associazioni che in questi anni hanno lottato per il rispetto della legge regionale n. 13 del 18 ottobre 2006 che istituisce la figura del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale (Garante dei detenuti) a che il Consiglio Regionale dell’Umbria proceda rapidamente alla sua nomina.
Il Garante dei detenuti è una figura di intermediazione, di tutela dei diritti di chi, il detenuto, se pur colpevole, è portatore di diritti - alla salute, alle relazioni affettive, alla corrispondenza riservata, alla privacy - che non possono essere disponibili in quanto non è sulla loro compressione che si può basare la carcerazione. La stessa Carta Costituzionale sancisce “L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato (Art. 27).
L’Associazione ricorda l’incontro del 21 maggio 2008 con l’allora Presidente del Consiglio Regionale, Mauro Tippolotti, dove si convenne pienamente sulla necessità di procedere celermente alla designazione del Garante dei detenuti e del Difensore civico, a difesa della trasparenza e dei diritti di tutti i cittadini, fuori e dentro il carcere, per “garantire sempre di più la legalità nelle e delle istituzioni, come elemento basilare per la crescita democratica della società regionale”. Il Presidente Tippolotti rassicurò, inoltre, circa l’impegno del Consiglio regionale per l’elezione del Garante dei detenuti e del Difensore civico: “I due atti, approvati dall’Ufficio di presidenza nelle settimane scorse sono ora al vaglio della commissione competente, e sarà mia cura seguire con attenzione l’iter dei due atti”.
Ad ormai quattro anni da questo incontro ancora nessun Atto è stato portato alla discussione del Consiglio Regionale e questo è intollerabile ed al tempo stesso illegale: per la legge regionale istitutiva della figura del Garante dei detenuti tale nomina doveva essere fatta entro novanta giorni dalla sua promulgazione, cioè entro il 18 febbraio 2007.
Certamente non riteniamo tale figura esaustiva dei problemi che attanagliano il nostro sistema penitenziario caratterizzato tra l’altro dal sovraffollamento della popolazione detenuta e da carenze di organico del personale, due fattori tra loro inversamente proporzionali: in Umbria a fronte di una capienza regolamentare di 1.134 i detenuti presenti sono circa 1.700; il personale penitenziario previsto è di 1.060, quello presente è di 820 unità.  
Di fatto ci troviamo in una situazione in cui mentre non sono rispettati gli obiettivi di risocializzazione e di rieducazione si sono affermate procedure di arresto e detenzione per casi per i quali potrebbero valere altre tipologie di pena (la maggioranza dei detenuti si trova in carcere per immigrazione clandestina, reato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale, e di spaccio di stupefacenti) senza, peraltro, riuscire a garantire il diritto ad una giustizia certa: la certezza della pena, la sicurezza e la dignità dei cittadini.
L’Associazione LettereRiformiste Altiero Spinelli nell’esprimere soddisfazione per l’accordo raggiunto tra i partiti di maggioranza del Consiglio Regionale, richiama la responsabilità di tutto il Consiglio a che si proceda in tempi rapidi alla nomina del  Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale in modo trasparente, seguendo criteri di autorevolezza e di competenza.

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