martedì 30 settembre 2014

Sintesi della manifestazione di fronte il consiglio regionale dell'Umbria

Si è svolta oggi di fronte il consiglio regionale dell’Umbria il preannunciato presidio promosso da radicaliperugia “legge elettorale subito”.

La manifestazione che ha avuto l’adesione di Scelta civica Umbria, Sinistra anticapitalista e Alternativa riformista Umbria è stata l’occasione per denunciare il grave vulnus alla democrazia che il consiglio regionale sta offrendo ai cittadini della regione a pochi mesi dalle elezioni regionali.
Ecco quanto hanno dichiarato Andrea Maori e Michele Guaitini, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicaliperugia con un comunicato-volantino distribuito durante la manifestazione.
«Secondo indicazioni dell'U.E. non si possono modificare le leggi elettorali nell'ultimo anno di legislatura per non creare disparità di trattamento e discriminazioni con le minoranze non rappresentate.
 La Regione dell'Umbria DEVE modificare la legge elettorale a seguito di modifiche intervenute a livello nazionale oltre 3 anni fa, ma ancora, a meno di SEI MESI dalle elezioni regionali, non è stata presentata alcuna proposta di legge.
 Chi volesse presentare una lista alle prossime elezioni non può cominciare la raccolta delle firme poiché verrebbero invalidate una volta approvata la nuova legge elettorale.
 Nel 2010 il precedente consiglio regionale fece la porcata delle porcate:
Legge elettorale approvata a meno di 3 mesi dalle elezioni, lasciando appena 35 giorni di tempo per raccogliere le firme
Aumento del numero di firme da raccogliere (+25%)
Esenzione dalla raccolta di firme per i partiti già presenti in consiglio
 5 anni dopo, per evitare un ignobile bis, chiediamo:
Approvazione della legge elettorale in tempi strettissimi (non oltre il mese di ottobre)
Riduzione significativa del numero delle firme da raccogliere per la prossima tornata elettorale e con modalità più snelle e semplificate
Parità di trattamento: o esenzione per tutti o per nessuno

domenica 28 settembre 2014

"Legge elettorale: democrazia subito!" il testo del volantino di radicaliperugia per l'iniziativa del 30 settembre di fronte il Consiglio regionale dell'Umbria

LEGGE ELETTORALE: DEMOCRAZIA SUBITO!

Secondo indicazioni dell'U.E. non si possono modificare le leggi elettorali nell'ultimo anno di legislatura per non creare disparità di trattamento e discriminazioni con le minoranze non rappresentate.

La Regione dell'Umbria DEVE modificare la legge elettorale a seguito di modifiche intervenute a livello nazionale oltre 3 anni fa, ma ancora, a meno di SEI MESI dalle elezioni regionali, non è stata presentata alcuna proposta di legge.

Chi volesse presentare una lista alle prossime elezioni non può cominciare la raccolta delle firme poiché verrebbero invalidate una volta approvata la nuova legge elettorale.

Nel 2010 il precedente consiglio regionale fece la porcata delle porcate:
- Legge elettorale approvata a meno di 3 mesi dalle elezioni, lasciando appena 35 giorni di tempo per raccogliere le firme
- Aumento del numero di firme da raccogliere (+25%)
- Esenzione dalla raccolta di firme per i partiti già presenti in consiglio

5 anni dopo, per evitare un ignobile bis, chiediamo:
- Approvazione della legge elettorale in tempi strettissimi (non oltre il mese di ottobre)
- Riduzione significativa del numero delle firme da raccogliere per la prossima tornata elettorale e con modalità più snelle e semplificate
- Parità di trattamento: o esenzione per tutti o per nessuno


Associazione “radicaliperugia.org” – Stampato in proprio – Strada eugubina 80 Perugia, 29 settembre 2014

Adesione di Alternativa riformista umbra, Scelta civica Umbria e Sinistra anticapitalista aderiscono alla manifestazione "Legge elettorale demecratica subito!" del 30 settembre, di fronte il consiglio regionale dell'Umbria


