Dopo che umbria24.it ha pubblicato un servizio sul viaggio a Perugia con tanto di auto blu, nel festisissimo 6 gennaio, dell'assessore regionale del Lazio Teodoro Buontempo per incontrare il consigliere regionale umbro Rocco Valentino, i consiglieri radicali presso la regione Lazio Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita hanno presentato in consiglio regionale una serie di documenti e diffuso questo comunicato. l.c. e a.m.
RADICALI, AUTOBLU: BASTA SPRECHI E PRIVILEGI A CARICO DEI CITTADINI
Con l’ultimo bilancio approvato a ridosso delle festività natalizie, la maggioranza di centro destra, della Giunta Polverini, ha addossato sui cittadini nuovi oneri e meno servizi, salvaguardando per pochi privilegiati benfit ingiustificabili dai vitalizi agli assessori non eletti, alla salvaguardia delle auto blu per una miriade di politici e manager pubblici.
Il nostro emendamento, che pure lasciava a tutti i membri della Giunta regionale e al Presidente del Consiglio regionale l’auto di servizio eliminando però tale “servizio aggiuntivo” per tutti gli altri politici e dirigenti pubblici, ha trovato il fermo parere contrario della Giunta Polverini.
Oggi con l’articolo/inchiesta di Luca Cianca e Francesca Mannocchi pubblicato su www.corriere.it pare emergere, per l’ennesima volta, un uso improprio di quelli che dovrebbero essere strumenti di servizio.
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lunedì 9 gennaio 2012
venerdì 30 dicembre 2011
Terni, il consiglio d'istituto della "Leonardo da Vinci" proibisce agli studenti di scegliere la propria capigliatura. Comunicato dell'Associazione radicale "Ernesto Rossi"
Un pesce d'aprile alla Leonardo da Vinci?
L'abito fa il monaco? A quanto pare sembra proprio di sì, a giudicare almeno dalle incredibili decisioni adottate dal consiglio d'istituto della “Leonardo da Vinci” che proibisce agli studenti della scuola di scegliere la propria capigliatura. Abbiamo, infatti, appreso che un emendamento al regolamento d'istituto vieterebbe ai ragazzi di entrare in aula con capelli colorati, rasati, a cresta oppure con “le treccine rasta”. Non sappiamo se tale orientamento si estenda anche al corpo docente, in particolare a quelle insegnanti che, per libera scelta estetica, si acconciano con tinte piuttosto vivaci. In effetti, gli alunni corrono il rischio di distrarsi, con grave danno al normale espletamento delle funzioni didattiche... Bando alle ironie, riteniamo inconcepibile che in pieno terzo millennio si pretenda di educare i giovani a seguire l'imposizione di ridicoli formalismi senza preoccuparsi, invece, di esortarli a sviluppare responsabilmente la propria individualità e creatività. Considerato che diversi genitori della stessa scuola hanno proposto l'adozione, come nel triste ventennio, di una divisa per tutti, ci chiediamo quando verremo a sapere anche dell'imposizione del burkha per le studentesse... E' come se improvvisamente fossimo tornati indietro di oltre quarant'anni, ai tempi in cui, nel '68, venivano stigmatizzati i “capelloni” e il loro abbigliamento. Ci auguriamo che alla “Leonardo da Vinci” abbiano sbagliato a leggere il calendario confondendo le festività natalizie con il primo d'aprile...
Associazione radicale “Ernesto Rossi” - Terni
Francesco Pullia, Marcello Ricci, Domenico Cialfi, Massimiliano Bardani
L'abito fa il monaco? A quanto pare sembra proprio di sì, a giudicare almeno dalle incredibili decisioni adottate dal consiglio d'istituto della “Leonardo da Vinci” che proibisce agli studenti della scuola di scegliere la propria capigliatura. Abbiamo, infatti, appreso che un emendamento al regolamento d'istituto vieterebbe ai ragazzi di entrare in aula con capelli colorati, rasati, a cresta oppure con “le treccine rasta”. Non sappiamo se tale orientamento si estenda anche al corpo docente, in particolare a quelle insegnanti che, per libera scelta estetica, si acconciano con tinte piuttosto vivaci. In effetti, gli alunni corrono il rischio di distrarsi, con grave danno al normale espletamento delle funzioni didattiche... Bando alle ironie, riteniamo inconcepibile che in pieno terzo millennio si pretenda di educare i giovani a seguire l'imposizione di ridicoli formalismi senza preoccuparsi, invece, di esortarli a sviluppare responsabilmente la propria individualità e creatività. Considerato che diversi genitori della stessa scuola hanno proposto l'adozione, come nel triste ventennio, di una divisa per tutti, ci chiediamo quando verremo a sapere anche dell'imposizione del burkha per le studentesse... E' come se improvvisamente fossimo tornati indietro di oltre quarant'anni, ai tempi in cui, nel '68, venivano stigmatizzati i “capelloni” e il loro abbigliamento. Ci auguriamo che alla “Leonardo da Vinci” abbiano sbagliato a leggere il calendario confondendo le festività natalizie con il primo d'aprile...
Associazione radicale “Ernesto Rossi” - Terni
Francesco Pullia, Marcello Ricci, Domenico Cialfi, Massimiliano Bardani
giovedì 15 dicembre 2011
“Classi pollaio” in Umbria: dopo la segnalazione di alcuni casi, interrogazione a risposta scritta della senatrice radicale Donatella Poretti
Dichiarazione di Donatella Poretti, senatrice radicale e di Andrea Maori, segreteria di radicaliperugia
A seguito di alcune segnalazioni, è stata depositata un’interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministro della Istruzione, Università, Ricerca scientifica e al Ministro dell’Interno e della Protezione Civile. Nell’interrogazione si segnala che in Umbria quest’anno sono state istituite numerose prime classi di 40 studenti, in particolare negli istituti tecnici agrari Augusto Ciuffelli, Patrizi-Baldelli, Valnerina: una situazione aggravata anche dal fatto che in tali istituti tecnici agrari le aule sono state progettate e costruite nella previsione di 30 studenti ognuna e quindi 40 studenti non entrano fisicamente seduti in aule costruite per 30. Non solo: anche i corridoi e le vie di fuga, in caso di terremoto od incendio, sono state progettate e costruite per classi di 30 studenti e non di 40.
