
dichiarazione di Walter
Cardinali, presidente di Libera – Umbria, Andrea Maori, segretario di
Radicaliperugia – Giovanni Nuvoli
In
questi giorni come rappresentanti delll’associazione Libera
- Umbria e Radicaliperugia stiamo avendo
una serie di incontri con consiglieri regionali per sollecitare l’approvazione
della nomina del Garante delle persone sottoposte a misure privative o
limitative della libertà personale. Sono
passati quasi sei anni da quando la -la Regione Umbria, con la legge
regionale n. 13 del 18 ottobre 2006, ha istituito questa importante figura di
tutela dei diritti dei diritti civili delle persone detenute e degli operatori
carcerari- e non è mai stata applicata, malgrado gli impegni anche recentemente
presi durante un importante convegno che si è tenuto con i rappresentanti
dell’associazionismo e del volontariato.
La
mancata applicazione della legge si somma alla assenza di legalità delle
carceri per le condizioni di vita determinate soprattutto dal sovraffollamento
e dalla fatiscenza delle strutture.
Il
Garante dei detenuti è una figura di intermediazione, di tutela dei diritti di
chi, il detenuto, se pur colpevole, è portatore di diritti - alla salute, alle relazioni affettive, alla
corrispondenza riservata, alla privacy - che non possono essere disponibili in
quanto non è sulla loro compressione che si può basare la carcerazione.
Durante gli incontri, che vanno di pari passo con una raccolta di firme
tra i cittadini, stiamo chiedendo che venga inserita al più presto all’ordine
del giorno dei lavori del consiglio regionale dell’Umbria la nomina del Garante ad oltranza fino
al raggiungimento della nomina e vengano
diffusi online nel portale della regione dell’Umbria i curricula dei candidati alla nomina di Garante in base al
diritto dei cittadini di conoscere le competenze professionali di chi è
candidato ad assumere un incarico pubblico.
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