Nessuno
tocchi chi fa politica: solidarietà ai militanti di Potere al popolo aggrediti
in modo vile a Perugia. Ciò che mi
spaventa non è la violenza dei cattivi, è l’indifferenza dei buoni
Dichiarazione
di Alessandro Massari, capolista lista al Senato “+Europa con Emma Bonino”
Esprimo sdegno
assieme a Roberto Capelli, capolista alla Camera della lista “+Europa con Emma
Bonino” per quanto accaduto ieri notte a Ponte
Felcino e solidarietà ai due militanti di “Potere al popolo” aggrediti in modo vile e incivile.
Vedo con preoccupazione il compiersi di atti violenti
e ripudio le aggressioni che si sostituiscono ai dialoghi. Credo nella naturale
intelligenza degli elettori e vorrei contare le teste, non vederle rompere.
Ieri invece, un gruppo di criminali ha accoltellato
e bastonato chi, investendo tempo e passione, affiggeva manifesti per la
campagna elettorale e invitare al voto, civilmente, per la propria parte.
Ciò
accade nella civilissima Umbria, terra che è sempre
stata un’oasi di pace, di accoglienza, di fratellanza e civiltà. Temo però che la denuncia contro le sole
violenze di stampo fascista rappresenti un limite politico. Sempre ieri c’è
stata un’aggressione di un militante di Forza Nuova a Palermo. Violenza
fascista anche quella?
La
violenza non ha bandiera politica e deve essere bandita dalla politica. Da
qualsiasi parte provenga.
Credo nella nobiltà della politica e per questo motivo propongo il programma della lista
“+Europa con Emma Bonino” fatto di iniziative per arrestare le degenerazioni
del sistema, per fermare le lesioni ai diritti civili, per impedire
l’occupazione delle istituzioni e sono certo che ciò non si possa ottenere d’un
tratto, con la violenza nelle strade.
Credo
invece nella forza della nonviolenza come metodo politico e di vita.
Le coltellate e le bastonate di Perugia, ma anche i
colpi di arma da fuoco di Macerata o il pestaggio di Palermo, devono essere
messe al bando dalla cittadinanza prima che dalla Digos e dalla magistratura,
perché “Ciò
che mi spaventa non è la violenza dei cattivi; è l’indifferenza dei buoni.”.
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