ancora un rinvio per una vicenda che sta sempre di più assumendo i connotati della farsa
Questa mattina la I Commissione Consiliare era chiamata per la terza volta a discutere ed approvare il regolamento per le riprese audio/video delle sedute di Commissione dopo che il Consiglio Comunale approvò il 19 dicembre 2016 una petizione popolare sulla trasparenza dei lavori del consiglio stesso.
La seduta si è conclusa con l'ennesimo nulla di fatto.
Alla ricerca di nuovi pretesti per rimandare all’infinito la questione, oggi è stato chiesto ed ottenuto un nuovo rinvio, stavolta per acquisire il parere del garante per la privacy.
Strano come ci sia tutto questo afflato in relazione a sedute pubbliche di commissione, mentre da oltre 5 anni si fa lo streaming delle sedute di consiglio e mentre in questi giorni possiamo vedere in internet dibattiti e comizi pubblici dove tutto viene ripreso, pubblico compreso, senza che ci sia nessun regolamento e senza che nessuno si sia posto alcun problema in materia di privacy né preso alcuna precauzione.
Maggioranza e opposizione PD proseguono a braccetto con questa farsa, stavolta pure con il supporto della giunta.
Dispiace che in questa torbida melma ci sia finita dentro anche chi ha proposto questo rinvio, la consigliera Leonardi (CrEA Perugia), unica tra i presenti, insieme ai consiglieri del Movimento 5 Stelle, a volere realmente lo streaming delle commissioni, ma utilizzata oggi come cavallo di troia per questa ennesima manfrina.
A questo punto le possibilità sono due: o i consiglieri comunali sono degli ipocriti che prima votano una petizione che contempla anche lo streaming ma poi fanno di tutto per renderla inattuata, oppure sono degli incapaci, aiutati in questo dagli uffici e dalla giunta, dal momento che in 14 mesi non sono stati in grado di attuare quanto si fa già in Consiglio da 5 anni senza problema alcuno. Tertium non datur.
Michele Guaitini - segretario Radicali Perugia
Andrea Maori - tesoriere Radicali Perugia
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