venerdì 11 luglio 2008

Ciacca: commento alla sentenza sul caso di Eluana Englaro

Da l'Unione sarda.it

Tommaso Ciacca

Il racconto dell'anestesista di Nuvoli
Non ci sono rischi di sofferenza per Eluana Englaro in caso di sospensione dell'alimentazione forzata secondo Tommaso Ciacca, anestesista e rianimatore umbro che fa parte della direzione dell'associazione Luca Coscioni. Il medico, che ha seguito la vicenda di Giovanni Nuvoli, definisce "più che giusta" la decisione dei giudici di Milano. "Eluana - dice Ciacca parlando con l'ANSA - è in coma vegetativo permanente ormai da anni e non può provare alcuna sofferenza o psichica. Non è infatti in grado di reagire agli stimoli qualsiasi essi siano". Una condizione diversa da quella di Nuvoli che aveva chiesto di interrompere la ventilazione artificiale pur essendo cosciente. "In quel caso serviva sedarlo - ha spiegato Ciacca che venne fermato dai carabinieri prima che staccasse il respiratore - mentre per la Englaro non serve". Secondo l'esponente dell'associazione Luca Coscioni, la decisione dei giudici di Milano di autorizzare la sospensione dell'alimentazione per Eluana "è più che giusta perché coglie l'essenza della persona che è tale perchè esprime una volontà". "In questo caso come in altri però - ha concluso Ciacca - la giustizia ha dovuto sopperire a un assenza politica e legislativa sulla questione del testamento biologico".

1 commento:

  1. elisabetta14/07/08, 16:16

    Scusate, sarò vecchio stampo, ma leggere un post che inneggia alla vita della coscienza, in cui la parola coscienza è scritta senza la "i", mi fa dubitare della persona che scrive, della sua capacità di approfondimento dei problemi, e alla fine anche della sua personale opinione. Spero che almeno abbia coscienza della differenza tra opinione e verità, e ammetta che quella di Avvenire (nonostante sia presentata come posizione superiore sul piano dei valori) resti una opinione fra le altre. Tra l'altro, finché Eluana era cosciente, aveva esaminato la possibilità di doversi trovare a scegliere tra vita vegetativa e morte, optando per la seconda. E mi sembra che la sua PERSONALE opinione sul suo corpo e sulla sua vita sia già stata calpestata abbastanza.

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