Anche quest’anno
Radicaliperugia aderisce all'edizione del Perugia Village Pride con una
sua postazione condivisa
con l’associazione radicale “Certi diritti” ai giardini del Frontone in
occasione degli eventi programmati.
Per noi sarà l'occasione per raccogliere adesioni alla proposta di legge di iniziativa popolare "Ero straniero . L'umanità che fa bene", la campagna per superare la legge Bossi-Fini e investire su accoglienza, lavoro e inclusione.
L’adesione è
l’espressione di una vicinanza di temi e di obiettivi politici di Omphalos, l’organizzazione che ha promosso il
Perugia Village Pride a partire dal titolo dell’iniziativa “Si scrive laico, si
legge libero” fortemente contestato dai gruppi oltranzisti.
Insieme ad Omphalos ci troviamo fianco a fianco da anni a
difesa dei diritti civili, ultima la mobilitazione per l’approvazione della
legge regionale umbra contro l’omotransfobia.
Constatiamo con
amarezza che Omphalos rimane uno dei pochi centri GLBTI, persino a livello nazionale, che
offre servizi verso la cittadinanza, attività culturali, ricreative e di
sostegno psicologico come il telefono amico e il centro d’ascolto.
Ringraziamo Omphalos
per aver sollevato per primi il tema del rifiuto da parte del Comune di Perugia
sulla trascrizione dell’atto di nascita di Juan, il bambino nato in Spagna da Chiara e Laura, una
coppia di ragazze perugine.
Si tratta di una
decisione grave da parte dell’amministrazione comunale, a partire dall’atteggiamento
del Sindaco Andrea Romizi, che sta impedendo il superamento degli ostacoli per
avere i documenti che consentono al bambino e alle sue mamme di risiedere a
Perugia.
Michele Guaitini,
segretario di radicaliperugia
Andrea Maori, tesoriere
di radicaliperugia
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