Dichiarazione di Andrea Maori e Antonio Ventura di Radicaliperugia.org
Cliccando qui si può accedere all'intervista di Radio Radicale.
Il 9 Aprile
2014 la Corte Costituzionale ha
dichiarato illegittima la
norma della legge 40 che vieta il
ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità
assoluta, in seguito ai ricorsi presentati dai tribunali di Milano, Firenze e
Catania.
Il presidente della Corte Costituzionale Tesauro ha dichiarato che non esiste
vuoto normativo e quindi le coppie sterili hanno il diritto di poter accedere a questo
servizio fin da subito dopo la sentenza; in questo modo le numerose coppie italiane
che chiedono l’accesso all’eterologa non saranno più costrette ad usufruirne
all’estero. Di conseguenza un centro
ospedaliero pubblico non può rifiutarsi di eseguire l’eterologa, non essendo
più vietata. Lo stesso vale per gli ospedali umbri - hanno dichiarato Maori e Ventura: se un centro si rifiutasse
di praticare l’ eterologa potrebbe esser portato in tribunale per interruzione
di pubblico servizio.
L’unico aggiornamento a livello nazionale che si deve fare
sono le nuove linee guida della legge
40, che sarebbero già dovute esser aggiornate 3 anni fa. In mancanza di queste
la regione Toscana ha fatto bene nel
deliberare a favore della fecondazione eterologa, sottolineando che non esiste vuoto normativo e che si
può già praticare la fecondazione eterologa,in tutte le regione, compresa l’ Umbria.
Piuttosto che aspettare direttive
nazionali e per rispetto verso i cittadini tutti, occorre sbloccare in fretta,
a partire dal livello regionale, una vicenda che di fatto è stata decisa dalla
storica sentenza della Corte Costituzionale.
Pertanto la nostra proposta per la Presidente Catiuscia Marini e la sua
Giunta - concludono Maori e Ventura - è di seguire legislativamente ciò che sta facendo il Presidente Rossi in
Toscana.
E’ una mossa doverosa nei confronti di quelle coppie che
sono dovute andare all’estero, di quelle che stanno lottando per vie legali e
di tutti i cittadini, che sono spaesati di fronte a tante incertezze
istituzionali sul tema. In questo modo
si potrebbe aprire una strada per dare finalmente libero accesso a tutte le
coppie richiedenti la fecondazione eterologa.
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