Legge elettorale: prima importante vittoria del comitato ma la strada resta ancora in salita. Irrisolti i nodi di costituzionalità sul premio di maggioranza
Dichiarazione di Michele Guaitini, Andrea Maori ed Amato De Paulis del comitato per la democrazia in Umbria
Finalmente a 4 mesi dalle elezioni, è stato depositato in commissione il testo base per la legge elettorale regionale. Registriamo una prima importante vittoria per il Comitato per la Democrazia in Umbria con l’obbligo di raccolta di firme per tutti senza alcun tipo di esenzione garantendo così parità di trattamento e di accesso alla competizione elettorale.
Riteniamo accettabile il numero di firme compreso tra 1.500 e 2.000 ma insistiamo con la richiesta di dimezzamento in sede di prima applicazione della nuova legge elettorale a causa della enorme compressione dei tempi previsti per la raccolta. Anche perché se questa legge lo prevede in caso di scioglimento anticipato della consiliatura non si capisce perché non prevederlo anche ora con l’approvazione finale che arriverà a 3 mesi dal voto.
Dobbiamo altresì rimarcare come, nonostante i tempi ristrettissimi, si sia perso un ulteriore mese solamente per cercare un accordicchio all’interno dell’attuale maggioranza. L’impianto della legge è identico a quello presentato in conferenza stampa dal PD a inizio ottobre con l’aggiunta di una serie di cervellotici meccanismi per garantire dei seggi, ma non troppi, agli alleati. Più che legge “ad personam” sembra una legge “ad sondaggium”, calibrata per ottimizzare il risultato in base agli ultimi segreti sondaggi commissionati.
Con l’impianto immutato, resta gravemente irrisolto il problema di costituzionalità sul premio di maggioranza con un meccanismo già bocciato a gennaio dalla Corte Costituzionale. Rimane pertanto l’esigenza di prevedere il secondo turno di ballottaggio nel caso in cui nessuno consegua una certa percentuale di voti al primo turno.
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