mercoledì 21 febbraio 2018

Nessuno tocchi chi fa politica: solidarietà ai militanti di Potere al popolo aggrediti in modo vile a Perugia.

Nessuno tocchi chi fa politica: solidarietà ai militanti di Potere al popolo aggrediti in modo vile a Perugia. Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi, è l’indifferenza dei buoni
Dichiarazione di Alessandro Massari, capolista lista al Senato “+Europa con Emma Bonino”
Esprimo sdegno assieme a Roberto Capelli, capolista alla Camera della lista “+Europa con Emma Bonino” per quanto accaduto ieri notte a Ponte Felcino e solidarietà ai due militanti di “Potere al popolo” aggrediti in modo vile e incivile.
Vedo con preoccupazione il compiersi di atti violenti e ripudio le aggressioni che si sostituiscono ai dialoghi. Credo nella naturale intelligenza degli elettori e vorrei contare le teste, non vederle rompere.

Ieri invece, un gruppo di criminali ha accoltellato e bastonato chi, investendo tempo e passione, affiggeva manifesti per la campagna elettorale e invitare al voto, civilmente, per la propria parte.
Ciò accade nella civilissima Umbria, terra che è sempre stata un’oasi di pace, di accoglienza, di fratellanza e civiltà. Temo però che la denuncia contro le sole violenze di stampo fascista rappresenti un limite politico. Sempre ieri c’è stata un’aggressione di un militante di Forza Nuova a Palermo. Violenza fascista anche quella?
La violenza non ha bandiera politica e deve essere bandita dalla politica. Da qualsiasi parte provenga.
Credo nella nobiltà della politica e per questo motivo propongo il programma della lista “+Europa con Emma Bonino” fatto di iniziative per arrestare le degenerazioni del sistema, per fermare le lesioni ai diritti civili, per impedire l’occupazione delle istituzioni e sono certo che ciò non si possa ottenere d’un tratto, con la violenza nelle strade.
Credo invece nella forza della nonviolenza come metodo politico e di vita.
Le coltellate e le bastonate di Perugia, ma anche i colpi di arma da fuoco di Macerata o il pestaggio di Palermo, devono essere messe al bando dalla cittadinanza prima che dalla Digos e dalla magistratura, perché Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi; è l’indifferenza dei buoni.”.


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