A seguito di alcune segnalazioni, è stata depositata un’interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministro della Istruzione, Università, Ricerca scientifica e al Ministro dell’Interno e della Protezione Civile. Nell’interrogazione si segnala che in Umbria quest’anno sono state istituite numerose prime classi di 40 studenti, in particolare negli istituti tecnici agrari Augusto Ciuffelli, Patrizi-Baldelli, Valnerina: una situazione aggravata anche dal fatto che in tali istituti tecnici agrari le aule sono state progettate e costruite nella previsione di 30 studenti ognuna e quindi 40 studenti non entrano fisicamente seduti in aule costruite per 30. Non solo: anche i corridoi e le vie di fuga, in caso di terremoto od incendio, sono state progettate e costruite per classi di 30 studenti e non di 40.
martedì 6 dicembre 2011
Umbria, Villaggio Santa Caterina: soldi pubblici per gli investimenti della Diocesi Perugia- Città della Pieve.Assessore Vinti, la struttura Santa Caterina gode o no dei necessari permessi e delle relative autorizzazioni?
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario Nazionale di Radicali Italiani e Liliana Chiaramello, Segretaria Radicali Perugia
Veniamo a conoscenza del progetto, presentato ieri a Perugia, sul nuovo complesso della fondazione Santa Caterina che verrà realizzato nella frazione di Parlesca e per il quale la Regione Umbria ha stanziato 700 mila euro, mentre 800 mila sono stati devoluti da Cassa di Risparmio di Perugia e singoli volontari. Apprendiamo con piacere che tale iniziativa prevede la realizzazione di 14 minialloggi in legno da dare in locazione a ultra sessantacinquenni autosufficienti. Dall’Assessore regionale Stefano Vinti, però, vorremmo sapere se è vero che, come risulta dalle testimonianze pervenuteci e in virtù delle quali abbiamo presentato un esposto un mese fa presso la Procura di Perugia, la struttura di Parlesca, gestita dalla Caritas per conto dell' Arcidiocesi di Perugia- Città della Pieve, già eserciti da anni attività di accoglienza e sostengo per anziani in assenza delle necessarie convenzioni e autorizzazioni regionali nonché in violazione delle norme urbanistiche. Peraltro, l’apparentemente meritorio stanziamento della Regione ci risulta decisione assai singolare se si considera che, notizia di oggi, sono stati presentati e approvati all'unanimità due emendamenti della Giunta Regionale che aumentano l'imposta regionale sulla benzina per un gettito stimato in 8 milioni di euro destinati alla ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto del '97. Ricostruzioni finora non effettuate per..."mancanza di soldi"! La domanda sorge spontanea: perché per la ricostruzione in suddetti territori sino a oggi non c’erano i soldi, mentre per le strutture privati della Diocesi i soldi pubblici si trovano sempre, andando a potenziare il suo già vasto patrimonio immobiliare?
Veniamo a conoscenza del progetto, presentato ieri a Perugia, sul nuovo complesso della fondazione Santa Caterina che verrà realizzato nella frazione di Parlesca e per il quale la Regione Umbria ha stanziato 700 mila euro, mentre 800 mila sono stati devoluti da Cassa di Risparmio di Perugia e singoli volontari. Apprendiamo con piacere che tale iniziativa prevede la realizzazione di 14 minialloggi in legno da dare in locazione a ultra sessantacinquenni autosufficienti. Dall’Assessore regionale Stefano Vinti, però, vorremmo sapere se è vero che, come risulta dalle testimonianze pervenuteci e in virtù delle quali abbiamo presentato un esposto un mese fa presso la Procura di Perugia, la struttura di Parlesca, gestita dalla Caritas per conto dell' Arcidiocesi di Perugia- Città della Pieve, già eserciti da anni attività di accoglienza e sostengo per anziani in assenza delle necessarie convenzioni e autorizzazioni regionali nonché in violazione delle norme urbanistiche. Peraltro, l’apparentemente meritorio stanziamento della Regione ci risulta decisione assai singolare se si considera che, notizia di oggi, sono stati presentati e approvati all'unanimità due emendamenti della Giunta Regionale che aumentano l'imposta regionale sulla benzina per un gettito stimato in 8 milioni di euro destinati alla ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto del '97. Ricostruzioni finora non effettuate per..."mancanza di soldi"! La domanda sorge spontanea: perché per la ricostruzione in suddetti territori sino a oggi non c’erano i soldi, mentre per le strutture privati della Diocesi i soldi pubblici si trovano sempre, andando a potenziare il suo già vasto patrimonio immobiliare?
mercoledì 30 novembre 2011
Senatrice Poretti su insegnamento storia dell’arte: impegno del Governo a ripristinarlo alle superiori
Dichiarazione di Donatella Poretti, senatrice radicale, in merito all'insegnamemto della storia dell'arte. L'inziativa prende spunto da un'interrogazione parlamentare presentata nei giorni scorsi sul caso della quasi soppressione della materia in molte scuole, fornendo dati specifici relativi alla situazione umbra.
Nell’occasione dell’approvazione del ddl “Valorizzazione del sistema dell’alta formazione e specializzazione artistica e musicale” con il senatore Perduca abbiamo presentato l’ordine del giorno G100, accolto come raccomandazione dal Governo per ripristinare l’insegnamento della storia dell’arte alle superiori. Rossi Doria, sottosegretario di Stato, per l’istruzione, l’università e la ricerca accettandolo nell’aula del Senato ha infatti concordato con noi sull’importanza della materia.
Abbiamo colto l’occasione di questo dibattito parlamentare per segnalare una problematica di cui è utile farsi carico. Sappiamo che al Ministero dell’istruzione c’è un tavolo tecnico che sta cercando di affrontare e risolvere l’argomento dell’educazione della materia della storia dell’arte nelle scuole superiori, in particolare negli istituti tecnici e professionali come quello per geometri o per il turismo. Ci sono delle scuole superiori che a causa della riforma Gelmini del 2010 non avranno l’insegnamento della storia dell’arte. Accade per gli istituti tecnici, ma accade anche per il ginnasio. L’anno scorso aveva coinvolto il primo anno, quest’anno il secondo, e via via continuerà negli anni successivi.
