domenica 18 settembre 2016

Congresso Partito Radicale Transnazionale 1-3/09/16 - Intervento di Enzo Gravina

"Da Ventotene a Rebibbia" - 40º Congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito del 1-2-3 Settembre 2016.

Intervento n° 65 (primo non fatto per la tagliola del tempo delle 14.00). Iscritto
Enzo Gravina, San Benedetto del Tronto. Radicale da sempre, militante a  Perugia 97-2000.

Maurizio Turco, nella relazione del tesoriere (1), dice <<Io sono qui, con chi è qui, per continuare la strada intrapresa, le lotte avviate e quelle che dovremo promuovere>> e su questo siamo tutti d’accordo. Ma quali sono le lotte avviate?

Gianfranco Spadaccia, introduce la presentazione di QR112 “Un canestro pieno di  parole" cosi: << c'è un rischio in questo momento che corriamo, ed è quello che: nel tentativo di assicurare continuità con l'iniziativa politica di Pannella, si finisca per limitare e ingessare il pensiero politico di Pannella alla sua iniziativa dell'ultimo anno, degli ultimi due anni, quando tutte le sue energie erano volte ad allontanare la morte e combattere la malattia>> (2). Qual è allora l’iniziativa politica e il pensiero politico di Marco Pannella? Ciascuno di voi probabilmente risponderebbe in modo diverso. Io ho percorso una strada: i 145 referendum radicali promossi dal 1974 al 2005 (3). Sapete com’è andata: 17 hanno vinto, poi ci sono quelli che non hanno raggiunto le 500.000 firme, quelli bloccati dalla corte, i boicottati, i persi, quelli ignorati dal parlamento e i “traditi”. Sapete anche che si tratta di una RIVOLUZIONE liberale, liberista, libertaria … RADICALE!

61 referendum sono economico – sociali (4). Un blocco importante di 21 di questi appartiene al pacchetto dei 35 referendum del 1996-97, che fu solo depositato in Cassazione e messo a disposizione nei Comuni ma senza campagna di raccolta firme. Vi ricordate la maratona oratoria - condotta da Rita Bernardini - del MA PERCHE? Era il tentativo di costruire un nuovo blocco sociale, il Terzo Stato, che avrebbe dovuto prendere coscienza di se. Io faccio parte di quel terzo stato e vi assicuro che è incazzato nero ma non ha preso coscienza di se! La visione di Pannella era che, eliminando il sostituto d’imposta, anche il lavoratore dipendente - al pari di imprenditori e partite iva - avrebbe capito che fino al 15 del mese lavora per la burocrazia parassitaria, inefficiente, corrotta. Anche in questo caso si parlava di “diritto alla conoscenza”, declinato in una battaglia nazionale. Elisabetta Zamparutti stamattina ha detto <<le idee non muoiono mai>>. Sono d’accordo con il concetto, ma credo valga per tutte le idee di Marco Pannella.

Dopo Teramo ho fatto una ricerca nell’archivio, per capire i motivi e i toni della frattura tra i Radicali. Ho visto Paolo Vigevano tentare, fiducioso e da una posizione imparziale, di avviare un dialogo tra le parti. Ha desistito.
Ma non era questo il partito del dialogo?
Nei dibattiti precongressuali delle associazioni Enzo Tortora e Andrea Tamburi ho sentito Radicali che non si iscrivono al partito transnazionale, che non sono venuti al Congresso. Così come i compagni e amici di Perugia: Elisabetta Chiacchella, Andrea Maori, Mario Albi, Tommaso Ciacca, Lorella Cordella e altri. E sono RADICALI! A Teramo ho capito quanto pochi eravamo rimasti. E quanto siamo lontani dalla maggior parte delle persone, da quel Terzo Stato ad esempio. Vicini agli “ultimi”, con la lotta amnistia per la repubblica, ma lontani da tutti gli altri, compresi molti radicali. Filomena Gallo ieri diceva <<c’è un mondo fuori che ha bisogno del nostro impegno>>. Dalla “nota sull’autofinanziamento” (iscritti 983) e i risultati elettorali delle liste votabili dalle europee 1989 alle politiche 2013 (5) … si può dire che i radicali sono scomparsi. Alle politiche del 2013 la Lista Amnistia Giustizia e Libertà ha preso circa 63.000 voti, lo 0,20% a livello nazionale. Tanto per avere un ordine di grandezza: pari circa alla popolazione carceraria -italiani e stranieri- dello stesso anno.