Alternativa Riformista Umbra, Scelta Civica Umbria e Sinistra Anticapitalista hanno finora aderito alla manifestazione-presidio "Legge elettorale: democrazia subito"! promossa da radicaliperugia.org adel 30 settembre di fronte al consiglio regionale. L'iniziativa parte da alcune valutazioni: secondo indicazioni dell'U.E. non si possono modificare leggi elettorali nell'ultimo anno di legislatura per non creare disparità di trattamento e discriminazioni con le minoranze non rappresentate. La Regione dell'Umbria DEVE modificare la legge elettorale a seguito di modifiche intervenute a livello nazionale ma ancora, a SEI MESI dalle elezioni regionali non è stata presentata alcuna proposta di legge. Addirittura, teoricamente, si potrebbe già iniziare la raccolta delle firme con l'attuale legge regionale ma con il concreto rischio di una loro invalidazione. Per il rispetto dello stato di diritto e dei diritti civili dei cittadini manifestiamo in piazza martedì 30 settembre, a Perugia, in piazza Italia, di fronte al consiglio regionale dell'Umbria dalle 10,30 alle 12,00. L'iniziativa nata da una battaglia di radicaliperugia ed è aperta a TUTTE le organizzazioni e a TUTTI I CITTADINI.
Questa iniziativa quindi, cerca di scoperchiare uno dei tanti giochetti che si stanno facendo sulla pelle dei cittadini della Regione, vale a dire nell'ambito della radice del processo decisionale, cioè sulla legge elettorale. Vale la pena riportare una comunicazione da parte della commissione speciale per le riforme, ieri, 24 settembre: "dopo la pausa estiva si è riunita in una sola occasione sul tema elettorale. In quella circostanza è stata affrontata anche l'opportunità di calendarizzare forme di partecipazione che – allo stato – non sono possibili per mancanza di atti all'esame della Commissione stessa (l.r. 14/2010).
Non appena la Commissione sarà nelle condizioni di esaminare e discutere gli istituti coinvolti dalla legislazione elettorale valuterà anche quali forme partecipative attivare." E' chiara la volontà di prendersi tutto il tempo possibile anche in fase di partecipazione nel processo decisionale.

mercoledì 24 settembre 2014

30 settembre, manifestazione per una legge elettorale veramente democratica della Regione Umbria

Secondo indicazioni dell'U.E. non si possono modificare leggi elettorali nell'ultimo anno di legislatura per non creare disparità di trattamento e discriminazioni con le minoranze non rappresentate. La Regione dell'Umbria DEVE modificare la legge elettorale a seguito di modifiche intervenute a livello nazionale ma ancora, a SEI MESI dalle elezioni regionali non è stata presentata alcuna proposta di legge. Addirittura, teoricamente, si potrebbe già iniziare la raccolta delle firme con l'attuale legge regionale ma con il concreto rischio di una loro invalidazione. Per il rispetto dello stato di diritto e dei diritti civili dei cittadini manifestiamo in piazza martedì 30 settembre, a Perugia, in piazza Italia, di fronte al consiglio regionale dell'Umbria dalle 10,30 alle 12,00. L'iniziativa nata da una battaglia di radicaliperugia è aperta a TUTTE le organizzazioni e a TUTTI I CITTADINI.
Questa iniziativa quindi, cerca di scoperchiare uno dei tanti giochetti che si stanno facendo sulla pelle dei cittadini della Regione, vale a dire nell'ambito della radice del processo decisionale, cioè sulla legge elettorale. Vale la pena riportare una comunicazione da parte della commissione speciale per le riforme, ieri, 24 settembre: "dopo la pausa estiva si è riunita in una sola occasione sul tema elettorale. In quella circostanza è stata affrontata anche l'opportunità di calendarizzare forme di partecipazione che – allo stato – non sono possibili per mancanza di atti all'esame della Commissione stessa (l.r. 14/2010).
Non appena la Commissione sarà nelle condizioni di esaminare e discutere gli istituti coinvolti dalla legislazione elettorale valuterà anche quali forme partecipative attivare." E' chiara la volontà di prendersi tutto il tempo possibile anche in fase di partecipazione nel processo decisionale.

Appunti introduttivi al dibattito “Lotta alle droghe e fallimento del proibizionismo: le alternative in campo"

Appunti introduttivi di Andrea Maori
per vedere il servizio di Rai 3 Umbria sull'incontro, cliccare qui.
 
Andrea Maori durante ii dibattito
L’incontro è su un tema evergreen almeno in casa radicale. Lo abbiamo concepito come un seminario perché insieme a dati di conoscenza generale sulla situazione del proibizionismo vuole essere l’occasione di dibattito aperto con i partecipanti per individuare iniziative ─ già avviate o da avviare ─ di iniziativa politica.

