IL vescovo Bassetti è sul banco degli imputati, non dei giudici
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario nazionale di Radicali Italiani, e Liliana Chiaramello, Segretaria di Radicali Perugia
La Commissione aperta dalla Diocesi di Perugia in merito alle inchieste delle Iene sui presunti abusi sessuali di un sacerdote è una vera presa in giro che non potrà che insabbiare. Come può il vescovo Bassetti organizzare una Commissione di indagine se è lui stesso ad essere oggetto di indagine? Nel primo video delle Iene, infatti, si sente monsignor Bassetti confessare di essere a conoscenza delle accuse e di non aver fatto praticamente nulla: non solo non sembra aver coinvolto la magistratura, ma non ha neanche voluto chiamare le vittime delle presunte molestie perché aspettava si facessero avanti da sole. Come è possibile che, anche questa volta, la Commissione pretenda che i molestati scrivano allegando la carta di identità nonostante le persone intervistate dalle Iene siano a volto scoperto e comunque note alla Curia? Ad essere sotto accusa, indipendentemente dalle responsabilità del sacerdote cui sono attribuite le molestie, debbono essere proprio il Vescovo Bassetti ed il suo predecessore Giuseppe Chiaretti. Quest’ultimo, poi, nel secondo video è accusato addirittura di aver fatto chiedere scusa alla vittima dal suo aguzzino. Se è vero che le direttive di Benedetto XVI impongono ai vescovi di collaborare con la giustizia, allora sono i vescovi Bassetti e Chiaretti che devono chiarire le loro condotte. Perchè il Vaticano non ha ancora aperto una sua indagine e cosa ne pensa il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede?
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