Nel 2002 l’allora ministro Moratti segnalò l’utilità d’insegnare la storia dell’arte addirittura alle elementari. È rivenuto fuori un dibattito quest’anno anche con l’ex ministro Galan, quando c’è stato lo scempio alla fontana del Moro a due passi da qui, in piazza Navona, per riportare la storia dell’arte nelle elementari. Io so, anche per esperienza personale, che i bambini addirittura ai nidi, all’asilo, alle elementari vengono portati nei musei, e questo approccio è molto importante per avvicinare i bambini al nostro patrimonio artistico e culturale. Solo proseguendolo poi anche alle superiori si potranno immaginare scelte di scuole di specializzazioni e di scelte per dei corsi di lauree in quella direzione.
Sulla materia avevamo gia’ presentato una interrogazione e ora vigileremo sull’ordine del giorno.
Ordine del Giorno n. G100 al DDL n. 1693
G100
PORETTI, PERDUCA
Nell’occasione dell’approvazione del ddl “Valorizzazione del sistema dell’alta formazione e specializzazione artistica e musicale” con il senatore Perduca abbiamo presentato l’ordine del giorno G100, accolto come raccomandazione dal Governo per ripristinare l’insegnamento della storia dell’arte alle superiori. Rossi Doria, sottosegretario di Stato, per l’istruzione, l’università e la ricerca accettandolo nell’aula del Senato ha infatti concordato con noi sull’importanza della materia.
Abbiamo colto l’occasione di questo dibattito parlamentare per segnalare una problematica di cui è utile farsi carico. Sappiamo che al Ministero dell’istruzione c’è un tavolo tecnico che sta cercando di affrontare e risolvere l’argomento dell’educazione della materia della storia dell’arte nelle scuole superiori, in particolare negli istituti tecnici e professionali come quello per geometri o per il turismo. Ci sono delle scuole superiori che a causa della riforma Gelmini del 2010 non avranno l’insegnamento della storia dell’arte. Accade per gli istituti tecnici, ma accade anche per il ginnasio. L’anno scorso aveva coinvolto il primo anno, quest’anno il secondo, e via via continuerà negli anni successivi.
Nel 2002 l’allora ministro Moratti segnalò l’utilità d’insegnare la storia dell’arte addirittura alle elementari. È rivenuto fuori un dibattito quest’anno anche con l’ex ministro Galan, quando c’è stato lo scempio alla fontana del Moro a due passi da qui, in piazza Navona, per riportare la storia dell’arte nelle elementari. Io so, anche per esperienza personale, che i bambini addirittura ai nidi, all’asilo, alle elementari vengono portati nei musei, e questo approccio è molto importante per avvicinare i bambini al nostro patrimonio artistico e culturale. Solo proseguendolo poi anche alle superiori si potranno immaginare scelte di scuole di specializzazioni e di scelte per dei corsi di lauree in quella direzione.
Sulla materia avevamo gia’ presentato una interrogazione e ora vigileremo sull’ordine del giorno.
Ordine del Giorno n. G100 al DDL n. 1693
G100
PORETTI, PERDUCA
martedì 22 novembre 2011
Scuola: sbagliato sopprimere l’insegnamento della storia dell’arte negli istituti professionali. Interrogazione parlamentare della senatrice radicale Donatella Poretti. Il caso Umbria
Dichiarazione della senatrice radicale Donatella Poretti e di Andrea Maori, segreteria dell’associazione radicaliperugia.
Con un’interrogazione parlamentare, rivolta al nuovo Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica, Francesco Profumo, la senatrice radicale Donatella Poretti (prima firmataria) ha chiesto di sapere di prendere in considerazione la possibilità di ripristinare l’insegnamento di storia dell’arte pressoché soppresso negli istituti professionali e drasticamente ridotto negli istituti tecnici e nei licei classici. Questa soppressione risulta particolarmente grave in quanto la disciplina presenta un’ elevata valenza formativa, per l’importanza che la conoscenza del patrimonio storico artistico riveste nella preparazione culturale della persona, nella sua educazione estetica e per l’acquisizione di una consapevole coscienza civile, come dimostrano i recenti interventi su media e stampa che hanno visto partecipi al dibattito numerosi intellettuali e associazioni( FAI, Italia Nostra, ANISA)
Da un calcolo fatto dagli stessi insegnanti in Umbria la situazione si presenta in questo modo:
Con un’interrogazione parlamentare, rivolta al nuovo Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica, Francesco Profumo, la senatrice radicale Donatella Poretti (prima firmataria) ha chiesto di sapere di prendere in considerazione la possibilità di ripristinare l’insegnamento di storia dell’arte pressoché soppresso negli istituti professionali e drasticamente ridotto negli istituti tecnici e nei licei classici. Questa soppressione risulta particolarmente grave in quanto la disciplina presenta un’ elevata valenza formativa, per l’importanza che la conoscenza del patrimonio storico artistico riveste nella preparazione culturale della persona, nella sua educazione estetica e per l’acquisizione di una consapevole coscienza civile, come dimostrano i recenti interventi su media e stampa che hanno visto partecipi al dibattito numerosi intellettuali e associazioni( FAI, Italia Nostra, ANISA)
Da un calcolo fatto dagli stessi insegnanti in Umbria la situazione si presenta in questo modo:
domenica 6 novembre 2011
Interrogazione della deputata radicale Zamparutti sulla tragica morte di Ryszard Lechowicz, operaio polacco morto in un sito di proprietà delle acciaierie Ast-ThyssenKrupp
La parlamentare radicale Elisabetta Zamparutti ha rivolto un'interrogazione al ministro del lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi, e al ministro degli interni, Roberto Maroni, sul caso di Ryszard Lechowicz, l'operaio di 37 anni, polacco, seppellito il 26 ottobre a Terni dalla materia argillosa che avrebbe dovuto scaricare nell'area di Villavalle, sito di proprietà delle acciaierie Ast-ThyssenKrupp. L'on. Zamparutti chiede, in particolare, di sapere se e quali iniziative si intendano promuovere per chiarire la dinamica dell'incidente e verificare se siano state rispettate tutte le norme a difesa della salute e della sicurezza sul lavoro a partire dal protocollo sulla sicurezza siglato nell'aprile 2010 alla prefettura di Terni con la Thyssen. La parlamentare radicale vuole anche sapere se siano al vaglio azioni, e nel caso quali, per una maggiore sicurezza di tutti i lavoratori della zona e, infine, se ci sia l'intenzione da parte del governo di costituirsi parte civile al processo.
