lunedì 19 gennaio 2009

Relazione di Pierfrancesco Pellegrino al II Congresso di Radicaliperugia.org

Care compagne, cari compagni, 

vi ringrazio di essere oggi qui presenti, insieme a me. Sono certo che ciascuno di voi ha dovuto ritagliare uno proprio spazio, me ne rendo conto e ne tengo conto. Il congresso è un momento importante per la vita dell’associazione, un momento fondamentale di democrazia. Oggi faremo il punto della situazione, delle iniziative intraprese, tutt’ora in atto e a partire da queste decideremo insieme cosa fare, cosa correggere, dove puntare, nel proseguo delle nostre battaglie.


Quando accettai, proprio un anno fa (era il 19 gennaio 2008) la segreteria dell’associazione, sapevo di prendere su di me una grossa responsabilità. Ho accettato con quel pizzico di incoscienza che mi è propria e senza la quale però con più difficoltà si troverebbe il coraggio di fare delle scelte importanti per la nostra vita.  

            Così mi sono rimboccato le maniche e con umiltà ho iniziato a muovermi cercando subito di portare avanti quanto già era stato fatto da Tommaso e prima ancora per tanti anni da Andrea. Debbo dire che la segreteria tutta mi è stata sempre molto vicina, così come mi avevano promesso, e ho qui oggi l’opportunità di ringraziare tutti.


            L’anno, è stato davvero intenso e denso di iniziative: non c’è stata settimana che non mi ha visto impegnato su più fronti e neppure nel periodo estivo non c’è stata pausa.


Non voglio qui oggi tediarvi con quanto è stato fatto. Non che non sia importante parlarne, ma trovo più importante dare spazio al dialogo e alla discussione in vista delle battaglie future. Mi limiterò a fare un breve riassunto e a darvi alcuni numeri. A gennaio vi erano già in piedi alcune iniziative.


Innanzi tutto il caso Bianzino che ci ha visti protagonisti nella ricerca della verità sulla misteriosa morte in carcere di Aldo, innanzitutto e a partire dal fatto di cronaca in sé, abbiamo mosso tutta una serie  di incontri con Mauro Tippolotti, Presidente del Consiglio Regionale e con alcuni capigruppo regionali: Fiammetta Modena (FI), Gianluca Rossi (PD), Roberto Carpinelli (CI), Ada Girolamini (PSI) per chiedere loro la nomina del garante dei detenuti, figura prevista da una legge regionale e vergognosamente disattesa col bene placido di tutti, destra e sinistra. Dopo la tornata elettorale dello scorso aprile siamo ritornati sull’argomento con una conferenza stampa organizzata da noi, insieme alle associazioni di volontariato che lavorano nel carcere. Ci siamo appellati al Presidente del Consiglio regionale, pubblicamente più volte, come in occasione della visita al carcere di Capanne nell’ambito dell’iniziativa nazionale di Radicali italiani del 15 agosto e infine, poche settimane fa con la manifestazione davanti al palazzo sede del consiglio Regionale.


            Sempre in gennaio, assieme alla associazione radicale di Terni (Francesco Pullia), l’associazione Luca Coscioni (Tommaso Ciacca) e il sottoscritto abbiamo organizzato una conferenza stampa a Terni presso l’abitazione di Giuseppe Pulcini, un ex operaio malato di sla per chiedere il comunicatore vocale che per “malaburocrazia” la famiglia Pulcini non riusciva ad avere. Anche grazie alla nostra denuncia dopo tre mesi l’apparecchiatura è stata consegnata e Giuseppe ha potuto riprendere a parlare.


            Il 2008 è stato anche l’anno delle olimpiadi di Pechino. Da un’idea di Francesco Pullia, con grande dispendio di energie da parte di tutti noi, con il patrocinio del Comune di Assisi, insieme al Partito Radicale Nonviolento, l’ANCI, la partecipazione, con i gonfaloni, di molti comuni Umbri e non solo, delle associazioni radicali, dei sindacati, si è dato vita a una grande giornata di mobilitazione e di denuncia, ad Assisi, in favore del popolo tibetano, in occasione e in concomitanza all’inizio dei giochi olimpici: l’8 agosto.


