Radicali Perugia accoglie con soddisfazione la notizia che il TAR dell’Umbria ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza con la quale la Provincia di Perugia aveva istituito l’assurdo limite di 5 km/h per le biciclette e di 10 km/h per ciclomotori e motociclette in parecchie strade del nostro territorio.
Già ci eravamo espressi sul tema (http://radicalipg.blogspot.com/2021/02/la-provincia-di-perugia-impone-il.html ) contestando aspramente quel provvedimento.
E’ una importante vittoria per l’utenza ciclistica e per
tutta la mobilità sostenibile e una sonora sconfitta per chi, come la Provincia
di Perugia, con protervia e sfacciataggine cerca di scaricare sugli altri, compiti e responsabilità che le appartengono.
E’ un peccato che si siano sprecate decine di migliaia di
euro, in un’epoca di casse vuote, per questa bislacca operazione quando si
sarebbero potuti ben impiegare per scopi più nobili, magari proprio per
favorire realmente la cultura della sicurezza stradale.
Alle associazioni che hanno portato avanti il ricorso e
l’avvocato Bircolotti che le ha assistite va il nostro caloroso ringraziamento
per aver condotto questa battaglia che riveste una notevole
importanza anche da un punto di vista simbolico.
Dispiace apprendere che ancora una volta le istituzioni
si sono rivelate sorde alle istanze degli utenti rifiutando qualsiasi forma di
dialogo e che si sia dovuti arrivare fino al Tar con tutti i disagi e i
costi che questo comporta.
Ma è una vicenda da cui trarre anche un prezioso
insegnamento. Difronte a certe sciagurate scelte degli organi istituzionali
non sempre si deve chinare la testa e quando si ha convinzione delle proprie
ragioni si può e si deve fare qualcosa.
Auspichiamo ora che la Provincia di Perugia faccia tesoro
di quanto accaduto e revochi di sua iniziativa la vergognosa ordinanza ieri
sospesa dal Tar astenendosi in futuro dal prendere simili iniziative.
Nessun commento:
Posta un commento