venerdì 4 novembre 2011
Prete accusato di molestie: Staderini e Chiaramello (Radicali), commissione è una presa in giro per insabbiare, intervenga il Vaticano
IL vescovo Bassetti è sul banco degli imputati, non dei giudici
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario nazionale di Radicali Italiani, e Liliana Chiaramello, Segretaria di Radicali Perugia
La Commissione aperta dalla Diocesi di Perugia in merito alle inchieste delle Iene sui presunti abusi sessuali di un sacerdote è una vera presa in giro che non potrà che insabbiare. Come può il vescovo Bassetti organizzare una Commissione di indagine se è lui stesso ad essere oggetto di indagine? Nel primo video delle Iene, infatti, si sente monsignor Bassetti confessare di essere a conoscenza delle accuse e di non aver fatto praticamente nulla: non solo non sembra aver coinvolto la magistratura, ma non ha neanche voluto chiamare le vittime delle presunte molestie perché aspettava si facessero avanti da sole. Come è possibile che, anche questa volta, la Commissione pretenda che i molestati scrivano allegando la carta di identità nonostante le persone intervistate dalle Iene siano a volto scoperto e comunque note alla Curia? Ad essere sotto accusa, indipendentemente dalle responsabilità del sacerdote cui sono attribuite le molestie, debbono essere proprio il Vescovo Bassetti ed il suo predecessore Giuseppe Chiaretti. Quest’ultimo, poi, nel secondo video è accusato addirittura di aver fatto chiedere scusa alla vittima dal suo aguzzino. Se è vero che le direttive di Benedetto XVI impongono ai vescovi di collaborare con la giustizia, allora sono i vescovi Bassetti e Chiaretti che devono chiarire le loro condotte. Perchè il Vaticano non ha ancora aperto una sua indagine e cosa ne pensa il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede?
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario nazionale di Radicali Italiani, e Liliana Chiaramello, Segretaria di Radicali Perugia
La Commissione aperta dalla Diocesi di Perugia in merito alle inchieste delle Iene sui presunti abusi sessuali di un sacerdote è una vera presa in giro che non potrà che insabbiare. Come può il vescovo Bassetti organizzare una Commissione di indagine se è lui stesso ad essere oggetto di indagine? Nel primo video delle Iene, infatti, si sente monsignor Bassetti confessare di essere a conoscenza delle accuse e di non aver fatto praticamente nulla: non solo non sembra aver coinvolto la magistratura, ma non ha neanche voluto chiamare le vittime delle presunte molestie perché aspettava si facessero avanti da sole. Come è possibile che, anche questa volta, la Commissione pretenda che i molestati scrivano allegando la carta di identità nonostante le persone intervistate dalle Iene siano a volto scoperto e comunque note alla Curia? Ad essere sotto accusa, indipendentemente dalle responsabilità del sacerdote cui sono attribuite le molestie, debbono essere proprio il Vescovo Bassetti ed il suo predecessore Giuseppe Chiaretti. Quest’ultimo, poi, nel secondo video è accusato addirittura di aver fatto chiedere scusa alla vittima dal suo aguzzino. Se è vero che le direttive di Benedetto XVI impongono ai vescovi di collaborare con la giustizia, allora sono i vescovi Bassetti e Chiaretti che devono chiarire le loro condotte. Perchè il Vaticano non ha ancora aperto una sua indagine e cosa ne pensa il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede?
giovedì 3 novembre 2011
Presunti abusi di un religioso, seconda puntata: Vaticano 'ancora' non ha risposto ad accuse de Le Iene. La Presidente dell'Umbria 'ancora' deve dire se e come le strutture Caritas sono o meno legate alla ASL locale
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario Nazionale di Radicali Italiani e Liliana Chiaramello, Segretaria Radicali Perugia
Continua a essere sempre più inquietante il silenzio della Curia perugina, della Caritas umbra e dello stesso Vaticano nonostante il secondo servizio diffuso dalla trasmissione Le Iene, ieri sera 2 novembre. Nell’inchiesta televisiva si accusa il sacerdote, cui farebbero capo numerose strutture Caritas di recupero per tossicodipendenti, extracomunitari ed ex detenuti, di aver compiuto ripetute molestie sessuali, violenze psicologiche e intimidazioni su persone deboli e bisognose di aiuto. Dopo aver avuto modo di ascoltare grazie alla suddetta trasmissione le drammatiche testimonianze da parte dei diretti interessati, non hanno nulla da dire il Vescovo di Perugia, Gualtiero Bassetti, e il suo predecessore Giuseppe Chiaretti, che risulterebbero essere stati informati per tempo delle accuse, come risulta dalla precedente puntata andata in onda il 14 ottobre? Nulla da dire da parte del Vaticano rispetto alle condotte dei due Vescovi che, secondo le indicazioni di Benedetto XVI, dovrebbero vigilare e collaborare con la giurisdizione italiana? Troppe le domande ancora senza risposta e debole la risposta dello stesso sacerdote che intervistato dal giornalista si limita a dire di non ricordare nulla
Eppure, è vero o no che intorno a quelle comunità c’è stato un numero anomalo di suicidi negli ultimi anni? Dalla Presidente della Regione Umbria, invece, vorremmo sapere se le strutture della Caritas siano convenzionate con la ASL per le attività sociosanitarie, terapeutiche, assistenziali e riabilitative che sembrerebbero svolgere, se siano in regola con le autorizzazioni amministrative e se ricevano contributi pubblici. Occorre fare subito chiarezza circa un contesto che rimane seriamente opaco e preoccupante.
