mercoledì 1 marzo 2017

Questione astenuti in Consiglio Comunale. Dalla I Commissione segnali incoraggianti per la modifica del regolamento ma permangono forti dubbi sull’operato del Consiglio negli ultimi anni

Questione astenuti in Consiglio Comunale.

Dalla I Commissione segnali incoraggianti per la modifica del regolamento ma permangono forti dubbi sull’operato del Consiglio negli ultimi anni


Questa mattina la I Commissione consiliare ha affrontato la questione del voto di astensione in Consiglio sollevata dal Prefetto di Perugia grazie al nostro esposto.


Se da un lato sembra emergere una volontà diffusa di modificare in maniera chiara ed incontrovertibile il regolamento del Consiglio per quanto concerne le future votazioni, e quindi di specificare se gli astenuti dovranno essere considerati o meno ai fini del quorum deliberativo, dall’altro lato regna la massima confusione su come considerare le votazioni pregresse alla luce del richiamo del Prefetto.
Il segretario generale persevera nell’affermare che la legittimità delle votazioni passate (e future se il regolamento non dovesse subire modifiche) è fuori discussione sulla base di un parere espresso dalla IV Commissione (allora competente per gli affari istituzionali) nel lontano 2008.

Contestiamo la bontà di questa condotta in quanto un parere può avere valore solo laddove ci sia un vuoto legislativo da parte delle norme di rango superiore o quando queste si prestino a differenti interpretazioni, ma il Consiglio di Stato è chiaro nell’affermare che il regolamento come quello del Comune di Perugia, per come è formulato, non espone il fianco a equivoci di sorta ed è interpretabile unicamente nel non considerare gli astenuti ai fini del quorum. Inoltre che valenza può avere un parere formulato nel 2008 su un regolamento e uno Statuto che oggi non esistono più in quanto completamente riscritti nel 2012? E che valenza può avere quando è lo stesso consiglio comunale, nell’approvare nel 2015 la modifica regolamentare eliminando la figura del “consigliere presente non votante”, ad affermare in una delibera che tale figura è “paradossale” in quanto il consigliere che non voglia concorrere al conteggio nelle votazioni ha già a disposizione lo strumento dell’astensione?

Tutti dubbi che stamattina in I Commissione non hanno trovato risposta perché il segretario generale dopo aver esposto la sua versione ha abbondonato la sala per la concomitanza di altri impegni (ed aver iniziato la seduta di commissione con la consueta mezz’ora di ritardo non ha aiutato…). E’ stato quindi tutto rimandato alla prossima settimana ma prima o poi i nodi venuti al pettine dovranno essere risolti in un modo o nell’altro. Il Comune vorrà decidersi ad affrontare finalmente il problema o continuerà a scansarlo nascondendo la testa sotto la sabbia?


Michele Guaitini – segretario Radicali Perugia
Andrea Maori – tesoriere Radicali Perugia

Nessun commento:

Posta un commento