Riccardo Magherini. Foto dalla rete |
Intervento di Eleonora Favaroni
Riccardo
Magherini il 40 enne di Firenze ucciso dagli agenti delle forze dell’ordine il
3 marzo 2014 si aggiunge alla lunga lista di coloro , vittime di stato ,(
recente la riapertura del caso di Stefano Cucchi) che ancora oggi non hanno né
avranno un’equa giustizia e degna memoria.
Concessa
la sospensione di pena per parte degli
agenti condannati a 8 mesi di reclusione. Gli
altri sono stati tutti assolti. Ennesima
strage di vergognosa indecenza.
Magherini
è morto dopo essere stato ammanettato e spinto a terra con forza , dove rimane
per tempo. Viene
picchiato, secondo i testimoni,, viene pestato e non ascoltato. Passano 12
minuti o forse più da quando smette di urlare.
Quando
arriva l’ambulanza e l’auto medica , il personale constata un arresto cardio
circolatorio.
È
morto lì su quella strada in piena notte sotto l’indifferenza del mondo.
“Oggi
un regno di terrore viene perpetuato su vasta scala . un terrore non
mascherato. Esso si chiama tortura, fame , morte.” Manifesto del congresso della
Dialettica della Liberazione 1969
Il
sistema genera ignoranza di sé e ignoranza dell’ignoranza.
Ci
sono quelli che sanno di non sapere, quelli che non sanno, quelli che faranno
soltanto tutto ciò che altri ordineranno loro di fare.
L’anello
più pericoloso della catena è l’obbedienza.
Il
potere crea spazi, riempie e circola attraverso corpi e dimensioni.
Il
mondo è pazzo perché è sempre stato governato da pazzi. Anche Dio lo era. Lui
che perdonò Caino per aver ucciso il fratello.
Tutta
la storia dell’umanità è una storia di follia e di folli al potere.
Un
potere usato e abusato che va ben al di là della sete di dominio e di egotismo
.
Oggi
in nome di parole come giustizia , dovere, ordine sociale , si stanno
perpetrando omicidi e delitti impuniti, laddove leggi e procedure assumono
sempre più la forma violenta di controllo e repressione.
Su
cosa si fonda “l’ordine sociale” e la condizione di falsa apparente pace in cui
viviamo?
Paura
, diffidenza, ignoranza, guidano oggi i rapporti umani e i comportamenti dei
gruppi: un mondo in cui la paura piega e plasma il diritto, la paura diventa
strumento di potere , alimenta i meccanismi delle forme di potere istituzionalizzato
della società disciplinare..
La
società disciplinare .
Il
potere di punire organizza campi di oggettività il cui castigo potrà
funzionare.
Cè
una verità che deve essere riconosciuta per legittimare il potere e la
punizione: la verità del pazzo e del criminale. Ma a noi non ce ne importa poi
alla fine di avere quella giustizia di cui tanto si parla ma che risulta ormai
termine obsoleto e ipocrita, offensivo ,e elitario, non glie ne importa ai morti e alle loro
famiglie di questa giustizia che non esiste .
Di
quanti altri morti quante altre vittime
ha bisogno ancora lo Stato italiano ?
Di
quanti altri nomi di morti massacrati dovrà rendere conto questo Stato
silenzioso?
Ma
chi è questo Stato che come un Dio folle perdona i colpevoli e dimentica i morti?
In un mondo dove tutto finisce tutto è perdonato e tutto è
anche cinicamente permesso.
Eleonora
Favaroni
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