Radicali Perugia aderisce con convinzione alla maratona “Fermiamo i suicidi in carcere” promossa dalla Camera Penale di Perugia “Giovanni Dean”
Uno
degli aspetti del problema dei suicidi
in carcere è quello di ricondurre il numero
totale dei detenuti alla capienza legale, per regolarizzare così
un’esecuzione penale oggi totalmente al di fuori dei parametri costituzionali
italiani e convenzionali europei, in violazione della dignità umana e
spesso portatrice di disperazione e di morte.
Sono
necessari provvedimenti normativi urgenti: per questo chiediamo con convinzione
che il 17 luglio si inizi a votare in aula a Montecitorio la proposta di
legge di Roberto Giachetti sulla liberazione anticipata volta a contenere
il sovraffollamento carcerario giunto ormai ai livelli del 2013, quelli
che portarono la Corte europea per i diritti umani a condannare l'Italia, con
la sentenza Torregiani dell’8 gennaio 2013 per la violazione dell’art 3 della Convenzione
europea che vieta la tortura e le punizioni o i trattamenti inumani. Con quella
sentenza la CEDU ha condannato l’Italia per la violazione dell’articolo 3 della
citata Convenzione del 1950, avendo ravvisato condizioni di vita lesive della
dignità umana nei nostri istituti di pena soprattutto a causa di un
sovraffollamento patologico e dell’assenza di spazi vitali adeguati per ciascun
ristretto. La Corte europea ha ritenuto di applicare la procedura della
cosiddetta «sentenza pilota», per offrire una risposta uniforme a violazioni
analoghe eventualmente riscontrate anche nel futuro.
La
proposta di legge Giachetti mira ad istituire un meccanismo per
cui la detrazione di pena ai fini della liberazione anticipata è pari a
settantacinque giorni per ogni singolo semestre di pena scontata. Si prevede un
ulteriore incremento della detrazione di pena per quei condannati che, a
decorrere dal 1° gennaio 2020, hanno già usufruito della liberazione anticipata
a condizione che nel corso dell’esecuzione della misura successiva alla
concessione del beneficio abbiano continuato a dare prova di partecipazione
all’opera di rieducazione. In una situazione di sovraffollamento congenito come
quello delle carceri italiane, il Parlamento ha l’occasione immediata di
approvare in tempi brevi un provvedimento che prevede una deflazione delle
condizioni carcerarie e degli spazi residui di libertà, per un lento ritorno
alla legalità costituzionale.
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