http://vimeo.com/31546239
Continua a essere sempre più inquietante il silenzio della Curia perugina, della Caritas umbra e dello stesso Vaticano nonostante il secondo servizio diffuso dalla trasmissione Le Iene, ieri sera 2 novembre. Nell’inchiesta televisiva si accusa il sacerdote, cui farebbero capo numerose strutture Caritas di recupero per tossicodipendenti, extracomunitari ed ex detenuti, di aver compiuto ripetute molestie sessuali, violenze psicologiche e intimidazioni su persone deboli e bisognose di aiuto. Dopo aver avuto modo di ascoltare grazie alla suddetta trasmissione le drammatiche testimonianze da parte dei diretti interessati, non hanno nulla da dire il Vescovo di Perugia, Gualtiero Bassetti, e il suo predecessore Giuseppe Chiaretti, che risulterebbero essere stati informati per tempo delle accuse, come risulta dalla precedente puntata andata in onda il 14 ottobre? Nulla da dire da parte del Vaticano rispetto alle condotte dei due Vescovi che, secondo le indicazioni di Benedetto XVI, dovrebbero vigilare e collaborare con la giurisdizione italiana? Troppe le domande ancora senza risposta e debole la risposta dello stesso sacerdote che intervistato dal giornalista si limita a dire di non ricordare nulla
Eppure, è vero o no che intorno a quelle comunità c’è stato un numero anomalo di suicidi negli ultimi anni? Dalla Presidente della Regione Umbria, invece, vorremmo sapere se le strutture della Caritas siano convenzionate con la ASL per le attività sociosanitarie, terapeutiche, assistenziali e riabilitative che sembrerebbero svolgere, se siano in regola con le autorizzazioni amministrative e se ricevano contributi pubblici. Occorre fare subito chiarezza circa un contesto che rimane seriamente opaco e preoccupante.
http://vimeo.com/31546239
giovedì 27 ottobre 2011
Dichiarazione dei Senatori Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti
Dichiarazione dei Senatori Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti:
"Il Pontificio consiglio per la giustizia e la pace ritiene che l'attuale crisi sia generata da "ideologie liberiste" sostenendo che il mondo sia stato spinto "in questa direzione estremamente problematica, anche per la pace, innanzitutto da un liberismo economico senza regole e senza controlli [...] una forma di 'apriorismo economico' che pretende di prendere dalla teoria le leggi di funzionamento del mercato e le cosiddette leggi dello sviluppo capitalistico esasperandone alcuni aspetti".
E pensare che a inchiodare il mondo alla croce del debito pubblico e dell'impunita' dei poteri forti e' proprio il contrario del liberismo che, lungi dall'essere 'apriorismo economico' e' un insieme di regole che vogliono affrontare i conflitti di interessi, limitare le posizioni dominanti e sanzionarne eventuali abusi sulla base di normative che pongano l'individuo, o come direbbero Oltretevere, la "persona umana" al centro della regolamentazione transnazionale.
Favorevoli come siamo all'amnistia per la Repubblica - e non solo - invochiamo il perdono per il Pontificio consiglio perche' manifestamente parla di cose che non conosce (nella migliore delle ipotesi), e perche' pratica da sempre il contrario di cio' che predica, allo stesso tempo ci permettiamo di anticipare alla Santa Sede un pacchetto di emendamenti al decreto sviluppo che, in virtu' di una visione liberale e liberista, aiutera' a togliera' molti dei privilegi, vedremo se anche quelli finanziari, che oggi consentono al Vaticano di non pagare mai dazio per la concorrenza sleale che puo' praticare contro piccole e medie imprese italiane nel settore turistico, ma di fare a reti unificate "buoniste" prediche di governo globale, magari fondato sui valori giudaico-cristiani.
"Il Pontificio consiglio per la giustizia e la pace ritiene che l'attuale crisi sia generata da "ideologie liberiste" sostenendo che il mondo sia stato spinto "in questa direzione estremamente problematica, anche per la pace, innanzitutto da un liberismo economico senza regole e senza controlli [...] una forma di 'apriorismo economico' che pretende di prendere dalla teoria le leggi di funzionamento del mercato e le cosiddette leggi dello sviluppo capitalistico esasperandone alcuni aspetti".
E pensare che a inchiodare il mondo alla croce del debito pubblico e dell'impunita' dei poteri forti e' proprio il contrario del liberismo che, lungi dall'essere 'apriorismo economico' e' un insieme di regole che vogliono affrontare i conflitti di interessi, limitare le posizioni dominanti e sanzionarne eventuali abusi sulla base di normative che pongano l'individuo, o come direbbero Oltretevere, la "persona umana" al centro della regolamentazione transnazionale.
Favorevoli come siamo all'amnistia per la Repubblica - e non solo - invochiamo il perdono per il Pontificio consiglio perche' manifestamente parla di cose che non conosce (nella migliore delle ipotesi), e perche' pratica da sempre il contrario di cio' che predica, allo stesso tempo ci permettiamo di anticipare alla Santa Sede un pacchetto di emendamenti al decreto sviluppo che, in virtu' di una visione liberale e liberista, aiutera' a togliera' molti dei privilegi, vedremo se anche quelli finanziari, che oggi consentono al Vaticano di non pagare mai dazio per la concorrenza sleale che puo' praticare contro piccole e medie imprese italiane nel settore turistico, ma di fare a reti unificate "buoniste" prediche di governo globale, magari fondato sui valori giudaico-cristiani.
venerdì 21 ottobre 2011
Associazione Radicale CertiDiritti sul comportamento discriminatorio della Asl di Terni che rifiuta le cure ormonali a transessuale detenuta
Giudice di sorveglianza ordina alla Asl il mantenimento gratuito della cura, mentre l'Asl fa ricorso. Esposti di Certidiritti alla Procura della Repubblica. Deputati Radicali presentano interrogazione parlamentare urgente a risposta scritta:
Roma, 21 ottobre 2011
Comunicato Stampa dell'Associazione Radicale Certi Diritti
Il comportamento della Asl di Terni che ha deciso di non dare assistenza terapeutica ad una transessuale detenuta nel carcere di Tern, è gravissimo. Ancora più grave sono le ragioni addotte dalla Asl, basate sull'ignoranza e il pregiudizio discriminatorio, per le quali è dovuto intervenire il Giudice di Sorveglianza che con un'ordinanza ha detto alla Asl di garantire la somministrazione gratuita degli ormoni.