Da sempre pensiamo che le strategie proibizioniste siano fallimentari: le cronache di tutti i giorni ce lo dimostrano.
Il proibizionismo genera l’immissione costante di sostanze incontrollate nel mercato proibito con la moltiplicazione di effetti drammatici per i consumatori, per gli alti costi sociali e di ordine pubblico. Il proibizionismo ingrassa la criminalità e i suoi fatturati costituiscono un paniere fondamentale nel calcolo del Prodotto interno lordo di ogni paese proibizionista.
Ma negli ultimi anni non solo il dibattito si è fatto più acceso e sempre di più autorevoli commentatori prendono le distanze dalle attuali politiche proibizioniste ma, a mio modo di vedere, ancora più importante, istituzioni pubbliche deliberano per il loro superamento.
Un nuovo movimento si è sviluppato negli USA a livello statale – sono ormai 20 gli stati federali che hanno adottato politiche di legalizzazione della cannabis e si prevede che altri 10 stati entro pochi mesi adotteranno provvedimenti analoghi. Inevitabile quindi che la questione diventi di interesse federale. Gli USA sono quindi all’avanguardia di questo movimento almeno limitatamente alla questione della cannabis e dei suoi derivati. I risultati positivi sono sotto gli occhi di tutti: per quanto riguarda per esempio il Colorado nei primi sei mesi di legalizzazione si sono avuti già diecimila posti di lavoro, una diminuzione dei crimini del 6% nella città di Denver.

domenica 21 settembre 2014

“Lotta alle droghe e fallimento del proibizionismo: le alternative in campo" - dibattito seminario a Perugia, 22 settembre ore 16,30


Invito a partecipare al dibattito-seminario

“Lotta alle droghe e fallimento del proibizionismo: le alternative in campo"
promosso da Radicaliperugia.org

Lunedì 22 settembre ore 16,30
presso la sala Fiume di Palazzo  Donini, (Sede della Giunta Regionale dell’Umbria)
corso Vannucci 96 - PERUGIA

L’incontro è concepito come un seminario perché insieme a dati di conoscenza generale sulla situazione del proibizionismo vuole essere l’occasione di dibattito aperto con i partecipanti per individuare iniziative ─ già avviate o da avviare ─ di iniziativa politica.

Hanno garantito finora la loro partecipazione (in ordine alfabetico):

Bruschini Simonetta, operatrice nel campo della riduzione del danno
De Paulis Amato J., Alternativa Riformista
Federico Valerio, Tesoriere di Radicali Italiani
Fiorio Carlo, docente universitario, garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, Regione Umbria
Maori Andrea, segretario di Radicaliperugia.org (modera)
Massari Alessandro, Direzione di Radicali Italiani
Ricci Fabrizio, Libera Umbria, curatore del dossier “La droga in Umbria”
Sterzi Claudia, sociologa, segrretaria dell'associazione radicale antirproibizionista
Stufara Damiano, consigliere della Regione Umbria, (PRC, per la Federazione di Sinistra) promotore della legge regionale sull’uso terapeutico della cannabis


L’incontro è aperto alla partecipazione di tutti i cittadini

venerdì 12 settembre 2014

tavolo informativo a Perugia sabato 13 settembre dalle 16 in corso Vannucci sulla campagna per una legge sull'eutanasia e il testamento biologico