            Tutto il periodo che ha preceduto l’8 agosto è stato per me molto difficile, denso di tensioni e di ansie. Ma oggi, col senno del poi,  posso affermare che quel periodo mi ha insegnato tanto. Ho capito, perché le ho vissute, le tante incongruenze che, ahimè, albergano in noi radicali.


Se da una parte alcuni di noi cercavano di allargare il più possibile, la partecipazione alla manifestazione e vi assicuro che non è così facile come può sembrare perché i pregiudizi nei nostri confronti sono sempre dietro l’angolo, dall’altra vi erano compagni che tendevano a ridimensionare la partecipazione, tutti concentrati nel difendere la paternità “radicale”.


Io credo che lottare per la pace, per la democrazia, per il dialogo non debba essere prerogativa solo di alcuni, non può sottostare a regole legate al protagonismo o a pregiudizi. Io vivo questa avventura, consapevole dei miei limiti e allo stesso tempo consapevole anche che come radicali siamo una risorsa importante per la società intera e ben venga chiunque voglia condividere insieme le nostre idee.


            Sul fronte della “Petizione per la trasparenza, per l’anagrafe pubblica degli eletti” mi piace in questa sede affermare che Perugia è tra le prime città  italiane ad aver depositato le firme. L’iniziativa ha messo però a nudo le nostre difficoltà a reperire compagni disponibili a fare tavoli ed a impegnarsi. Siamo pochi, questa è la verità e per il nuovo anno credo sarà assolutamente necessario pensare a delle strategie per trovare nuovi iscritti con l’intento anche di portare nuove iscrizioni ai vari soggetti della “galassia radicale”. Dalla discussione di quest’oggi, mi aspetto delle proposte.


            L’anno appena trascorso ci ha visto anche protagonisti di incontri con altri partiti, dialoghi legati alle elezioni amministrative oramai prossime. Innanzitutto, i socialisti, che ci hanno proposto di entrare nella loro lista. Durante l’anno ci hanno invitato a partecipare a varie loro iniziative, ultima la “conferenza delle idee” presso la sala dei Notari che ha visto la partecipazione di più di 500 persone e dove Tommaso è potuto intervenire sul tema centrale di quest’anno di Radicali italiani: la trasparenza nelle pubbliche amministrazioni. In quella occasione abbiamo potuto raccogliere circa 50 firme per la petizione sull’anagrafe pubblica degli eletti depositata proprio un mese fa. Oltre a questo, però, il gruppo socialista non si è dimostrato molto sensibile, specificatamente nei fatti, alla battaglia radicale, anzi, dopo notevoli nostri richiami ha solo presentato un ordine del giorno in Comune sul tema dell’anagrafe pubblica assolutamente blando, inconsistente e depauperato delle parti più importanti e pregnanti della petizione. Il 20 settembre, partecipando alla conferenza stampa radicale in contemporanea in tutto il territorio nazionale, avevano dichiarato ben altro intendimento.


            Altri colloqui li abbiamo avuti con l’Italia dei valori, con l’offerta anche da parte loro di un posto in lista e con Sinistra Democratica che ci ha proposto di dare vita insieme a loro a una lista civica in appoggio al candidato a sindaco della coalizione di centro sinistra. 


Il tema delle elezioni è stato anche valutato durante alcune nostre riunioni, grazie anche all’apporto del tesoriere Amato De Paulis.


            In questa sede, voglio ribadire un concetto che ho già espresso anche in occasione delle riunioni a Roma con la dirigenza radicale e i rappresentanti delle associazioni radicali italiane. Trovo semplicemente e gravemente assurdo e politicamente errato da parte di Radicali Italiani, snobbare sistematicamente le elezioni amministrative. E’ un appuntamento che è sempre stato valutato di secondo piano, poco importante. Eppure, di associazioni radicali ce ne sono, sparse sul territorio, queste rappresentano una ricchezza che andrebbe “sfruttata” in maniera più intelligente.


Cosa fare dunque alle prossime elezioni amministrative? Pongo all’assemblea congressuale il quesito e mi attendo una discussione ed una possibile risposta.


Mi permetto di dare qualche input.