Non soddisfatta la Asl ha annunciato un ricorso alla Corte di Cassazione perchè 'nessuna legge impone la somministrazione di ormoni agli uomini'.
La gravissima vicenda verrà segnalata alla Procura della Repubblica di Terni.
I deputati Radicali, prima firmataria Rita Bernardini, hanno oggi depositato una interrogazione parlamentare urgente sulla vicenda.
Garante dei detenuti in Umbria/Radicaliperugia: nell'ultima seduta ancora una fumata nera in consiglio regionale, per l'incapacità della maggioranza di gestire la seduta e i veti dell'opposizione
Dichiarazione di Liliana Chiaramello, Michele Guaitini ed Andrea Maori
Sono passati 5 anni da quando il Consiglio Regionale dell’Umbria ha approvato la legge n. 13 del 18/10/2006 che istituisce l’importante figura del “Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale”, meglio noto come garante dei detenuti. La legge prevedeva che il garante fosse nominato dal Consiglio stesso con maggioranza qualificata dei 2/3 entro 90 gg. dall’entrata in vigore.
Dopo 5 anni , in una seduta del Consiglio Regionale in cui è successo di tutto, il Garante non è stato ancora nominato per l’incapacità e l’immobilismo dell’attuale e del precedente Consiglio Regionale, in particolare per l'incapacità della maggioranza a gestire la seduta e i veti dell'opposizione..
Noi radicali abbiamo più volte sollecitato le istituzioni umbre, nazionali ed europee per porre fine a questa mancata nomina che è anche inosservanza della vigente legge.
venerdì 14 ottobre 2011
Caso Meredith Kercher: interrogazione dell'On. Maurizio Turco, parlamentare Radicale, sugli encomi assegnati alla squadra mobile di Perugia e alla polizia scientifica
Il 4 ottobre 2011 la corte d'assise d'Appello di Perugia ha assolto con formula piena Raffaele Sollecito e Amanda Knox dai reati a loro ascritti. Inizialmente tutto l'impianto accusatorio si basava su due elementi di carattere genetico: il Dna di Meredith sulla lama di un coltello trovato a casa di Sollecito, il Dna di Sollecito su un gancetto di reggiseno trovato sotto il corpo della vittima (inizialmente) e poi incredibilmente repertato 46 giorni in un posto diverso dal primo avvistamento e completamente modificato dalle varie perquisizioni effettuate dalla squadra mobile.
venerdì 7 ottobre 2011
Caso Meredith, Pannella: in migliaia dietro le sbarre come Amanda e Raffaele, "il sistema è troppo lento, i due ragazzi tutto sommato fortunati"
Da una nota di agenzia letta a Radio radicale.
Quattro anni dietro le sbarre da innocenti. Ma Amanda Knox e Raffaele Sollecito, ieri assolti dall'accusa di aver ucciso Meredith Kercher, "tutto sommato sono stati fortunati: la pressione internazionale e il fatto di provenire da due famiglie di un certo tipo hanno accorciato i tempi" di un sistema "lentissimo". Se non ci fossero stati questi due fattori in gioco, i due ex fidanzatini "avrebbero scontato 6-7 anni da innocenti". Almeno secondo il leader dei radicali Marco Pannella, che all'Adnkronos sottolinea come ci siano "migliaia di persone nelle loro condizioni, rinchiusi nei penitenziari per reati mai commessi".
Quattro anni dietro le sbarre da innocenti. Ma Amanda Knox e Raffaele Sollecito, ieri assolti dall'accusa di aver ucciso Meredith Kercher, "tutto sommato sono stati fortunati: la pressione internazionale e il fatto di provenire da due famiglie di un certo tipo hanno accorciato i tempi" di un sistema "lentissimo". Se non ci fossero stati questi due fattori in gioco, i due ex fidanzatini "avrebbero scontato 6-7 anni da innocenti". Almeno secondo il leader dei radicali Marco Pannella, che all'Adnkronos sottolinea come ci siano "migliaia di persone nelle loro condizioni, rinchiusi nei penitenziari per reati mai commessi".
martedì 27 settembre 2011
Chiaramello e Sterzi su caso Bianzino: domani terza udienza per omissione di soccorso e falsificazione di registro
Dichiarazione di Claudia Sterzi, Associazione radicale antiproibizionisti e di Liliana Chiaramello, Radicali Perugia
12 ottobre 2007: Aldo Bianzino, con la compagna, Roberta, vengono arrestati perchè nel loro terreno crescono delle piante di canapa; il 13, nel primo pomeriggio, il legale lo vede e ne testimonia la buona salute. Durante la notte tra il 13 e il 14 Aldo muore, in circostanze che ancora oggi non sono state chiarite, nel carcere Capanne di Perugia, un carcere recentemente entrato nella cronaca perchè, non essendo stato inserito nel decreto ministeriale del 2001, mai aggiornato, non è risultato fra gli assegnatari di nuovo personale; per il DAP il carcere Capanne non esiste. Già sul questo carcere la deputata radicale Rita bernardini ha presentato una interrogazione.
12 ottobre 2007: Aldo Bianzino, con la compagna, Roberta, vengono arrestati perchè nel loro terreno crescono delle piante di canapa; il 13, nel primo pomeriggio, il legale lo vede e ne testimonia la buona salute. Durante la notte tra il 13 e il 14 Aldo muore, in circostanze che ancora oggi non sono state chiarite, nel carcere Capanne di Perugia, un carcere recentemente entrato nella cronaca perchè, non essendo stato inserito nel decreto ministeriale del 2001, mai aggiornato, non è risultato fra gli assegnatari di nuovo personale; per il DAP il carcere Capanne non esiste. Già sul questo carcere la deputata radicale Rita bernardini ha presentato una interrogazione.
giovedì 22 settembre 2011
Chiaramello e Maori su Sanitopoli umbra: il pesce puzza dalla testa. Scelta direttori aziende saniterie deve essere meritocratica e non partitocratica
Il Consiglio dei Ministri ha impugnato, su proposta del ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione territoriale, Raffaele Fitto, e su parere dei ministeri competenti, cinque leggi regionali tra cui la legge n.6 del 2011 dell'Umbria sulla disciplina per l'attribuzione degli incarichi di struttura nelle Aziende sanitarie regionali.