Il tema dell'eutanasia e del testamento biologico è stato posto alle istituzioni anche attraverso la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell'eutanasia e il testamento biologico, di cui alleghiamo il sito internet ufficiale (http://www.eutanasialegale.it/) e allego il testo della proposta di legge.
Su tale proposta partita dai cittadini e sostenuta dall'Associazione Coscioni a livello nazionale e da Radicali Perugia a livello locale, sono state raccolte 60.000 firme di cui circa 500 a Perugia.
Purtroppo ad un anno dalla presentazione in Parlamento della proposta, ancora non è stata data risposta ufficiale a questa richiesta, tradendo di fatto il giusto diritto di ben 60.000 cittadini a quantomeno discutere la proposta di legge.  
Riteniamo che ,per non deteriorare ulteriormente il rapporto tra cittadini ed istituzioni ,si debba valorizzare la cittadinanza attiva che si organizza per discutere anche di tematiche così intime e personali, incentivando maggiormente il libero dibattito pubblico. 
La proposta di legge è la sostanziale regolamentazione di un fenomeno sociale che oggi esiste sotto forma di eutanasia clandestina, nonchè espressione di libera e consapevole scelta sul fine vita tramite il testamento biologico.   La politica tutta ha il dovere di rispondere. in maniera affermativa o negativa a questa proposta, con coraggio, a prescindere dal partito di appartenenza.
Invitiamo quindi i cittadini a partecipare al tavolo informativo il 13 settembre alle ore 16 in Corso Vannucci a Perugia ad un tavolo informativo sulla proposta di legge, in concomitanza con le iniziative di altre città italiane che saranno mobilitate per quel giorno per chiedere una discussione della proposta al Parlamento.  

martedì 9 settembre 2014

Centro per l'impiego di Perugia: ieri il Governo ha risposto ad un'interpellanza della deputata Galgano (SC) sollecitata da radicaliperugia e da disoccupatiorg

CENTRO PER L’IMPIEGO DI PERUGIA: IERI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI IL GOVERNO HA RISPOSTO AD UN’INTERPELLANZA URGENTE DELLA DEPUTATA DI SCELTA CIVICA ADRIANA GALGANO SUL SUO FUNZIONAMENTO. MAGGIORE TRASPARENZA E RISPETTO DELLE REGOLE SENZA L’APPLICAZIONE COSTANTE DI ECCEZIONI.

Dichiarazione di Andrea Maori segretario di Radicaliperugia.

Grazie all’iniziativa di Radicaliperugia e dal gruppo disoccupatiorg ieri alla Camera dei Deputati durante lo svolgimento di interpellanze urgenti il sottosegretario per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova ha risposto ad un’interpellanza urgente prima firmataria la deputata umbra di Scelta Civica Adriana Galgano in merito a chiarimenti sull’applicazione della disciplina relativa alle assunzioni nella pubblica amministrazione per le quali non è richiesto un titolo di studio superiore a quello della scuola dell'obbligo. (audio video http://www.videoparlamento.it/scheda/420342#id-2912412) In particolare la deputata Galgano – su denuncia di radicaliperugia e di disoccupatiorg - con la sua interpellanza ha richiesto di sapere quali sono in criteri interpretativi delle norme sul lavoro applicati dal centro per l’impiego di Perugia alla luce dei criteri interpretativi forniti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali sull'applicazione dell'articolo 16 della legge n. 56 del 1987 e dell'articolo 8, del decreto legislativo n. 297 del 2002. (3-00957) che garantisce fasce di protezione per l’accesso al lavoro di personale con titolo di studio di scuola media e che invece viene applicato – per le solite eccezioni previste dalla normativa – anche per l’assunzione di personale con titolo superiore. Il sottosegretario Bellanova ha confermato l’applicazione della legge e le sue eccezioni. La deputata Galgano – che si è dichiarata parzialmente soddisfatta   – ha replicato citando una serie di esempi anche recenti applicate dal centro per l’impiego di Perugia: la chiamata per un cuoco con la sua relativa qualifica come il possesso di un diploma di scuola superiore alberghiera o il possesso di un attestato di qualifica professionale relativo a un corso di cucina professionalizzante di almeno 200 ore o aver maturato un'esperienza documentata nel settore come aiuto cuoco di almeno 6 mesi. E quindi sono requisiti che vanno ben oltre il diploma della scuola dell'obbligo come prevede l'art. 16. La deputata Galgano ha denunciato con fermezza durante il suo intervento che  risultano episodi di tensione con gli utenti del Centro per l'Impiego della provincia di Perugia. Per evitarli basterebbe un regolamento esposto al pubblico che renda chiaro e trasparente quali sono i diritti dell'utente, come avere una ricevuta per i documenti che vengono consegnati.