Siamo consapevoli, in una regione “rossa” come l’Umbria, di essere forza politica unica, con idee chiare per quanto riguarda per esempio la trasparenza, (quanto è importante la trasparenza in una società in cui i cittadini tendono sempre più ad allontanarsi dalla politica e dal senso civico della polis, ci avevate mai pensato?); la difesa dei diritti civili; la difesa della laicità delle istituzioni; unici ad avere una risposta certa (l’antiproibizionismo) al triste primato che abbiamo come regione col più alto numero di morti per droga; unici nel denunciare da anni le mancate nomine del difensore civico da parte delle istituzioni; unici del denunciare le commistioni tra affari e politica in una regione “rossa” da ormai troppo tempo dove i politici come piovre hanno mani tentacolari che arrivano dappertutto, concentrati solo a replicare se stessi ad ogni tornata elettorale non con le idee, ma con il basso clientelismo.


Insistiamo in una regione ove l’insalubrità dell’aria per esempio nella conca ternana uccide silenziosamente ignari cittadini tenuti all’oscuro, con buona pace di tutti. Viviamo in una regione dove neppure lo scandalo “appaltopoli” fa tremare la poltrona del Presidente della Provincia; viviamo in una città dove l’amministrazione fa finta di niente di fronte a un Minimetrò costato milioni di euro, che continua a costare 25.000 euro al giorno tra manutenzione e personale, che non ha risolto, né migliorato il traffico cittadino e tantomeno i problemi legati allo smog; un’amministrazione che ignora con arroganza politica che il rumore continuo sta rendendo la vita un inferno per coloro che hanno la sfortuna di avere le abitazioni in prossimità delle rotaie.


            Ho altre domande da porre come discussione a questa assemblea che esigono delle risposte certe doverose ed  univoche. Siamo un movimento o un partito?  I pregiudizi che gli altri hanno su di noi, ma che anche noi abbiamo sugli altri, possono essere superati? Col dialogo? Oppure vogliamo rimanere nel nostro splendido, ma sterile, isolamento per “non sporcarci”?


            Chiudo qui, consapevole di non essere riuscito a dire tutto. Concludo con un elenco delle principali attività svolte:


Gennaio 2008: conferenza stampa presso Giuseppe Pulcini;


12 febbraio: comunicato stampa su colloqui con Tippolotti;


19 marzo: Invio lettera a assessore regionale Rosi per richiesta aggiornamento “Nomenclatore tariffario”;


19 marzo: invio lettera al sindaco Locchi per bandiera sul pennone e adesione alla associazione enti locali per il Tibet;


2 aprile: dibattitoin regione con Lettere Riformiste, Gruppo PD, Associazioni radicali umbre, sinistra giovanile su “Tibet, un popolo da salvare”;


17 giugno: Conferenza stampa su difensore civico e garante detenuti;



7 luglio: a Spoleto con Pannella e i dirigenti radicali per il compleanno del Dalai Lama;


8 Agosto: Manifestazione pro Tibet ad Assisi;


15 agosto: visita con Maria Antonietta Farina Coscioni al carcere di Capanne e conferenza stampa;


26 agosto: conferenza stampa con D. Poretti contro la proposta Giovanardi del test prima della patente;


1 settembre: verbale di assunzione di informazioni a favore degli avvocati familiari Bianzino su mia visita al carcere di Capanne e cella Bianzino;


7 settembre: comunicato stampa di Andrea maori su dibattito elezioni amministrative;


10 settembre: comunicato stampa su dibattito elezioni amministrative;


7 ottobre: comunicato stampa su sciopero della fame di Pannella su mancata elezione Presidente vigilanza RAI;


13 ottobre: conferenza stampa su caso Bianzino con Fonzo e presentazione petizione al parlamento europeo;


23 ottobre: conferenza stampa con Mellano e Mina Welbi su presentazione congresso R.I.;


3 novembre: Lettera a assessore Cerchicchi per richiesta contributo pubblicazione atti convegno Capitini con N.Duili;


5 novembre: Lettera aperta a Tippolotti su mancata nomina garante;


9 novembre: Comunicato stampa su l’ora di religione e la scelta degli studenti;


12 novembre: manifestazione davanti Consiglio regionale su Difensore civico e Garante detenuti;


17 dicembre: Deposito firme petizione su anagrafe degli eletti;


Con cadenza in media mensile, riunioni di segreteria e assemblee generali.


Pierfrancesco Pellegrino.

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