Dichiarazione di:
Liliana Chiaramello, Segretaria Radicali Perugia
Andrea Maori, Tesoriere e membro della Segreteria Radicali Perugia.
La vicenda “Sanitopoli Umbria”, nella quale risultano indagati nomi eccellenti del Pd locale, ha svelato la verità che tutti conoscono ma che nessuno ammette: senza l'uscita dei partiti dalla Sanità, ogni riforma è velleitaria. Ci vuole un cambiamento radicale nel meccanismo di selezione dei direttori generali delle Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere, il vertice della piramide sanitaria.
E’ quanto puntualmente prevede la Proposta di legge n. 278, presentata alla Camera dalla deputata radicale/PD Maria Antonietta Farina Coscioni (che è stata, tra l’altro, candidata radicale alla carica di governatore dell’Umbria) nel lontano 2008: la selezione dei manager delle aziende sanitarie regionali deve essere affidata totalmente a una commissione costituita da cinque membri scelti fra i rappresentanti delle maggiori società di interesse nazionale nel campo del consulting manageriale, prese in considerazione in base alla media ponderata dei seguenti elementi: fatturato, numero delle sedi sul territorio, quantità del personale inquadrato e a progetto. La suddetta commissione stila una graduatoria in base alla quale sono assegnati i vari posti in palio, tenendo conto anche delle indicazioni dei candidati e delle valutazioni della commissione stessa. L'obiettivo è di avere a capo delle aziende sanitarie locali e ospedaliere manager senza vincoli di partito che assicurino comunque una gestione sanitaria coesa e con obiettivi univoci a livello regionale, lasciando la possibilità alla Giunta Regionale di: non confermare i direttori regionali alla scadenza del loro incarico; farli decadere in corso d’opera quando ricorrano gravi motivi oppure se la gestione presenta una situazione di grave disavanzo o anche in caso di violazione di leggi o del principio di buon andamento e di imparzialità dell’amministrazione. Per le sostituzioni si attingerebbe ad una graduatoria stilata dalla commissione di cui sopra.Sarebbe interessante, non solo per noi ma anche, riteniamo, per i cittadini umbri, se il Presidente della Giunta regionale, gli assessori e i consiglieri regionali si esprimessero sulla PDL “Coscioni”.
Perugia, 22 settembre 2011
Dichiarazione di:
Liliana Chiaramello, Segretaria Radicali Perugia
Andrea Maori, Tesoriere e membro della Segreteria Radicali Perugia.
La vicenda “Sanitopoli Umbria”, nella quale risultano indagati nomi eccellenti del Pd locale, ha svelato la verità che tutti conoscono ma che nessuno ammette: senza l'uscita dei partiti dalla Sanità, ogni riforma è velleitaria. Ci vuole un cambiamento radicale nel meccanismo di selezione dei direttori generali delle Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere, il vertice della piramide sanitaria.
E’ quanto puntualmente prevede la Proposta di legge n. 278, presentata alla Camera dalla deputata radicale/PD Maria Antonietta Farina Coscioni (che è stata, tra l’altro, candidata radicale alla carica di governatore dell’Umbria) nel lontano 2008: la selezione dei manager delle aziende sanitarie regionali deve essere affidata totalmente a una commissione costituita da cinque membri scelti fra i rappresentanti delle maggiori società di interesse nazionale nel campo del consulting manageriale, prese in considerazione in base alla media ponderata dei seguenti elementi: fatturato, numero delle sedi sul territorio, quantità del personale inquadrato e a progetto. La suddetta commissione stila una graduatoria in base alla quale sono assegnati i vari posti in palio, tenendo conto anche delle indicazioni dei candidati e delle valutazioni della commissione stessa. L'obiettivo è di avere a capo delle aziende sanitarie locali e ospedaliere manager senza vincoli di partito che assicurino comunque una gestione sanitaria coesa e con obiettivi univoci a livello regionale, lasciando la possibilità alla Giunta Regionale di: non confermare i direttori regionali alla scadenza del loro incarico; farli decadere in corso d’opera quando ricorrano gravi motivi oppure se la gestione presenta una situazione di grave disavanzo o anche in caso di violazione di leggi o del principio di buon andamento e di imparzialità dell’amministrazione. Per le sostituzioni si attingerebbe ad una graduatoria stilata dalla commissione di cui sopra.Sarebbe interessante, non solo per noi ma anche, riteniamo, per i cittadini umbri, se il Presidente della Giunta regionale, gli assessori e i consiglieri regionali si esprimessero sulla PDL “Coscioni”.
Perugia, 22 settembre 2011
mercoledì 21 settembre 2011
Marcia della Pace Perugia-Assisi: Marco Pannella con l'ERA all'incontro Mille giovani per la pace
Sabato 24 settembre a Bastia Umbra, alle ore 11.30, nel corso del "Meeting 1000 giovani per la pace", in occasione del cinquantenario della Marcia per la Pace Perugia-Assisi, si terrà la Lezione di Pace dal titolo "Lingua e potere" dell'Associazione Radicale "Esperanto" con l'intervento di Marco Pannella.
Il leader radicale, che dal 14 settembre ha ripreso lo sciopero della fame per l'amnistia, si rivolgerà ai giovani testimoniando con la sua presenza l'impegno per i diritti umani e la democrazia e l'incomparabile ruolo nell'affermazione pratica della nonviolenza in oltre cinquant'anni di attività politica e sociale.
Il seminario dell'Associazione verterà sul rapporto tra lingua e potere, ovvero sull'importanza dei diritti umani linguistici e dell'Esperanto nel processo di costruzione della pace nel mondo contro la guerra linguistica e la colonizzazione.
Il seminario dell'Associazione verterà sul rapporto tra lingua e potere, ovvero sull'importanza dei diritti umani linguistici e dell'Esperanto nel processo di costruzione della pace nel mondo contro la guerra linguistica e la colonizzazione.
sabato 17 settembre 2011
Marco Pannella parteciperà alla Lezione di pace “Lingua è Potere” promossa dall'Associazione Radicale Esperanto, il 24 settembre 2011 alle ore 11,30 a Bastia Umbra
Marco Pannella parteciperà alla Lezione di pace “Lingua è Potere” promossa dall'Associazione Radicale Esperanto, il 24 settembre 2011 alle ore 11,30 a Bastia Umbra, Umbria Fiere, Piazza Moncada, durante l’incontro dei “1000 giovani per la pace” in occasione del cinquantenario della Marcia Perugia-Assisi.