Radicaliperugia  - ha dichiarato Maori – continua la sua iniziativa di trasparenza sui criteri di applicazione delle norme sul lavoro e annuncia che nei prossimi giorni verranno resi noti altri episodi sulle politiche del lavoro applicate nel territorio di Perugia grazie alla collaborazione con disoccupatiorg.

domenica 7 settembre 2014

“Lotta alle droghe e fallimento del proibizionismo: le alternative in campo" - dibattito seminario a Perugia, 22 settembre ore 16,30

Invito a partecipare al dibattito-seminario

“Lotta alle droghe e fallimento del proibizionismo: le alternative in campo"
promosso da Radicaliperugia.org

Lunedì 22 settembre ore 16,30
presso la sala Fiume di Palazzo  Donini, (Sede della Giunta Regionale dell’Umbria)
corso Vannucci 96 - PERUGIA

L’incontro è concepito come un seminario perché insieme a dati di conoscenza generale sulla situazione del proibizionismo vuole essere l’occasione di dibattito aperto con i partecipanti per individuare iniziative ─ già avviate o da avviare ─ di iniziativa politica.

Hanno garantito finora la loro partecipazione (in ordine alfabetico):

Bruschini Simonetta, operatrice nel campo della riduzione del danno
De Paulis Amato J., Alternativa Riformista
Federico Valerio, Tesoriere di Radicali Italiani
Fiorio Carlo, docente universitario, garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, Regione Umbria
Maori Andrea, segretario di Radicaliperugia.org (modera)
Massari Alessandro, Direzione di Radicali Italiani
Ricci Fabrizio, Libera Umbria, curatore del dossier “La droga in Umbria”
Sterzi Claudia, sociologa, segrretaria dell'associazione radicale antirproibizionista
Stufara Damiano, consigliere della Regione Umbria, (PRC, per la Federazione di Sinistra) promotore della legge regionale sull’uso terapeutico della cannabis


L’incontro è aperto alla partecipazione di tutti i cittadini

mercoledì 3 settembre 2014

Tavolo informativo a Perugia sabato 13 settembre sulla campagna per una legge sull'eutanasia e il testamento biologico


Lettere di invito di Antonio Ventura, referente per l'Umbria della Proposta di legge sul riconoscimento dell'eutanasia e il testamento biologico, ad amministratori locali per partecipare al tavolo informativo del 13 settembre.
”Il Parlamento non dovrebbe ignorare il problema delle scelte di fine vita ed eludere un sereno e approfondito confronto di idee sulle condizioni estreme di migliaia di malati terminali in Italia.”
on queste parole il Presidente della Repubblica Napolitano ha sollecitato di recente il Parlamento a a dare una risposta  ai cittadini sul tema del fine vita, tema che è stato posto alle istituzioni anche attraverso la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell'eutanasia e il testamento biologico, di cui allego il sito internet ufficiale (http://www.eutanasialegale.it/) e allego il testo della proposta di legge.
Su tale proposta partita dai cittadini e sostenuta dall'Associazione Coscioni a livello nazionale e da Radicali Perugia a livello locale, sono state raccolte 60.000 firme di cui circa 500 a Perugia.
Purtroppo ad un anno dalla presentazione in Parlamento della proposta, ancora non è stata data risposta ufficiale a questa richiesta, tradendo di fatto il giusto diritto di ben 60.000 cittadini a quantomeno discutere la proposta di legge.  
Ritengo che ,per non deteriorare ulteriormente il rapporto tra cittadini ed istituzioni ,si debba valorizzare la cittadinanza attiva che si organizza per discutere anche di tematiche così intime e personali, incentivando maggiormente il libero dibattito pubblico. 
La proposta di legge è la sostanziale regolamentazione di un fenomeno sociale che oggi esiste sotto forma di eutanasia clandestina, nonchè espressione di libera e consapevole scelta sul fine vita tramite il testamento biologico.   La politica tutta ha il dovere di rispondere. in maniera affermativa o negativa a questa proposta, con coraggio, a prescindere dal partito di appartenenza.
La invito dunque il 13 Settembre alle ore 16 in Corso Vannucci a Perugia ad un tavolo informativo sulla proposta di legge, in concomitanza con le iniziative di altre città italiane che saranno mobilitate per quel giorno per chiedere una discussione della proposta al Parlamento.    
Credo che anche la politica locale possa dare un segnale forte, poichè si tratta di una discussione più ampia della singola calendarizzazione di questa proposta di legge sul fine vita : è il l'appoggio politico ai cittadini che sono attivi e credono che la massima espressione di democrazia sia la libera discussione.
In attesa di una sua cortese risposta o per eventuali domande le porgo i miei più sinceri saluti.