La campagna elettorale parte col piede sbagliato: manifesti di Boccali sono illecitamente affissi negli spazi pubblicitari del Comune.
di Andrea Maori e di Michele Guaitini, rispettivamente segretario e tesoriere di radicaliperugia
Le leggi in materia di propaganda elettorale sono chiare: negli ultimi 30 giorni prima del voto i manifesti possono essere affissi solamente nei pannelli di metallo messi a disposizione dal Comune in varie zone della città. Dal 25 aprile - ricordano Maori e Guaitini - non è quindi più possibile esporre manifesti nei consueti spazi pubblicitari. Eppure in questi spazi campeggiano ancora in bella vista in più punti della città i manifesti di Boccali, nonostante dovessero essere rimossi dall’ufficio affissioni del Comune, tramite la sua concessionaria Dogre, entro il 25 aprile.
Come mai la Dogre si dimostra incredibilmente efficiente quando con i suoi 007 deve dare la caccia ai passi carrabili dei cittadini e alle insegne dei commercianti, mentre è così distratta con i manifesti elettorali? Curiosa poi la coincidenza come gli unici manifesti superstiti siano tutti di Boccali, mentre quelli degli altri candidati siano stati regolarmente rimossi.
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