Per l’occasione verrà anche presentato il libro di Lukács, appena edito in italiano dall’ERA, “Gli aspetti economici della disuguaglianza linguistica”. Sabato 24 settembre 2011, ore 11,30-13
“Il potere di dominare la lingua di un popolo offre guadagni di gran lunga superiori che non il togliergli province e territori o schiacciarli con lo sfruttamento. Gli imperi del futuro sono quelli della mente.
Winston Churchill, 1943
L’incontro Lingua e Potere prevede due fasi:
- motivazioni e dati della guerra delle lingue e dell’imperialismo linguistico
- lezione di Esperanto attraverso le 198 tecniche della nonviolenza di Gene Sharp tradotte nella lingua della nonviolenza.Articolazione dell’incontro con l’ausilio di mezzi audiovisuali prevede:
Per l’occasione verrà anche presentato il libro di Lukács, appena edito in italiano dall’ERA, “Gli aspetti economici della disuguaglianza linguistica”. Sabato 24 settembre 2011, ore 11,30-13
“Il potere di dominare la lingua di un popolo offre guadagni di gran lunga superiori che non il togliergli province e territori o schiacciarli con lo sfruttamento. Gli imperi del futuro sono quelli della mente.
Winston Churchill, 1943
L’incontro Lingua e Potere prevede due fasi:
- motivazioni e dati della guerra delle lingue e dell’imperialismo linguistico
- lezione di Esperanto attraverso le 198 tecniche della nonviolenza di Gene Sharp tradotte nella lingua della nonviolenza.Articolazione dell’incontro con l’ausilio di mezzi audiovisuali prevede:
mercoledì 14 settembre 2011
Chiaramello e Maori su Sanitopoli umbra: la rimozione dei dirigenti dell'Asl 3 è un capro espiatorio di un sistema partitocratico marcio. Il nostro ricorso contro l'infame legge elettorale regionale fermo da un anno al Tar dell'Umbria
Dichiarazione di: Liliana Chiaramello, segretaria radicaliperugia.org e Andrea Maori, segreteria radicaliperugia.org
La sanitopoli umbra, che sta emergendo ogni giorno di più nella sua intensa gravità, è l’ulteriore dimostrazione della degenerazione del sistema “democratico” umbro, consistente in un'alterazione del ruolo dei partiti, in particolare di quelli che senza soluzione di continuità – se non nel cambio, evidentemente solo nominale – gestiscono la cosa pubblica da più di mezzo secolo. Da espressione della volontà dei gruppi sociali, questi partiti sono diventati strumenti di mero consenso, sottratti a ogni controllo democratico nell’occupazione illegale delle istituzioni pubbliche, con scopi completamente diversi dalle finalità per le quali si presentato di fronte agli elettori. E' un sistema consolidato: al di là delle responsabilità penali , quello che conta è che il consenso in sede locale si ottiene sempre di più con la logica delle raccomandazioni e del partito che si trasforma in collettore di clientele. La rimozione della dirigente dell’Asl 3 – sicuramente una delle maggiori responsabili – è il capro espiatorio di un sistema che va abbattuto.
La sanitopoli umbra, che sta emergendo ogni giorno di più nella sua intensa gravità, è l’ulteriore dimostrazione della degenerazione del sistema “democratico” umbro, consistente in un'alterazione del ruolo dei partiti, in particolare di quelli che senza soluzione di continuità – se non nel cambio, evidentemente solo nominale – gestiscono la cosa pubblica da più di mezzo secolo. Da espressione della volontà dei gruppi sociali, questi partiti sono diventati strumenti di mero consenso, sottratti a ogni controllo democratico nell’occupazione illegale delle istituzioni pubbliche, con scopi completamente diversi dalle finalità per le quali si presentato di fronte agli elettori. E' un sistema consolidato: al di là delle responsabilità penali , quello che conta è che il consenso in sede locale si ottiene sempre di più con la logica delle raccomandazioni e del partito che si trasforma in collettore di clientele. La rimozione della dirigente dell’Asl 3 – sicuramente una delle maggiori responsabili – è il capro espiatorio di un sistema che va abbattuto.
sabato 10 settembre 2011
Marcia Perugia-Assisi: il 24 settembre 2011, seminario dell'Associazione Radicale Esperanto.
[caption id="attachment_1623" align="alignleft" width="150" caption="Manifesto di convocazione della marcia in esperanto"][/caption]
Lezioni di pace: Lingua e Potere
A cura dell'Associazione Radicale Esperanto all'incontro "Mille giovani per la pace".
Umbria Fiere, Piazza Moncada, Bastia Umbra (Perugia)
Sabato 24 settembre 2011, ore 11,30-13
"Il potere di dominare la lingua di un popolo offre guadagni di gran lunga superiori che non il togliergli province e territori o schiacciarli con lo sfruttamento. Gli imperi del futuro sono quelli della mente.
Winston Churchill, 1943
L'incontro Lingua e Potere prevede due fasi:
- motivazioni e dati della guerra delle lingue e dell'imperialismo linguistico
- lezione di Esperanto attraverso le 198 tecniche della nonviolenza di Gene Sharp tradotte nella lingua della nonviolenza.
Lezioni di pace: Lingua e Potere
A cura dell'Associazione Radicale Esperanto all'incontro "Mille giovani per la pace".
Umbria Fiere, Piazza Moncada, Bastia Umbra (Perugia)
Sabato 24 settembre 2011, ore 11,30-13
"Il potere di dominare la lingua di un popolo offre guadagni di gran lunga superiori che non il togliergli province e territori o schiacciarli con lo sfruttamento. Gli imperi del futuro sono quelli della mente.
Winston Churchill, 1943
L'incontro Lingua e Potere prevede due fasi:
- motivazioni e dati della guerra delle lingue e dell'imperialismo linguistico
- lezione di Esperanto attraverso le 198 tecniche della nonviolenza di Gene Sharp tradotte nella lingua della nonviolenza.
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