L'obiettivo della marcia, che partirà alle ore 10 nei pressi del carcere di Regina Coeli, è chiedere al Parlamento un impegno concreto per far
fronte alle drammatiche condizioni in cui versano la giustizia e le
carceri nel nostro Paese. Non si tratta solo della condizione delle
carceri, nelle quali 67.000 detenuti sono ammassati in celle che
potrebbero ospitarne al massimo
45.000, ma della vita di milioni di cittadini italiani e delle loro
famiglie, che sono parti in causa negli attuali oltre 10 milioni di
procedimenti penali e civili pendenti nei nostri tribunali, molti dei
quali destinati a risolversi dopo troppi anni, oltre che a concludersi
in innumerevoli prescrizion. La marcia è quindi convocata per ricordare che l'Italia da trent’anni
viola impunemente la Costituzione e le convezioni internazionali a
tutela dei diritti dell’uomo, per affermare che quella prepotente
urgenza sul piano costituzionale e civile evocata dal Presidente Giorgio
Napolitano deve prendere corpo in una ormai non più rinviabile
iniziativa del Parlamento, per chiedere risposte adeguate alla
bancarotta della giustizia e alla shoah perpetrata nelle carceri.
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