Lo Stato a volte risulta arrogante, violento. Lo è con i detenuti, con gli immigrati, ma anche con i contribuenti e con i cittadini-utenti … E mi rivolgo ai detenuti: certo voi TIFATE per la grande lotta amnistia per la Repubblica. Ma i Radicali hanno in pancia tante altre visioni. Sentite le vostre famiglie e i vostri amici come se la passano. Certo sono “liberi”, sono fuori, ma che rapporto hanno con il fisco, con i soldi che non bastano mai. C’è differenza tra condividere su fb, iscriversi, impegnarsi in prima persona quando si hanno lavoro, famiglia, amici e a volte un po’ di guai. Per impegnarsi ci vuole un richiamo, non tutte le lotte hanno quel richiamo su tutti, magari non in un dato momento. Ci si appassiona spesso per un interesse personale, egoistico. Poi a volte si abbracciano altre lotte.

Non so quale dovrebbe essere lo strumento per le lotte nazionali, o apparentemente solo nazionali. Ma dovrebbe essere chiaramente riconducibile alla storia e al pensiero radiale. È storia radicale e pannelliana!

Chiudo con 2 stralci dal comizio di Marco Pannella e Emma Bonino del 22-feb-14, tenuto per commentare l’uscita di Emma Bonino dal Dicastero Affari Esteri. (6)
Marco Pannella: <<Emma è la persona più popolare in questo paese […] non è nemmeno Parlamentare perché il popolo non la vota […] prima o poi ascolterete il consiglio di Emma [iscrivetevi!]. Farete parte di coloro che CON Emma e PER Emma valorizzano le battaglie […].>>. Pareva una promessa! La domanda allora è: come mai al tavolo della Presidenza non c’è anche Emma Bonino? Aveva altro da fare, non è iscritta? Emma Bonino, non confermata da Renzi, poco prima aveva concluso il suo intervento così: << vi chiedo di iscrivervi, vi chiedo di esserci, vi chiedo di non delegare. perché uno può anche essere King Kong, ma non può da solo - o in troppo pochi - assumere i valori della ricostituzione della convivenza civile. Voi giovani non so come siete, noi anziani non siamo robot, abbiamo sentimenti emozioni persino una tentazione di risentimenti che dovrò e dovremo governare. [...] . […] vi chiedo di condividere il senso dello Stato contro la ragion di Stato, vi chiedo di condividere perlomeno che tutte le opinioni sono possibili a condizione che non usino la menzogna e che siano rispettose delle scelte di tutti. Quelle private, quelle personali, quelle politiche, quelle pubbliche. e che non ci sia solo la denigrazione, che è quella che va ormai per la maggiore. [...] voi che siete qua possiate essere orgogliosi di aver avuto un Ministro che si è impegnata al limite delle capacità. Grazie, grazie davvero. e davvero mi piacerebbe che domani non fossimo 1000 ma 2000, che tra una settimana fossimo 3000 e che partisse da qua una rivoluzione liberale, CIVILE. Civile, una rivoluzione di comportamenti, di rispetto delle altrui opinioni, senza dovere scendere sempre in denigrazioni e parolacce>> . Io rinnovai la tessera il giorno dopo. Rimasero i sensi di colpa per il “non delegate”, ma intanto era qualcosa.

(1) Relazione sul bilancio 2012-2016: Una casa di vetro, contro la ragion di partito (BOZZA presentata al congresso il 1 Settembre)
(2) https://www.radioradicale.it/scheda/481609/pannella-un-canestro-pieno-di-parole-la-voce-di- marco-su-quaderni-radicali
(3) http://www.radicali.it/system/files/Referendum%20in%20Italia%201974-2005.pdf
(4)http://www.radicali.it/system/files/16%20I%20REFERENDUM%20DEI%20RADICALI%20SULLE%20MATERIE%20ECONOMICO-SOCIALI.pdf
(5) https://it.wikipedia.org/wiki/Associazione_Politica_Nazionale_Lista_Marco_Pannella

(6) https://www.radioradicale.it/scheda/404290/comizio-di-emma-bonino-e-marco-pannella

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