Questione
astenuti in Consiglio Comunale.
Dalla I
Commissione segnali incoraggianti per la modifica del regolamento ma permangono
forti dubbi sull’operato del Consiglio negli ultimi anni
Questa mattina la I Commissione consiliare ha affrontato la
questione del voto di astensione in Consiglio sollevata dal Prefetto di Perugia
grazie al nostro esposto.
Se da un lato sembra emergere una volontà diffusa di
modificare in maniera chiara ed incontrovertibile il regolamento del Consiglio
per quanto concerne le future votazioni, e quindi di specificare se gli
astenuti dovranno essere considerati o meno ai fini del quorum deliberativo, dall’altro
lato regna la massima confusione su come considerare le votazioni pregresse
alla luce del richiamo del Prefetto.
Il segretario generale persevera nell’affermare che la
legittimità delle votazioni passate (e future se il regolamento non dovesse
subire modifiche) è fuori discussione sulla base di un parere espresso
dalla IV Commissione (allora competente per gli affari istituzionali) nel
lontano 2008.
Contestiamo la bontà di questa condotta in quanto un
parere può avere valore solo laddove ci sia un vuoto legislativo da parte delle
norme di rango superiore o quando queste si prestino a differenti
interpretazioni, ma il Consiglio di Stato è chiaro nell’affermare che il
regolamento come quello del Comune di Perugia, per come è formulato, non
espone il fianco a equivoci di sorta ed è interpretabile unicamente nel non
considerare gli astenuti ai fini del quorum. Inoltre che valenza può
avere un parere formulato nel 2008 su un regolamento e uno Statuto che oggi non
esistono più in quanto completamente riscritti nel 2012? E che valenza può
avere quando è lo stesso consiglio comunale, nell’approvare nel
2015 la modifica regolamentare eliminando la figura del “consigliere presente
non votante”, ad affermare in una delibera che tale figura è
“paradossale” in quanto il consigliere che non voglia concorrere al
conteggio nelle votazioni ha già a disposizione lo strumento dell’astensione?
Tutti dubbi che stamattina in I Commissione non hanno
trovato risposta perché il segretario generale dopo aver esposto la sua versione
ha abbondonato la sala per la concomitanza di altri impegni (ed aver iniziato
la seduta di commissione con la consueta mezz’ora di ritardo non ha aiutato…).
E’ stato quindi tutto rimandato alla prossima settimana ma prima o poi i nodi
venuti al pettine dovranno essere risolti in un modo o nell’altro. Il Comune
vorrà decidersi ad affrontare finalmente il problema o continuerà a scansarlo
nascondendo la testa sotto la sabbia?
Michele Guaitini – segretario Radicali Perugia
Andrea Maori – tesoriere Radicali Perugia
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