“L’esserci “,
abbraccia nel suo fondo tutti gli elementi in contrasto: attività e passività,
agire e patire, colpa e libertà.
Ludwig
Binswanger ha detto “ Agli occhi dell’Amore tutto è possibile, così
come agli occhi dell’AMore tutto è anche necessario.”
Vivere
al cospetto della Morte significa morire la propria morte. Ogni trapassare ,
ogni morire deve essere anche volontario.
Chi
può dire dove cominci la colpa e finisca il destino?
E
che la vita e la morte non siano contrasti assoluti, che anche la morte debba
essere vissuta e che la vita sia circondata dalla morte?
Il nostro
diritto di vivere è anche il diritto di morire.
Oggi
invece Il mondo è crocifisso sui cervelli mollicci e criminali di coloro che
vogliono un’altra generazione di immortalità.
Oggi
più che mai sotto la parvenza di una giusta razionale benevola normalità si
perpetuano pratiche omicide, torture e violenze indicibili. È doveroso salvare
vite umane , spendere miliardi per ricerche e nuove sperimentazioni farmacologiche
, terapie per alleviare il dolore fisico e mentale , cure assistenziali
all’avanguardia:
Uccideteci
in maniera abbastanza rispettabile come in un programma di ricerca.
I
problemi della nostra mente e del nostro corpo oggettivizzato dalla medicina
non si trovano là fuori nell’ambiente confusi con una massa di farmaci e azioni
repressive. Ci sono individui che in virtù di leggi e norme accreditate e
legittimate impunemente prendono diritti
su di noi, sul nostro corpo spogliandoci
di ciò che invece appartiene imprescindibilmente unicamente a noi.
La
società borghese capitalistica a una
dimensione impone dei falsi bisogni , false libertà, false promesse per mascherare la violenza delle forme di
controllo.
Lo Stato del
benessere è uno stato in cui regna l’illiberalità.
Delitto,
colpa, senso, diventano affare privato, dove tutto è concesso, tutto è
cinicamente perdonato .
Negare
la morte e il sollievo della pace a un individuo che soffre è un delitto.
L’accanimento
terapeutico è un crimine peggiore dell’omicidio.
L’articolo
3 della Costituzione italiana riporta “ Ogni individuo ha diritto alla
vita,alla libertà e alla sicurezza”.
Articolo
5 “ nessun individuo può essere sottoposto a tortura a trattamento crudele
inumano degradante”.
Vita
, libertà , morte, sono i cardini fondamentali entro i quali si muove e sviluppa tutta l’esistenza umana,
ma Quando una vita non è più vita bisogna lasciarla andare.
Quando
la grande macchina del falso ipocrita
subdolo buonismo assistenziale con tutti suoi fedeli addetti e servitori comincia a muoversi e spalanca le sue fauci spariscono diritti e
persone, confusi nel caos indistinto e disumanizzato di numeri e catene di
montaggio . Corpi manipolati, strumentalizzati, alienati. Carne da macello.
Michel
Sandel ha scritto “ Chiedersi se una società sia giusta significa chiedersi come distribuire le cose a cui diamo
valore : il reddito, i diritti, i
doveri, il potere, gli
onori.
Le difficoltà sorgono quando cominciamo a chiederci che cosa sia dovuto alle
persone e perché”.
Nel
nostro Tempo pietrificato e sterile al di là di ciò che sia Bene o male, giusto
o ingiusto, dove le coscienze si sono appiattite e il significato di essere
uomini è stato
scavalcato,
denigrato, lacerato, il maggiore fondamentale dovere e valore da riscoprire è
il Rispetto: rispetto dell’ altro, della
libertà, della diversità.
Rispetto del silenzio. Siamo esseri narranti, ci interroghiamo sulla storia di cui
siamo portatori ma non possiamo darvi un senso se non entrando in contatto con
le altre storie di cui facciamo parte.
Siamo
inevitabilmente parte di una società , ma al tempo stesso siamo anche esseri
individuali.
La
nostra Costituzione si apre con questa affermazione : “TUTTI GLI ESSERI UMANI
NASCONO LIBERI…….”
Ma
dove comincia davvero e dove finisce questa libertà?
La
vera libertà non ha prezzo.
La
vera libertà è il decidere di vivere e morire, amarci e farci a pezzi come vogliamo.
La
vera morte comincia laddove tutto ciò viene
negato .
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