martedì 22 maggio 2012

Garante dei detenuti in Umbria: intervento della consigliera Pdl Maria Rosi


La consigliera regionale umbra Maria Rosi (Pdl)
Invitata a partecipare con un proprio intervento al convegno organizzato da radicaliperugia - Giovanni Nuvoli, la consigliera Maria Rosi non è potuta venire e, a distanza di più di una settimana, ci ha mandato una nota che volentieri pubblichiamo qui sotto. Peccato che in quell'occasione non abbiamo notato altri rappresentanti del Pdl regionale, pure invitati. Due notazioni: 1) sembra sfuggire alla consigliera che il budget per le funzioni del garante è stato già notevolmente ridotto con una legge regionale approvata ad ottobre 2011; 2) La figura del Garante rappresenta la più importante novità degli ultimi anni in materia penitenziaria. Pur mancando una riferimento nazionale, la positività dell'esperienza ha ottenuto pieno riconoscimento con la modifica dell'art. 67 dell'Ordinamento penitenziario che prevede un pieno sindacato ispettivo alla stregua dei membri del Parlamento e, con riferimento al territorio di competenza, dei consiglieri regionali. Vogiliamo anche ricordare che la convenzione Onu contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti del 10 dicembre 1984, sottoscritto, ma putroppo non ratificato dall'Italia, prevede che entro una nno dalla ratifica, il paese firmatario debba dotarsi di un organismo indipendente al controllo e ispezione sui luoghi di detenzione. Ci auguriamo che il Pdl in consiglio regionale sappia fare e proporre una iniziativa propositiva che vada nel senso di un riconoscimento e di una tutela dei diritti umani delle persone private della libertà e degli operatori carcerari e non ostruzionistica come è successo nel 2006 in occasione dell'approvazione della legge istitutiva. A.M.
Intervento di Maria Rosi: <<Il garante dei detenuti, si può definire, in linea generale come l'organo di garanzia in ambito penitenziario. La sua funzione è quella di tutela verso le persone che non godono più della libertà personale. Questa figura è presente nei vari livelli istituzionali: comunale, provinciale e regionale. Il ruolo specifico di queste figure è quello di far applicare le normative penitenziarie. La figura del garante dei detenuti si colloca in un momento socialmente difficile per le carceri, infatti si deve fronteggiare il grave problema del sovraffollamento.. Oggi più che mai è necessaria una riforma giudiziaria , in cui al centro ci deve essere : la certezza della pena e riduzione dei tempi dei processi. Forse sarebbe  più giusto  parlare di garante dei detenenti e non dei detenuti. Mi sembra scontato dire che chi svolge questo ruolo, ha un compito molto delicato , dunque è auspicabile non porvi nessuna demagogia. Nel grave momento di congiuntura del nostro paese , la figura del garante non solo deve essere super partes, ma non deve gravare economicamente sui vari enti, proprio perché il cittadino non comprenderebbe l'ulteriore spesa. Proprio  perché la figura del garante dei detenuti è importante non deve essere vista come un ulteriore ruolo messo ad hoc per ottenere compensi.>>

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