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Vietare
immediatamenti i Pesticidi Neonicotinoidi tossici e gli altri
Agrofarmaci chimici di sintesi sostituibili con tecniche alternative
biologiche registrate al commercio e, pertanto, efficienti; E sospendere
immediatamente i pagamenti agroambientali regionali alla presunta
agricoltura integrata, basata su semplici elenchi di prodotti chimici
consentiti. Riconvertire
l'Agricoltura Italiana al biologico con i 10 Miliardi di € ancora
disponibili nei Piani di Sviluppo Rurale delle regioni per il 2012-2013.
(Si richiede l'adesione al presente documento a tutti gli interessati e alle associazioni del settore)
E' necessario Vietare immediatamenti i Neonicotinoidi e gli altri
insetticidi chimici tossici, sostituibili con tecniche alternative
biologiche efficienti. Tali prodotti sono stati eliminati dall'uso come concianti dei
semi, in quanto pericolosi a distanza di mesi sulle api che venivano in
contatto con i fiori o le altre parti di piante nate da semi trattati
chimicamente (con microdosi di neonicotinoidi)... ...ma gli stessi prodotti chimici vengono ancora incredibilmente
irrorati, in quantità molto maggiori, con pericolo grave ed attuale per
la salute degli operatori agricoli e dei consumatori, sulle coltivazioni
stesse per controllare afidi e altri insetti dannosi, che possono
essere ridotti al disotto delle soglie economiche di danno attraverso
l'impiego di insetti utili e/o insetticidi naturali, quali saponi
potassici, olii piretro naturale, azadiractina ed altri prodotti
"biologici" tutti regolarmente registrati al commercio e, pertanto sottoposti alle relative prove di efficacia.
Vista la pericolosità dei Neonicotinoidi è pertanto necessario
applicare il principio di precauzione con comparazione di tecnologia,
sospendendo immediatamente l'uso dei neonicotinoidi in ogni ambito.
Gli apicoltori del Piemonte sono stati in sciopero della fame per
tutto il 2011e il procuratore Raffaele Guariniello ha aperto un'indagine
a tal proposito.
Si allega il Report del Prof. Stefano Maini, Entomologo dell'Università di Bologna.
E si fa appello e denuncia alle autorità competenti, per un divieto immediato di tutti i Pesticidi chimici di sintesi
sostituibili da tecniche biologiche registrate al commercio e sottoposte
a prove di efficacia.
Si ricorda inoltre che gli agronomi e gli agricoltori sono
tenuti in primis ad impiegare e prescrivere tutte le tecniche
disponibili, regolarmente registrate al commercio, alternative all'uso
di Pesticidi e diserbanti chimici, pericolosi per la salute e
l'ambiente, al fine di rispettare i diritti inviolabili tutelati dalla
Costituzione (Art.32 e 9). E in base al principio di precauzione.
Nello stesso tempo i commercianti di Prodotti chimici di sintesi o gli agronomi a loro collegati da interessi commerciali non possono prescrivere gli interventi sulle coltivazioni, in quanto trattasi di abuso di professione nell'ambito
dell'atto fitosanitario, delegato alla professione dell'Agronomo
iscritto all'Albo professionale (vedasi relativa circolare sull'atto
fitosanitario e deontologia professionale dell'agronomo).
Si rammenta inoltre che i Neonicotinoidi come moltissimi altri Prodotti chimici di sintesi sono inseriti e consentiti (in quantità molto superiore al normale uso convenzionale) nei cosiddetti disciplinari di Produzione agricola Integrata,
attraverso i quali si stanno sperperando le enormi risorse
agroambientali europee e regionali, destinate in realtà all'agricoltura
biologica e alla "sostituzione" dei pesticidi chimici di sintesi in
agricoltura, ovvero all'Agricoltura Integrata, con priorità di
applicazione di tutti i mezzi biologici disponibili sul mercato, cosi
come definito dall'allegato (Norme OILB sulla Produzione Integrata) alla
decisione CE 30-12 1996, sulla stessa produzione integrata.
Si rammenta che i Pagamenti Agroambientali furono istituiti
proprio per i maggiori costi e minori ricavi eventuali, conseguenti
all'uso dei mezzi tecnici biologici, prioritari ed obbligatori nella Produzione Integrata. Mentre
vengono erogati da amento 15 anni per presunte riduzioni di impiego di
prodotti chimici di sintesi, non verificabili, ne tantomeno
controllabili.
Uno scandalo di cui si è parlato da un decennio a Report, Ambiente
Italia, e in altri mass media nazionali e regionali, che dura ormai da
oltre 15 anni, puntualmente censurato dalla Corte dei Conti Europea
(Relazione n.3/2005).
E che bisogna ora di interrompere d'autorità , da parte delle
procure regionali e nazionali della Corte dei Conti e degli altri organi
competenti, istituzionali e giuridici, regionali e/o Europei
L'Italia (Dati OMS) ha raggiunto il record mondiale dei tumori
dell'infanzia (con tasso doppio di tumori neonatali rispetto ad alla
media UE) e l'aspettativa di vita sana nel nostro paese è crollata di
oltre 10 anni dal 2004 ad oggi (Eurostat), mentre il mercato degli agrofarmaci chimici di sintesi, principali concause aggravanti di moltissime malattie degenerative umane, invece di ridursi, com'è accaduto in altri paesi europei in modo drastico (in certi casi di oltre l'80%, grazie a programmi agroambientali adeguati), in Italia
è aumentato continuamente, sostenuto da Pagamenti Agroambientali dei
PSR Regionali (attivi dal 1992) il cui obiettivo avrebbe dovuto essere
invece la "sensibile riduzione degli stessi prodotti chimici di
sintesi".
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Docente Ist. Agrario "A. Ciuffelli" Todi
Studio Associato Agernova, Servizi Avanzati per l'Agroecologia e la Ricerca
Massa Martana (PG)
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