venerdì 14 gennaio 2011

La drammatica situazione del carcere di Capanne. Interrogazione dei deputati radicali



Interrogazione a risposta scritta 4-10336

presentata da  Rita Bernardini

mercoledì 12 gennaio 2011, seduta n.416



BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute.

- Per sapere - premesso che:

il giorno 7 gennaio 2011 sul sito internet Umbria24 è apparso un articolo scritto da Daniele Bovi intitolato: «Le carceri umbre sovraffollate e violente. Capanne quarta in Italia per atti di autolesionismo»;
nell'articolo sono riportati alcuni dati forniti dalla UIL-PA Penitenziari e relativi alla difficile situazione che stanno attraversano gli istituti penitenziari umbri;
in particolare nelle carceri dell'Umbria - pur registrandosi un tasso di sovraffollamento «solo» del 47,4 per cento e, quindi, ben lontano dall'81 per cento di Puglia ed Emilia Romagna 0 dal 77 per cento della Calabria - si sono registrati, nel solo 2010, un suicidio, 19 tentati suicidi, 258 atti di autolesionismo, 13 aggressioni agli uomini e alle donne della polizia penitenziaria e 125 detenuti in sciopero della fame;
in particolare, nel solo carcere di Capanne, si sono verificati ben 146 atti di autolesionismo: un dato che piazza il penitenziario umbro al quarto posto in Italia dietro Firenze Sollicciano (302), Lecce (214) e Bologna (155); sempre secondo i dati forniti dalla Uil-Pa Penitenziari, nel 2010 gli atti autolesionistici registrati a Spoleto sono stati 67, contro i 38 di Terni e i sette di Orvieto. Sei invece le aggressioni a Perugia, contro le tre a testa di Spoleto e Terni e l'unica di Orvieto. Sei i tentati suicidi a Perugia, Terni e Spoleto contro uno soltanto a Orvieto. Cinquantadue infine i detenuti in sciopero della fame nel carcere di Perugia contro i 59 di Spoleto, i 12 di Orvieto e i due di Terni -:
se non intendano avviare, negli ambiti di rispettiva competenza, una indagine ispettiva presso gli istituti di pena umbri, in particolare presso il carcere di Capanne;
quanti degli atti suicidiari e autolesivi indicati in premessa siano stati compiuti dai detenuti durante la fase iniziale della carcerazione e quanti nel corso del periodo di isolamento;
quanti reclusi, tra quelli che hanno tentato il suicidio o che hanno compiuto atti autolesivi, fossero tossicodipendenti;
se in tutti gli istituti di pena umbri sia presente e funzionate il servizio «nuovi giunti» e lo staff multidisciplinare che lo compone;
se, alla luce dell'alto tasso di suicidi, tentati suicidi e atti di autolesionismo registrato nel solo 2010 nelle carceri umbre e, in particolare, in quello di Capanne, non ritengano, negli ambiti di rispettiva competenza, di dover intensificare - così come previsto nella circolare GDAP n. 0177644-2010 del 24 aprile 2010 - l'attività di sostegno e riabilitazione dei detenuti mediante la predisposizione ed il miglioramento di moduli procedurali che coinvolgano la polizia penitenziaria, gli operatori dell'area educativa, il personale sanitario e gli assistenti volontari nelle seguenti attività: a) effettuazione di sempre più accurate scelte dell'ubicazione detentiva; b) approfondimenti dell'osservazione della personalità; c) più celeri attivazioni di eventuali programmi diagnostici e terapeutici anche, ad esempio, con il coinvolgimento del SE.r.T.;
se e quali urgenti iniziative il Governo intenda adottare e promuovere al fine di aumentare gli organici del personale penitenziario ed amministrativo, nonché per quanto di competenza dei medici, degli infermieri, degli assistenti sociali, degli educatori e degli psicologi in servizio presso gli istituti di pena umbri, in modo da rendere lo stesso adeguato al numero delle persone ivi recluse. (4-10336)

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