Si è svolta oggi di fronte il consiglio regionale dell’Umbria il preannunciato presidio promosso da radicaliperugia “legge elettorale subito”.
La manifestazione che ha avuto l’adesione di Scelta civica Umbria, Sinistra anticapitalista e Alternativa riformista Umbria è stata l’occasione per denunciare il grave vulnus alla democrazia che il consiglio regionale sta offrendo ai cittadini della regione a pochi mesi dalle elezioni regionali.
Ecco quanto hanno dichiarato Andrea Maori e Michele Guaitini, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicaliperugia con un comunicato-volantino distribuito durante la manifestazione.
«Secondo indicazioni dell'U.E. non si possono modificare le leggi elettorali nell'ultimo anno di legislatura per non creare disparità di trattamento e discriminazioni con le minoranze non rappresentate.
La Regione dell'Umbria DEVE modificare la legge elettorale a seguito di modifiche intervenute a livello nazionale oltre 3 anni fa, ma ancora, a meno di SEI MESI dalle elezioni regionali, non è stata presentata alcuna proposta di legge.
Chi volesse presentare una lista alle prossime elezioni non può cominciare la raccolta delle firme poiché verrebbero invalidate una volta approvata la nuova legge elettorale.
Nel 2010 il precedente consiglio regionale fece la porcata delle porcate:
Legge elettorale approvata a meno di 3 mesi dalle elezioni, lasciando appena 35 giorni di tempo per raccogliere le firme
Aumento del numero di firme da raccogliere (+25%)
Esenzione dalla raccolta di firme per i partiti già presenti in consiglio
5 anni dopo, per evitare un ignobile bis, chiediamo:
Approvazione della legge elettorale in tempi strettissimi (non oltre il mese di ottobre)
Riduzione significativa del numero delle firme da raccogliere per la prossima tornata elettorale e con modalità più snelle e semplificate
Parità di trattamento: o esenzione per tutti o per nessuno.»
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