Sintesi dell'intervento di Andrea Maori
La Regione Umbria,
con legge regionale n. 13 del 18 ottobre 2006, ha istituito la figura del Garante delle persone sottoposte
a misure privative o limitative della libertà personale. La legge, dal 1996, non è mai stata
applicata, eppure la sua applicazione contribuisce a garantire i diritti
delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà
personale, in una situazione i cui si può tranquillamente affermare che gli
istituti penitenziari italiani sono in una situazione di incostituzionalità.
Il Garante è un organo di garanzia
che, in ambito penitenziario, ha funzioni di tutela delle persone private o
limitate della libertà personale.
L’istituzione
del Garante – in Italia ce ne sono 6 regionali più una decina comunali e
provinciali - rappresenta la novità più importante degli ultimi anni in materia
penitenziaria.
E’ un organo indipendente di controllo e
di ispezione sui luoghi di detenzione così come previsto
da protocolli attuativi del 2002 della Convenzione Onu contro la tortura ed
altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti sottoscritto ma non ratificato
dall’Italia
Riassumendo: il mandato istituzionale
del Garante dei detenuti attiene quindi alla promozione e all’esercizio dei
diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile della persona
privata della libertà personale nonché alla sensibilizzazione dell’opinione
pubblica e delle istituzioni sui temi del rispetto dei diritti umani e della
umanizzazione della pena.
Durante
un recente convegno promosso da radicali perugia sulla mancata istituzione del
garante dei detenuti da parte del consiglio regionale. il vice presidente del
consiglio regionale, Damiano Stufara e il consigliere Fausto Gabanello hanno
dato la notizia che nella mattinata di venerdì 11 maggio la maggioranza di
palazzo Cesaroni ha deciso di calendarizzare la questione nei lavori del
consiglio.
Noi chiediamo che vengano mantenuti
questi impegni e che la scelta dei candidati sia fatta nel modo più trasparente
possibile. Suggeriamo di inserire tutti i curricula dei
candidati nei siti istituzionali in modo che i cittadini possano informarsi
sulle competenze in campo. Per parte nostra siamo disponibili a mettere nel
nostro sito questi curricula.
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